domenica 30 ottobre 2011

La dolce rottamatrice.


Concita De Gregorio va alla Leopolda di Firenze e fa la radiografia al rottamatore Matteo Renzi.

E' successo ieri su Repubblica.

Un piacevole e tanto atteso ritorno alle origini della nostra dolce Concita, con un pezzo che tanto ricorda quelli per cui è diventata famosa, quando correva dietro ai politici alle manifestazioni e ai convegni.

Leggendo il pezzo, però, sembra che Concita sia dolce soprattutto con lui, Matteo Renzi, e che si sia chiaramente schierata al suo fianco. Nostro parere personale, sia chiaro.
Non ce ne voglia Bersani.

Leggete cosa scrive Concita:
Può piacere o non piacere, ma è bravo. È bravo a parlare, la cadenza toscana la battuta pronta lo aiutano, e dunque a stare in tv. È bravo a capire cosa serve e cosa no per arrivare dove vuole. È bravo a intuire i tempi e i modi, i toni che sempre risultano eccessivi ma funzionano, alla fine, in tempi di eccesso al ribasso.
Piace a Berlusconi stesso, che lo invita a casa (Renzi ci va, pazienza per le critiche) e ne elogia le virtù che mancano a se medesimo e ai suoi alleati: non usa il dito medio, non bestemmia, non racconta barzellette sui negri e sugli ebrei, non usa metafore falliche come intercalare, non dice culona alle signore. La rivoluzione della buona educazione. Matteo Renzi è beneducato e svelto. Furbo, ambiziosissimo. Piace, a sinistra, agli scontenti del Pd e alla sinistra di nuova generazione, a un bel po' di grillini e dipietristi, a quelli che non se ne può più della casta che finora piuttosto silenti - ma in molti - serpeggiano anche nel partito di Bersani. Roberto Benigni gli ha dato di recente la sua benedizione. Santoro lo aveva ospite frequent flyer. A Ballarò e da Lilli Gruber è di casa, la Sette il suo salotto. 

È amico personale di Pep Guardiola, l' allenatore del Barca, e chissà che Pep non faccia una sorpresa alla Leopolda. Non è abbastanza, certo, per fare un leader di centrosinistra né un presidente del consiglio. È quel che basta, tuttavia, per capire a chi faccia paura, Matteo Renzi, e perché.

Dello stesso avviso di Concita è anche il quotidiano Liberazione, che oggi esce cosi

5 commenti:

Anonimo ha detto...

forse stavolta sbagli. secondo me il titolo di liberazione è ironico.

Gabriele ha detto...

Ovvio che lo è. Basta leggere il lungo sommario accanto alla foto di Renzi: Il progetto politico non esiste e quando qualcosa emerge dal vento c'è da aver paura

Enrico Maria Porro ha detto...

anche la mia nota era ironica. non si era capito?

Gabriele ha detto...

In effetti no. Vaffanculo e piantala di sparare cazzate (so che capirai la citazione)

Enrico Maria Porro ha detto...

@gabriele: la citazione esatta è "ma vaffanculo! non ti vergogni di pensare e scrivere simili cazzate?".