mercoledì 30 giugno 2010

Menomale che il Fatto c'è.



(Foto da Daw-Blog)

19 commenti:

Frank57 ha detto...

Feticista Supremo, mi permetto di ricordare che avevo segnalato l'ottimo titolo questa mattina (nei commenti al post su il Fatto).
Piccola rivendicazione :-)))

Nestore ha detto...

Per fortuna chiuderanno fra poco. Patetici e privi di idee! Fra un po' tireranno in ballo anche Andreotti e craxi. Purtroppo il loro voto vale come il mio

Supersoul ha detto...

Nestore vedo che sei informatissimo. Tu SAI che chiuderanno. A proposito esiste ancora l'Avanti? Quello (che era il TUO giornale) sì che era patetico.

caio ha detto...

Nastore, magari spiegaci il perché di tanto livore.

Non chiudono, vedrai, chiederanno i finanziamenti pure loro, anche se sarà interessante sentire come li giustificheranno.

E non credere, anche se chiudono, te li ritroverai da qualche altra parte. Per esempio la contessina, vuoi che non trovi un altro bel posticino al sole?

Magari anche a repubblica, perché no? Se ci sta persino una soncini, perché negarsi una contessina? Anzi, a questo punto meglio la contessina incazzosa al posto della soncini che..ehmm...proprio non ci interessa, ecco, mettiamola così: proprio non ci interessa.

Supersoul ha detto...

ah ah ah ! bel colpo ad effetto questo di Caio. All'inizio si pone con fare polemico nei confronti di Nestore ma poi, svoltato l'angolo, giù la mazzata al Fatto.
Oh sono dei veri mattacchioni 'sti ex socialisti nostalgici, le pensano tutte! Sempre fedeli a Bettino.
Ma devvero caro compagno tu mi sintetizzi tutto il progetto di un'operazione editoriale coraggiosa come quella del Fatto rappresenteandola con la Contessina? O forse tu preferivi l'altra Contessa? quella di Raggio e di Bettino? La Vacca?

caio ha detto...

supersoul, per ragioni anagrafiche afferro molto vagamente quello che dici, essendo quei fatti capitati prima che io fossi in grado di mettere il naso tra le pagine dei giornali.

Certo non è meglio il tuo, di colpo. Da buon fedele tiri alla cieca contro chiunque osi eccepire qualcosa ai tuoi dèi.

E vai di supponenza: se ha qualcosa da ridire sul Fatto, allora è un socialista corrotto. Magari in odore di mafia. Giusto?

Il problema è che il Fatto non ha intaccato, anzi, semmai ha peggiorato lo sciovinismo, la contrapposizione per bande, la divisione manichea buoni-cattivi, l'abdicazione del senso critico (come dimostri tu stesso), la fede aprioristica.

Non sto nemmeno a farti notare che se ho qualcosa da eccepire sulle qualità giornalistiche della contessina, non è detto che mi faccia schifo proprio tutto il giornale.

E con Nestore era veramente solo curiosità.

Ma con i tuoi idoli non ci si comporta così, eh? Devono essere rispettati e osannati in toto e in tutto, sempre e comunque, giusto?

La contessina è penosa come giornalista, e lo era pure come presentatrice (la Giulia Innocenzi per esempio è tre milioni di volte meglio).

Ma che ci vuoi fare, è una presenza così gradevole, si sa comportare così bene, è una cara persona, senza contare quanto viene bene sulla carta patinata che mette in risalto le luci delle feste nobili, beh, mica la possiamo lasciare a casa a godersi il suo patrimonio, no, certo. Sarebbe un peccato, sì sì.

D'altronde pure loro, i tuoi dèi, non sono stati mai avvistati in preda al minimo dubbio, e si dice sia stato disattivato il software dell'autocritica, mentre il tasto delle scuse pare non ce l'abbiano proprio mai avuto: difetto di fabbrica.

Inoltre sulla "coraggiosa" impresa editoriale pare siano stati imbarcati diversi figuri degni di vergogna, ma è ingiusto criticarli e sintetizzare e bla vbla bla. Guarda un po' si dice la stessa cosa pure di un certo Fini. Mah. Tanto spazio a gente tanto mediocre. Ma certo, qusto è coraggio, sì. Come no. Il coraggio di dire che si stava meglio quando si stava peggio e se non hanno il pane mangino brioches. Uau.

Supersoul ha detto...

Caio: sul Fatto si sono imbarcati giornalisti che per me sono tra i migliori italiani e soprattutto in ambito di giornalismo d'inchiesta. Beha, Chierici, Lillo, Gomez, Barbacetto, sono solo i primi che mi vengono in mente.
Il Fatto è giustizialista e gazzetta delle procure? Okay, ma anche Repubblica (più mainstream certo) ma è orientata in quella direzione. E su Repubblica non hai critiche da fare? Se non ne hai allora sospetto che tu ne faccia una questione personale (del tipo "Travaglio mi sta sui coglioni"), ma sapessi a me quanta gente che vedo in tv mi sta sui coglioni (da Minzolini in giù) !!

caio ha detto...

Super, semplicemente si parlava del Fatto e non di Repubblica.

Solo che nel tuo furore di difendere il Fatto a spada tratta non hai notato che accostata alla contessina c'era la nostra Soncini, che anzi per me perde decisamente il confronto con la contessina, che almeno è incazzosa e non così tanto fuffosa come la Soncini.

Repubblica, da queste parti, viene critica spesso e volentieri. E l'ho fatto volentieri anche io, in altre occasioni. Non vedo perché se mi va di sottolineare che il Fatto ha dei difetti devo parlare male per forza pure di repubblica. Che è, la par condicio pure sui giudizi negativi?

In genere la critica ai propri idoli è molto utile: li aiuta a migliorare, a non adagiarsi sugli allori, ad ammettere i propri errori e soprattutto a evitare di rifarli. E soprattutto sugli ultimi due punti, quelli del Fatto sembrano molto molto deboli. Vedi i casi Fini, contessina ecc. ecc.

Se anche voi fedeli vi sforzaste di considerarli delle persone, quindi fallibili come tutti gli altri comuni mortali, sicuramente migliorerebbero.

A questo punto ti è necessario sentirti dire "viva il Fatto alla faccia delle porcate tipo libero e il giornale"? beh, se ti fa sentire meglio te lo posso pure dire, tanto lo penso. Ma mi sembra banale e infantile.

Ti saluto. E ti prego di riflettere sulle cazzate di Fini, per esempio: non prenderlo per forza per buono solo perché è un amico degli dèi. Sarebbe un errore madornale. Anche ai migliori la critica fa bene, ricordatelo. Se non altro perché sennò diventano arroganti e antipatici. E soprattutto perdono di credibilità. Come sta succedendo, ahinoi, a quelli del Fatto.

aghost ha detto...

non toccatemi la Siòra Soncia!

Supersoul ha detto...

caro caio mi spiace deluderti ma ho comprato proprio ieri l'ultimo saggio di Fini ("Senz'anima") e l'ho trovato (ad un primo esame) sublime.
Quanto al famoso articolo di Fini che diede il via alle polemiche, due cose.
1) Condivido certo non tutto ma buona parte di quelle sue considerazioni
2) Sono esterrefatto, allibito, agghiacciato, basito e quant'altro...nel verificare che è stata aperta una pagina facebook intitolata "Boicotto il Fatto giornale misogino". Prova a farci una capatina! Io credevo che un certo femminismo col coltello fra i denti fosse sepolto. Invece esistono 'ste donne che parlano un linguaggio da piede di guerra, da collettivo terrorista, gente che (e non esagero!) vorrebbe vendicare col sangue quell'articolo di Fini. Il quale ha solo espresso idee che molti maschi condividono ma per "politically correct" nessuno osa mettere nero su bianco. Lui lo ha fatto. Suscitando la reazione assolutamente isterica di un manipolo di esagitate che si esprimono come i brigatisti rossi in clandestinità.

caio ha detto...

ah ah ah, se il gruppo del mail bombing parla la lingua dei collettivi terroristi, il signor fini grugnisce i versi della caverna.

Che ridicola accusa, la tua. Dunque quelli del gruppo di protesta sarebbero superati. Il tuo parla di "bambini che ruzzano nell'aia": che modernità, che l'aia non ce l'ha più nessuno!!

Il tuo straparla di un mondo preindustriale, ma a essere superato, per te, sarebbe il gruppo su facebook.
Ridicolo!

I "bambini che ruzzano nell'aia" e le donne che sgravano a casa, utero all’opera in assenza totale di parola, altro che cervello. Nemmeno parlano, nei deliri di fini, le donne. E infatti non ci sono né le donne né le femmine, nei suoi articoli.

Ci sono solo gli uteri di una volta, spersi nei secoli dei secoli. Di quelli che sgravavano completamente ignari di complicare i pensieri a un certo Malthus.

La tua è assenza totale di empatia, nel non percepire l’offensività e il disprezzo dei suoi discorsi.

caio ha detto...

Quanto al gruppo facebook, sono andata a farci una capatina: il sangue che dici proprio non c’era. Non c’erano le bombe, in realtà nemmeno le assemblee e i dibattiti, e nessun collettivo. C’era un “mail bombing”, strumento contemporaneo di sicuro inviso ai vagheggiatori della preistoria.

Isterismi? Semmai quelli di fini sono isterismi, con quell’attacco bomba (appunto) “le donne sono una razza nemica”: e non sarebbe una sclerata questa? Una sfuriata, che continuava con considerazioni sempre più offensive. Vuole provocare? E che cosa provoca, a parte i movimenti intestinali? Parli di gente che vendicherebbe col sangue. Esageri e lo sai. Ma possibile che non riesci ad ammettere che l'odio genera solo odio? Possibile che lo vedi da una parte sola, l'odio? Sei cieco.

Il tuo idolo, per darsi un contegno da cerebro-munito, nei due articoli successivi, non ha usato la stessa sboccataggine razzista (la parola razza l’ha scritta lui, te lo ricordo) cercando di mascherare il suo disprezzo con finte negazioni e una retorichetta di terz’ordine, basti citare certi passaggi melesi sull'allattamento: ma cosa cazzo ne sa lui? Avrà mai provato a immaginare quanta poesia c'è nelle ragadi?

Che presuntuoso. Ciuccio e presuntuoso. E manco coraggioso, oltretutto. Così era capace pure mio nonno all'osteria, terza elementare in tasca. E infatti diceva proprio quella roba lì. Il tuo c'ha dovuto pure studiare.

Insomma, quegli articoli li chiamerei la trilogia della preistoria. Un’invettiva deteriore, volgare, da osteria, di cui mi stupisco ci sia spazio su un giornale nazionale. Banale fino all’incredibile. Ma soprattutto vecchia, detta, vista, vissuta per secoli: e che palle!!

Non ho il tempo di analizzare il disprezzo patologico che trasuda da ogni singola parola di quel poveretto. Ma è un peccato che ci siano tanti fedeli in giro. Tante persone che hanno bisogno di credere e obbedire. E siccome c'hanno avuto l'imprinting con questo Fini, ora tutto ciò che lui sfiata loro lo prendono per oro. Ma è evidente che non hanno senso critico né obbiettività, né indipendenza di giudizio. Gente che non sa che farsene della libertà, e la libertà di pensiero non sanno nemmeno che cos'è. A questo punto mi viene il sospetto che l'ambiente del Fatto sia congeniale a questo modello umano, il fedele che crede e obbedisce. E combatte, giusto, che fini ce l'ha menata almeno dieci righe 'co sta storia che la guerra la devono fare gli uomini. Quindi credere, obbedire, combattere. E tutto torna.

D'altronde i tuoi commenti lancia in resta sul Fatto lo dimostrano: sei irrazionale e umorale. Di sicuro non ragioni con la tua testa. Peccato che anche tu sia talmente obnubilato da considerare vecchio il femminismo e "sublime" 'sta rivalsa strapaesana dello stracafone.

Io, comunque, a smettere di comprare il fatto ci avevo pensato da me, senza facebook e senza mail bombing (a cui ovviamente parteciperò). E boicottaggio è pur sempre un termine più moderno del ruzzare del tuo idolo.

Dici che credevi un certo femminismo sepolto. Avevi ragione, lo è. Quella roba anni settanta a cui tu alludi è scomparsa senza che io l’abbia mai vista.

Bene, evidentemente è il caso di resuscitarla.

caio ha detto...

Quanto al gruppo facebook, sono andata a farci una capatina: il sangue che dici proprio non c’era. Non c’erano le bombe, in realtà nemmeno le assemblee e i dibattiti, e nessun collettivo. C’era un “mail bombing”, strumento contemporaneo di sicuro inviso ai vagheggiatori della preistoria.

Isterismi? Semmai quelli di fini sono isterismi, con quell’attacco bomba (appunto) “le donne sono una razza nemica”: e non sarebbe una sclerata questa? Una sfuriata, che continuava con considerazioni sempre più offensive. Vuole provocare? E che cosa provoca, a parte i movimenti intestinali? Parli di gente che vendicherebbe col sangue. Esageri e lo sai. Ma possibile che non riesci ad ammettere che l'odio genera solo odio? Possibile che lo vedi da una parte sola, l'odio? Sei cieco.

Il tuo idolo, per darsi un contegno da cerebro-munito, nei due articoli successivi, non ha usato la stessa sboccataggine razzista (la parola razza l’ha scritta lui, te lo ricordo) cercando di mascherare il suo disprezzo con finte negazioni e una retorichetta di terz’ordine, basti citare certi passaggi melesi sull'allattamento: ma cosa cazzo ne sa lui? Avrà mai provato a immaginare quanta poesia c'è nelle ragadi?

Che presuntuoso. Ciuccio e presuntuoso. E manco coraggioso, oltretutto. Così era capace pure mio nonno all'osteria, terza elementare in tasca. E infatti diceva proprio quella roba lì. Il tuo c'ha dovuto pure studiare.

Insomma, quegli articoli li chiamerei la trilogia della preistoria. Un’invettiva deteriore, volgare, da osteria, di cui mi stupisco ci sia spazio su un giornale nazionale. Banale fino all’incredibile. Ma soprattutto vecchia, detta, vista, vissuta per secoli: e che palle!!

Non ho il tempo di analizzare il disprezzo patologico che trasuda da ogni singola parola di quel poveretto. Ma è un peccato che ci siano tanti fedeli in giro. Tante persone che hanno bisogno di credere e obbedire. E siccome c'hanno avuto l'imprinting con questo Fini, ora tutto ciò che lui sfiata loro lo prendono per oro. Ma è evidente che non hanno senso critico né obbiettività, né indipendenza di giudizio. Gente che non sa che farsene della libertà, e la libertà di pensiero non sanno nemmeno che cos'è. A questo punto mi viene il sospetto che l'ambiente del Fatto sia congeniale a questo modello umano, il fedele che crede e obbedisce. E combatte, giusto, che fini ce l'ha menata almeno dieci righe 'co sta storia che la guerra la devono fare gli uomini. Quindi credere, obbedire, combattere. E tutto torna.

D'altronde i tuoi commenti lancia in resta sul Fatto lo dimostrano: sei irrazionale e umorale. Di sicuro non ragioni con la tua testa. Peccato che anche tu sia talmente obnubilato da considerare vecchio il femminismo e "sublime" 'sta rivalsa strapaesana dello stracafone.

Io, comunque, a smettere di comprare il fatto ci avevo pensato da me, senza facebook e senza mail bombing (a cui ovviamente parteciperò). E boicottaggio è pur sempre un termine più moderno del ruzzare del tuo idolo.

Dici che credevi un certo femminismo sepolto. Avevi ragione, lo è. Quella roba anni settanta a cui tu alludi è scomparsa senza che io l’abbia mai vista.

Bene, evidentemente è il caso di resuscitarla.

caio ha detto...

Quanto al gruppo facebook, sono andata a farci una capatina: il sangue che dici proprio non c’era. Non c’erano le bombe, in realtà nemmeno le assemblee e i dibattiti, e nessun collettivo. C’era un “mail bombing”, strumento contemporaneo di sicuro inviso ai vagheggiatori della preistoria.

Isterismi? Semmai quelli di fini sono isterismi, con quell’attacco bomba (appunto) “le donne sono una razza nemica”: e non sarebbe una sclerata questa? Una sfuriata, che continuava con considerazioni sempre più offensive. Vuole provocare? E che cosa provoca, a parte i movimenti intestinali? Parli di gente che vendicherebbe col sangue. Esageri e lo sai. Ma possibile che non riesci ad ammettere che l'odio genera solo odio? Possibile che lo vedi da una parte sola, l'odio? Sei cieco.

Il tuo idolo, per darsi un contegno da cerebro-munito, nei due articoli successivi, non ha usato la stessa sboccataggine razzista (la parola razza l’ha scritta lui, te lo ricordo) cercando di mascherare il suo disprezzo con finte negazioni e una retorichetta di terz’ordine, basti citare certi passaggi melesi sull'allattamento: ma cosa cazzo ne sa lui? Avrà mai provato a immaginare quanta poesia c'è nelle ragadi?

Che presuntuoso. Ciuccio e presuntuoso. E manco coraggioso, oltretutto. Così era capace pure mio nonno all'osteria, terza elementare in tasca. E infatti diceva proprio quella roba lì. Il tuo c'ha dovuto pure studiare.

Insomma, quegli articoli li chiamerei la trilogia della preistoria. Un’invettiva deteriore, volgare, da osteria, di cui mi stupisco ci sia spazio su un giornale nazionale. Banale fino all’incredibile. Ma soprattutto vecchia, detta, vista, vissuta per secoli: e che palle!!

Non ho il tempo di analizzare il disprezzo patologico che trasuda da ogni singola parola di quel poveretto. Ma è un peccato che ci siano tanti fedeli in giro. Tante persone che hanno bisogno di credere e obbedire. E siccome c'hanno avuto l'imprinting con questo Fini, ora tutto ciò che lui sfiata loro lo prendono per oro. Ma è evidente che non hanno senso critico né obbiettività, né indipendenza di giudizio. Gente che non sa che farsene della libertà, e la libertà di pensiero non sanno nemmeno che cos'è. A questo punto mi viene il sospetto che l'ambiente del Fatto sia congeniale a questo modello umano, il fedele che crede e obbedisce. E combatte, giusto, che fini ce l'ha menata almeno dieci righe 'co sta storia che la guerra la devono fare gli uomini. Quindi credere, obbedire, combattere. E tutto torna.

D'altronde i tuoi commenti lancia in resta sul Fatto lo dimostrano: sei irrazionale e umorale. Di sicuro non ragioni con la tua testa. Peccato che anche tu sia talmente obnubilato da considerare vecchio il femminismo e "sublime" 'sta rivalsa strapaesana dello stracafone.

Io, comunque, a smettere di comprare il fatto ci avevo pensato da me, senza facebook e senza mail bombing (a cui ovviamente parteciperò). E boicottaggio è pur sempre un termine più moderno del ruzzare del tuo idolo.

Dici che credevi un certo femminismo sepolto. Avevi ragione, lo è. Quella roba anni settanta a cui tu alludi è scomparsa senza che io l’abbia mai vista.

Bene, evidentemente è il caso di resuscitarla.

caio ha detto...

Quanto al gruppo facebook, sono andata a farci una capatina: il sangue che dici proprio non c’era. Non c’erano le bombe, in realtà nemmeno le assemblee e i dibattiti, e nessun collettivo. C’era un “mail bombing”, strumento contemporaneo di sicuro inviso ai vagheggiatori della preistoria.

Isterismi? Semmai quelli di fini sono isterismi, con quell’attacco bomba (appunto) “le donne sono una razza nemica”: e non sarebbe una sclerata questa? Una sfuriata, che continuava con considerazioni sempre più offensive. Vuole provocare? E che cosa provoca, a parte i movimenti intestinali? Parli di gente che vendicherebbe col sangue. Esageri e lo sai. Ma possibile che non riesci ad ammettere che l'odio genera solo odio? Possibile che lo vedi da una parte sola, l'odio? Sei cieco.

Il tuo idolo, per darsi un contegno da cerebro-munito, nei due articoli successivi, non ha usato la stessa sboccataggine razzista (la parola razza l’ha scritta lui, te lo ricordo) cercando di mascherare il suo disprezzo con finte negazioni e una retorichetta di terz’ordine, basti citare certi passaggi melesi sull'allattamento: ma cosa cazzo ne sa lui? Avrà mai provato a immaginare quanta poesia c'è nelle ragadi?

Che presuntuoso. Ciuccio e presuntuoso. E manco coraggioso, oltretutto. Così era capace pure mio nonno all'osteria, terza elementare in tasca. E infatti diceva proprio quella roba lì. Il tuo c'ha dovuto pure studiare.

Insomma, quegli articoli li chiamerei la trilogia della preistoria. Un’invettiva deteriore, volgare, da osteria, di cui mi stupisco ci sia spazio su un giornale nazionale. Banale fino all’incredibile. Ma soprattutto vecchia, detta, vista, vissuta per secoli: e che palle!!

Non ho il tempo di analizzare il disprezzo patologico che trasuda da ogni singola parola di quel poveretto. Ma è un peccato che ci siano tanti fedeli in giro. Tante persone che hanno bisogno di credere e obbedire. E siccome c'hanno avuto l'imprinting con questo Fini, ora tutto ciò che lui sfiata loro lo prendono per oro. Ma è evidente che non hanno senso critico né obbiettività, né indipendenza di giudizio. Gente che non sa che farsene della libertà, e la libertà di pensiero non sanno nemmeno che cos'è. A questo punto mi viene il sospetto che l'ambiente del Fatto sia congeniale a questo modello umano, il fedele che crede e obbedisce. E combatte, giusto, che fini ce l'ha menata almeno dieci righe 'co sta storia che la guerra la devono fare gli uomini. Quindi credere, obbedire, combattere. E tutto torna.

D'altronde i tuoi commenti lancia in resta sul Fatto lo dimostrano: sei irrazionale e umorale. Di sicuro non ragioni con la tua testa. Peccato che anche tu sia talmente obnubilato da considerare vecchio il femminismo e "sublime" 'sta rivalsa strapaesana dello stracafone.

Io, comunque, a smettere di comprare il fatto ci avevo pensato da me, senza facebook e senza mail bombing (a cui ovviamente parteciperò). E boicottaggio è pur sempre un termine più moderno del ruzzare del tuo idolo.

caio ha detto...

Quanto al gruppo facebook, sono andata a farci una capatina: il sangue che dici proprio non c’era. Non c’erano le bombe, in realtà nemmeno le assemblee e i dibattiti, e nessun collettivo. C’era un “mail bombing”, strumento contemporaneo di sicuro inviso ai vagheggiatori della preistoria.

Isterismi? Semmai quelli di fini sono isterismi, con quell’attacco bomba (appunto) “le donne sono una razza nemica”: e non sarebbe una sclerata questa? Una sfuriata, che continuava con considerazioni sempre più offensive. Vuole provocare? E che cosa provoca, a parte i movimenti intestinali? Parli di gente che vendicherebbe col sangue. Esageri e lo sai. Ma possibile che non riesci ad ammettere che l'odio genera solo odio? Possibile che lo vedi da una parte sola, l'odio? Sei cieco.

Il tuo idolo, per darsi un contegno da cerebro-munito, nei due articoli successivi, non ha usato la stessa sboccataggine razzista (la parola razza l’ha scritta lui, te lo ricordo) cercando di mascherare il suo disprezzo con finte negazioni e una retorichetta di terz’ordine, basti citare certi passaggi melesi sull'allattamento: ma cosa cazzo ne sa lui? Avrà mai provato a immaginare quanta poesia c'è nelle ragadi?

Che presuntuoso. Ciuccio e presuntuoso. E manco coraggioso, oltretutto. Così era capace pure mio nonno all'osteria, terza elementare in tasca. E infatti diceva proprio quella roba lì. Il tuo c'ha dovuto pure studiare.

Insomma, quegli articoli li chiamerei la trilogia della preistoria. Un’invettiva deteriore, volgare, da osteria, di cui mi stupisco ci sia spazio su un giornale nazionale. Banale fino all’incredibile. Ma soprattutto vecchia, detta, vista, vissuta per secoli: e che palle!!

caio ha detto...

Non ho il tempo di analizzare il disprezzo patologico che trasuda da ogni singola parola di quel poveretto. Ma è un peccato che ci siano tanti fedeli in giro. Tante persone che hanno bisogno di credere e obbedire. E siccome c'hanno avuto l'imprinting con questo Fini, ora tutto ciò che lui sfiata loro lo prendono per oro. Ma è evidente che non hanno senso critico né obbiettività, né indipendenza di giudizio. Gente che non sa che farsene della libertà, e la libertà di pensiero non sanno nemmeno che cos'è. A questo punto mi viene il sospetto che l'ambiente del Fatto sia congeniale a questo modello umano, il fedele che crede e obbedisce. E combatte, giusto, che fini ce l'ha menata almeno dieci righe 'co sta storia che la guerra la devono fare gli uomini. Quindi credere, obbedire, combattere. E tutto torna.

D'altronde i tuoi commenti lancia in resta sul Fatto lo dimostrano: sei irrazionale e umorale. Di sicuro non ragioni con la tua testa. Peccato che anche tu sia talmente obnubilato da considerare vecchio il femminismo e "sublime" 'sta rivalsa strapaesana dello stracafone.

Io, comunque, a smettere di comprare il fatto ci avevo pensato da me, senza facebook e senza mail bombing (a cui ovviamente parteciperò). E boicottaggio è pur sempre un termine più moderno del ruzzare del tuo idolo.

Dici che credevi un certo femminismo sepolto. Avevi ragione, lo è. Quella roba anni settanta a cui tu alludi è scomparsa senza che io l’abbia mai vista.

Bene, evidentemente è il caso di resuscitarla.

Supersoul ha detto...

caiA, ti dev'esser partita la manina.
Succede quando si è presi dall'enfasi.
ma.. CAIO è un nome di donna? O forse stavi simulando, boh? TranquillA , non è successo niente.
Le femministe ringraziano.

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu