La spy-story di Scaramella, Litvinenko e del polonio è stata gestita magistralmente dal corrispondente londinese Enrico Franceschini. A dargli manforte ecco il ficcanaso Carlo Bonini che va a San Marino a scavare nel passato di Scaramella.
Attlio Bolzoni vola a Nassiriya per raccontarci l'ammaina bandiera italiana. Memorabile il pezzo dedicato al caporale Massimo Apicerni, l'ultimo ad andarsene dall'Iraq dopo essere stato il primo ad arrivarci.
Dopo settimane di vuoto, ecco una voce dal Libano: è quella di Alberto Stabile che torna a Beirut per cronacarci la protesta del popolo degli Hezbollah che tengono in stato d'assedio il governo Siniora, riparato all'interno del palazzo presidenziale.
Doveva succedere chissà cosa in Turchia per il viaggio del Papa ma niente è successo come ci testimoniano gli inviati Marco Politi e Marco Ansaldo.
La manifestazione del Polo contro il governo di piazza San Giovanni ha riempito la prima pagina di domenica 3 dicembre. Oltre al domenicale di Eugenio Scalfari ecco i coloritissimi pezzi di costume di Curzio Maltese e della dolce Concita De Gregorio.
Due eventi storici in America Latina. Il primo da Cuba dove si è festeggiato il 50esimo della rivoluzione ma lo si è fatto senza Fidel Castro. Se ne è occupato per noi Alessandro Oppes, scrivendone però da Madrid. Il secondo è la rielezione massiccia di Chavez alla guida del Venezuela: qui l'inviato c'è davvero ed è il solito Omero Ciai che da Caracas scrive un pezzo neanche tanto lungo.
Pinochet colpito da infarto: c'è Omero Ciai nei paraggi ( si fa per dire ) ed è sempre lui che da Caracas ci fa la diagnosi completa sulla salute dell'ex dittatore cileno.
D'Alema in visita ufficiale a Belgrado e Mosca è seguito come un cagnolino dal buon Vincenzo Nigro.
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