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Come buona parte dei quotidiani, anche Repubblica ha prodotto nella nottata una prima edizione col titolo L'ITALIA SPACCATA IN DUE e qualche ora dopo lo ha corretto in NELLA NOTTE VINCE PRODI. C'è un fondo di Massimo Giannini dai toni non troppo euforici ma tutto sommato allegri. In prima pagina i reportage dai due quartier generali sono di Concita De Gregorio (Unione) e Claudio Tito (Cdl). Praticamente tutta la prima è dedicata alle elezioni politiche a parte due schegge a fondo pagina su Fiorani e Villepin. I commenti al voto tracimano giustamente fino a pagina 32 e quindi cercheremo di fare un riassunto. Più o meno tutti i giornalisti repubblichini che navigano attorno alla politica danno il loro contributo, segnaliamo però una bella pagina di Sebastiano Messina che racconta gli umori di Rifondazione Comunista, la pagina a commento delle maratone televisive con pezzi formidabili di Aldo Fontanarosa e Antonio Dipollina. Segnaliamo infine i due paginoni molto intensi di Filippo Ceccarelli che fa il resoconto di dieci anni di sfida tra i due candidati premier. Parlando d'altro, ecco i due paginoni dedicati alla Francia e alla notizia della resa di Chirac che decide di ritirare la legge sul Cpe. Pezzi del corrispondente Giampiero Martinotti e dell'inviato a Parigi Anais Ginori. Cronaca ruspante: dopo poco più di un mese Luigi Spezia fa il suo ritorno in redazione a Bologna per scrivere da lì sugli sviluppi giudiziari dell'assassinio di Tommy. Ecco spuntare a pagina 47 il solito pezzo della Di Lellis da Londra. Nello sport quasi nulla da segnalare se non il pezzo di Gianni Piva inviato ad Appiano Gentile che ci riporta i malumori nerazzurri nel giorno dello scontro con L'Udinese in Coppa Italia. A domani. PS: Abbiamo appena saputo che a Corleone è stato arrestato il super ricercato mafioso Bernardo Provenzano. La redazione palermitana di Repubblica avrà il suo bel da fare. Ve lo racconterò domani.
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