venerdì 12 ottobre 2007

Addio a Edo Parpaglioni, una vita dentro i giornali.



E' morto all'età di 71 anni il caporedattore di notte di Repubblica Edicle Parpaglioni. La redazione di PazzoPerRepubblica si unisce al dolore della famiglia.


Repubblica.it lo ricorda così:

La notte che Edo Parpaglioni andò in pensione, c'era tutta Repubblica ad aspettarlo, in piazza Indipendenza: alle due del mattino scendeva con i responsabili della tipografia, il giornale appena stampato sottobraccio, pensava già alla sua terza vita. La prima a Paese Sera, la seconda nel nostro giornale come caporedattore di notte, dall'87 al 2001. La terza, la più tranquilla, a scrivere libri, a lavorare per il sindacato. L'ultima purtroppo è stata la più breve, ed Edo se n'è andato stamattina al "Gemelli" di Roma: aveva 71 anni.

Ci sono persone sconosciute ai lettori, indispensabili dentro un giornale. Edo era uno di questi. Arrivava alle 18 e girava per i settori: gli bastava un'occhiata per cogliere l'atmosfera, prevedere i ritardi, la nottata che avrebbe passato a chiudere la prima edizione. Tante volte l'abbiamo visto teso, arrabbiato, con quel filo di sudore che ti dà l'ansia di chiudere, di fare arrivare il giornale in tempo da tutte le parti. Poi c'è quella maledetta ora, da mezzanotte all'una, in cui deve riguardare tutte le pagine, trovare gli errori, dare un'occhiata alle notizie e fare un check anche sui concorrenti. Tutto sul filo dei minuti.

Ogni sera Edo usciva infuriato e stremato, ogni pomeriggio ritornava carico. Aveva lavorato con la composizione in piombo, con le linotype e le bozze che sporcavano le mani; aveva seguito l'immensa trasformazione che i giornali hanno vissuto: la fotocomposizione, la teletrasmissione, il colore. Poi, dopo la pensione, si era perfino avvicinato a internet, era curioso del lavoro del sito, chiamava ogni tanto: "Secondo me, fanciulli, questa notizia è messa male".


Non ha mai perso il fuoco della professione e quello della politica. Per questo, nella sua terza vita, si è messo a scrivere. Un libro su Paese Sera, giornale che sembrava intramontabile, università per generazioni di professionisti. Un libro sulla sua vita di povero ragazzo del Testaccio cresciuto nella guerra e nel culto dell'antifascismo, con un bellissimo titolo: "Sotto l'ombra di un bel fior".

Attraverso gli occhi di Marcello, ha raccontato Roma quando era più verde, più povera e affamata, prima dal regime poi dalla guerra. Tra Ostiense e Testaccio, Edo ha descritto i giochi dei bambini nella calma del cimitero inglese, gli assalti delle madri ai depositi di cibo, le bombe sul gazometro e su San Lorenzo, le torture ai partigiani nella caserma di via Tasso. Come eravamo - disperati e poveri - solo qualche generazione fa.

Ecco, Edo non ha mai smarrito né memoria, né esperienza: per questo, quella notte d'agosto, tutto il giornale volle festeggiare il suo addio, salutando uno che aveva lasciato una traccia. E per questo tutta la nostra redazione oggi lo piange e manda un abbraccio alla moglie e alle figlie Mara e Loredana.

I funerali si svolgeranno a Roma sabato 13 alle ore 12, al Tempio Egizio del Verano.

repubblica.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Prima di Repubblica, Edo era PAZZO PER PAESE SERA,talmente tanto, che è stato l'unico giornalista fra centinaia che ha scritto un libro sul suo Paese Sera.
Nel frattempo, io preparavo un sito sulla storia di Paese Sera, e mi dispiace che Edo non può vederlo, sono sicuro che gli sarebbe piaciuto.
Gli avrei scritto una mail, dicendogli.....

Caro Edo,

Ti presento..... www.paeseserastory.it ......è nato il.. 14. dic. 2008

Non esiste niente di simile nel panorama editoriale in internet. Nessun giornale, offre ai suoi lettori la sua storia, facendo vedere decine di fotografie con i tipografi, la redazione, le rotative al lavoro e con biografie dei direttori.
Vi invito a navigare nel mio sito, parla di "Paese Sera" vissuto dal 1948 al 1994 che ha sospeso le pubblicazioni all'età di 44 anni.

Perchè il sito? "Per amore, solo per amore......" .......e si sfoglia come un libro.

E' la storia di "Un Giornale Diverso" che ha contribuito a far crescere la Democrazia nel nostro paese. E' la storia di un gruppo di lavoratori, appassionati che pensavano l'Italia potesse cambiare.

(Edo)
La proprietà come noto, era di una società del Pci. Considerato si, Organo fiancheggiatore, tuttavia noi non ci chiedevamo, di fronte a un fatto, come la penserà il partito? Ma più semplicemente: come ci muoviamo noi di Paese sera? Siamo stati appassionati, curiosi, magari un pò sgangherati negli ultimi tempi, certamente poveri. ma resta tuttora forte per chi ci ha lavorato , l'orgoglio di un'appartenenza. (Edo)

Spero che mi aiuterai dopo che avrai navigato nel sito, a renderlo visibile soprattutto a chi a Paese sera ci ha lavorato, e a chi lo ha semplicemente amato.
Grazie.

Roberto Puglielli. news.marameo@gmail.com