domenica 7 ottobre 2007
D'Avanzo massacra Santoro: lettera di protesta numero uno.
Con questo post iniziamo a pubblicare una serie di lettere di lettori di Repubblica indignati contro il pezzo di Giuseppe D'Avanzo su Annozero apparso su Repubblica di sabato 6 ottobre e di cui riportiamo il testo integrale nel post precedente a questo.
Iniziamo con una lettera anonima apparsa sul forum di Politica On Line.
Salve,
sono un lettore di Repubblica.
La mia lettera è indirizzata a Giuseppe d'Avanzo,ma non avendo rinvenuto la sua e-mail scrivo a questo indirizzo chiedendovi,gentilmente,di inoltrargliela.
Caro d'Avanzo,
mi chiamo R.S. ,sono di Napoli,e sono profondamente di sinistra.
Quale premessa le dico che trovo il suo editoriale pubblicato oggi su la Repubblica a proposito della puntata di giovedì scorso di Anno Zero,a dir poco sconcertante e vergognoso.
Che articoli come il suo rafforzano la mia stima nei riguardi di Santoro e di quei pochi giornalisti come lui davvero liberi e indipendenti dal potere politico che ancora ci sono in Italia.
E che l'editoriale da lei scritto mi induce a confermare la mia tesi che voi di Repubblica siete totalmente asserviti al potere di centro-sinistra e dell'attuale governo cosicchè non è dato aspettarsi da voi una reale informazione libera.
E difatti,caro d'Avanzo il suo editoriale è solo la punta di un iceberg,che in questi mesi è stato caratterizzato da innumerevoli attacchi a Grillo per il suo mettere in discussione,con tutti i limiti e i suoi difetti,e anche le sciocchezze che a volte dice,la classe politica,per la sua critica sistemica,e soprattutto per il suo effetto destabilizzante nei confronti del governo di centro-sinistra,non contemplato dalla vostra pax giornalistica che da quando l'Unione ha vinto le elezioni fa sì che si possano dire solo certe cose e non altre,che le critiche possano arrvare sin ad un certo punto,in nome di un conformismo che è il contrario dell'informazione.
E soprattutto avete dimostrato di non aver capito nulla del fenomeno Grillo bollandolo come qualunquistico e antipolitico,offendendo migliaia di cittadini impegnati seriamente in attività di ogni genere nate dai meetup,come se il solo modo di fare politica fosse quel vuoto pneumatico che è la politica istituzionale italiana,
Il suo editoriale ,caro d'Avanzo avrebbe potuto essere scritto in costanza del governo Berlusconi ,da un qualsiasi editorialista del Giornale.
E difatti molto simili sono sia i toni,che gli argomenti.
Dov'era lei,caro d'Avanzo quando Santoro conduceva le puntate e le inchieste su Previti ,Dell'Utri,Berlusconi?
Su processi ancora in corso?
All'epoca lei e i giornalisti di Repubblica non facevate tante distinzioni tra indagati e condannati in via definitiva.
All'epoca non scrivevate che i processi non si fanno in televisione.
All'epoca non accusavate di superficialità e genericità nelle accuse Santoro e la sana controinformazione.
All'epoca non censuravate i giudici per i loro presunti interventi inopportuni.Adesso avete scoperto il garantismo verso i potenti quando prima eravata giustizialisti.Adesso attaccate persino Travaglio che prima coccolavate
Cos'è cambiato da allora?
Ma è ovvio ,lapalissiano,che all'epoca c'era un governo da abbattere e chiunque si muovesse in quella direzione andava bene.Andava bene Santoro ,andava bene Luttazzi,ed anche Travaglio.
Andavano bene i girotondini,perchè anche se le loro iniziative erano molto piu' superficiali e qualunquiste di quelle di Grillo muovevano nella direzione giusta e soprattutto il loro scopo era pungolare la classe politica di sinistra,affinchè si comportasse meglio,una volta abbattutto il mostro Berlusconi.
Mica volevano mettere in discussione alcunchè.
Caro d'Avanzo,le sue parole hanno inquietato,chi,come me,non è mai stato forcaiolo o giustizialista,ma apprezza Santoro perchè la sua controinformazione non va nella direzione del giustizialismo ,bensì di un concetto che in Italia suona come un'utopia,una giustizia uguale per tutti.
Apprezza Santoro chi come me non ha mai confuso indagati e condannati in via definitiva,ma ritiene che l'opportunità vorrebbe che Cuffaro si dimettesse prima di una sua eventuale condanna tra 10 anni in Cassazione.E chi come me soprattutto ritiene che comunque è giusto che gli italiani sappiano certe cose.
Chi come me difende l'autonomia della magistratura non solo quando c'è un governo Berlusconi che fa fuori Caselli e intimidisce tutti i magistrati scomodi,ma anche quando c'è un governo Prodi il cui ministro con motivazioni pretestuose vuole trasferisce un p.m. che costituisce una sia pur flebile speranza per una regione disastrata come la Calabria,p.m. titolare di un processo nel quale è indagato Prodi,e coinvolto indirettamente anche Mastella.
Lo sappiamo tutti che a decidere se le motivazioni della richiesta di trasferimento o meno sono pretestuose è il Csm,lo ha ribadito anche Santoro.
Ma se permette,nel frattempo ,forse l'opinione pubblica,e gli italiani,che scemi del tutto non sono,un'ideuzza in merito se la sono fatta.
Ideuzza Cavallata dal patetico intervento ad Annozero del sottosegretario che costuitiva un appendice di Mastella,e dalla testimonianza della Forleo,la quale ci ha fatto sapere che quando decide su Mario Rossi non subisce ispezioni,mentre quando decide su Antonveneta vanno a farle le ispezioni pure mentre è al cesso.
E già,quella Forleo,che lei nel suo editoriale attacca usando il leit-motiv del giornalismo berlusconiano(è un giudice ,dovrebbe tacere,è inopportuna,dovrebbe apparire imparziale oltre che esserlo).E tutto questo perchè?
La Forleo non ha fatto riferimento ad alcun caso specifico,esprimendo il suo parere da cittadina del Sud e da magistrato.E' consentito ancora garantire entro certi limiti l'articolo 21 cost. ai giudici?O dobbiamo bruciare le interviste nelle quali Borsellino formulava accuse alla classe politica ben piu' pesanti di quelle della Forleo?
Il riferimento a D'Alema,coinvolto nel processo del quale la Forleo è titolare,quando afferma "è ora che il Sud si liberi dei Don Rodrigo e dei suoi bravi"ce lo vede solo lei,egregio d'Avanzo.
E' pretestuoso collegarlo alla provenienza meridionale di D'alema.
E suona,da parte sua,come un'excusatio non petita.Si vede che ci teneva a difendere d'Alema.
Ma non si capisce cosa c'entri una frase del genere,che è uno sfogo comune a qualsiasi cittadino meridionale onesto,circondato da una classe politica schifosa e collusa,con la serenità di giudizio della Forleo nei riguardi di D'alema.
Non capisco come si possa accusare la Forleo in tal senso di ambiguità e dirle "parli chiaramente oppure taccia".
L'unico che formula accuse ambigue e non troppo velate è lei caro d'Avanzo,
lei scrive "L´anchorman sembra ignorare (o voler ignorare) quanti orrori possono accadere quando un magistrato arriva al massimo dell´indignazione e, in nome della giustizia, pretende un castigo e, se non lo ottiene, avvia un ciclo di ritorsioni. Sembra non comprendere che un potere che schiaccia un magistrato, e un magistrato che non si cura delle procedure, sono due aspetti della stessa barbarie. Altro che quisquilie, perché se al politico gli si può interdire il voto, al magistrato no. L´unica garanzia che abbiamo è che rispetti le regole perché un potere sostanzialistico e punitivo ha sempre la vocazione a espandersi oltre i limiti definiti dalle norme che lo regolano. Può contagiare il costume giudiziario. Alla fine, valorizza la mano forte e metodi che possono diventare persecutori, di giustizia preventiva.".
Ebbene,in quello che lei scrive gentile d'Avanzo leggo ancora una volta un'accusa da editoriale berlusconiano rivolta a de Magistris che può essere riassunta così
"Questo de Magistris per la sua sete di giustizia,di protagonismo,di indignazione,sta dimenticando le regole del diritto e le garanzie di legge".
Orbene,caro d'Avanzo,se ha prove lo dimostri,lo documenti.
Altrimenti sono le stesse accuse che formulavano i berluscones alla Boccassini,a Borrelli, a Colombo,e via dicendo.
Ma soprattutto lei offende i tanti giovani rappresentanti della Calabria sana,onesta,che erano da Santoro,sostenendo in sostanza che "non capivano di cosa si trattava e quale fosse la posta in gioco".
Non ci prenda per scemi(mi annovero tra i giovani a buon titolo,avendo 25 anni).
Capiamo benissimo.
E vuole sapere perchè Grillo riscuote tanto successo?Non solo e non tanto perchè si "sostituisce "ai politici,ma soprattutto perchè si sostituisce ai giornalisti,che in Italia,per troppi interessi di potere non fanno il loro dovere con la giusta correttezza.
Mille volte meglio la sana foga di Santoro ,con ciò che essa implica,che l'autocensura di giornalisti altrettanti bravi,documentati e preparati.
Lo ha capito ora perchè il prossimo vaffanculo sarà rivolto a voi giornalisti(ma non a Santoro)?
Cordiali saluti.
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1 commento:
Non posso fare altro che esprimere tutto il mio plauso ed ammirazione. Bravo.
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