Saul Stucchi, sul suo Bel Pais ci parla dell'esperienza di acquistare La Repubblica online e della vittoria di Francesca Caferri sul collega spagnolo de El Pais.
"Mi sono abbonato oggi all'edizione digitale di Repubblica: un mese a 17 euro. Inizia così una nuova era, una "seconda Repubblica", almeno per me abituato da oltre vent'anni a vedere per casa il tradizionale giornale di carta (e le migliaia di ritagli che conservo).
Il primo impatto con la nuova versione è stato tutt'altro che positivo. La procedura mi è parsa un po' complessa, ma soprattutto due fatti mi infastidiscono.
1) non c'è, a differenza di quanto avviene col Pais, la possibilità di sfogliare virtualmente il giornale. Si può soltanto scaricare il file dell'edizione completa o quello della sezione desiderata, senza però vedere cosa contengono.
2) per aprire il file scaricato (ovvero il PDF) è necessario introdurre una password, coincidente con il nome utente. Col Pais, invece, il file scaricato è immediatamente apribile. Si tratta di un non-sense, dato che lo "scaricatore" è l'abbonato che ha pagato per avere il diritto al download. Sul confronto dei prezzi tra le due testate scriverò più in là, ma anticipo che è largamente favorevole al Pais.
Per riequilibrare in parte il giudizio, devo dire che il derby libanese tra Juan Miguel Muñoz e Francesca Caferri mi pare vinto da quest'ultima. Il suo pezzo da Beirut è più interessante di quello del collega spagnolo. Vedremo nei prossimi giorni."
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