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Il direttore di Repubblica, ha scritto un pezzo di suo pugno (per repubblica.it) per celebrare l’anno di vita della sua creatura che tanto fa discutere i lettori di questo blog: R2.
Sul sito stanno anche facendo un sondaggio per votare la copertina più bella.
Ecco il pezzo di Mauro:
R2 compie un anno
una guida per il futuro
di EZIO MAURO
Un anno di R2 significa prima di tutto un anno di giornalismo autonomo, fortemente scelto secondo i canoni e la cultura di Repubblica, pensato e costruito per i suoi lettori, fuori dal paniere comune dell'informazione che omologa internet, quotidiani e telegiornali dentro moduli e linguaggi uguali.
Vuol dire trecento inchieste e reportage dall'Italia e dal mondo, uno sforzo di approfondimento, di analisi e di indagini che non avevamo mai tentato, affidato alle grandi firme del giornale, alla capacità di costruzione della redazione e alla creatività dei grafici.
In più, R2 è un cambio nella concezione e nella struttura stessa del giornale ai tempi di internet, portando a compimento trent'anni dopo l'intuizione di Scalfari che per primo unì - proprio qui - il codice del quotidiano con quello del settimanale.
Oggi "what happened" (il nastro delle notizie) è la parte iniziale, cardine della giornata, strumento indispensabile della conoscenza: che in R2 si apre al "what it means", i servizi speciali di approfondimento, il giornalismo che aiuta a decifrare la realtà, ciò che i lettori cercano sempre più nel loro giornale.
Conoscere per capire, informare il lettore perché sia consapevole, dunque capace di prendere parte, come cittadino. Questo è il giornalismo di Repubblica a cui rispondono insieme R2 e la storia di questi anni, insieme con un altro obbligo: quello di innovare se stessi, mentre si scommette sulla modernizzazione del Paese.
(19 settembre 2008)
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