domenica 23 novembre 2008

Dal mucchio spunta qualcuno che spezza una lancia a favore di Repubblica e propone De Bortoli come direttore.



Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

"Non mi piace l'esagerazione di alcuni commenti.Repubblica, a mio avviso, costituisce l'esempio di un grande giornale che nel corso degli anni ha modificato probabilmente il profilo originale e "scalfariano".La vocazione naturale di questo giornale doveva essere quella di rivedere in altra forma, lo stile del francese "Le Monde".Austero, grande attenzione alla politica interna ed estera e commenti e opinioni anche non coerenti con la linea del giornale.Poi, già con Scalfari l'idea di giornale era cambiata e da foglio elitario e un po' snob si era trasformato in un giornalone .La direzione Mauro e i giorni della storia che camminano veloci, insieme alla concorrenza quotidiana e spietata di internet, hanno trasformato Repubblica in un grande quotidiano anglosassone, con una miriade inutile di supplementi, si salva forse il Venerdì, e una folle corsa con il Corsera per i collaterali il cui costo mi sfugge e forse è meglio così. Repubblica, pur in una eccellenza che tutti le riconoscono, ha mandato in edicola un prodotto completamente cambiato, un settimanale-quotidiano pieno di cose e di curiosità, a volte bellissimo altre volte di un nazional-popolare disarmante che, e lo dico scherzando, presuppone che il proprio lettorato sia composto da un esercito di disoccupati, perchè una lettura attenta richiede tempi che non sono certo in sintonia con la nostra quotidianità..Poi sul piano politico, l'identificazione del partito di Repubblica e alcune scelte infelici, hanno creato disaffezione e nel contempo il giornale non ha saputo davvero essere elemento di cambiamento politico con un dialogo aperto e senza preclusioni ideologiche fra idee diverse( si veda Anselmi e La Stampa ).Ora questa è la Repubblica di Mauro, un grande direttore.Però credo che l'anno che verrà porterà novità.Repubblica ha bisogno di cambiare, la filosofia mauriana è stata una lezione bellissima di giornalismo, ma il domani richiede un altro sguardo e filosofico e manageriale.Ecco perchè credo che al di là delle cortine fumogene dei gossip interessati , il nome di De Bortoli possa essere quello giusto per la "nuova" Repubblica. ".

Alvaro

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