Mi spiace, ma temo che la storia sia diversa.Repubblica soffre di una malattia molto particolare e tipica dei grandi quotidiani che non hanno saputo rinnovarsi.R2 che costituisce un interessante esperimento in Italia di approfondimento quotidiano , non ha fatto altro che rendere ancora più evidente la crisi di un giornalismo che deve forse tornare alla qualità dei commenti e delle inchieste e abbandonare l'antologismo popolare che rischia di rendere Repubblica un giornale senza identità.E poi credo sia giunto il momento di ringraziare Ezio Mauro e offrire la direzione ad un uomo che sappia uscire dall'equivoco politico di fare un giornale "democratico" e di sinistra.
Il dato era sfalsato se si conteggiavano anche le copie gratis date a tutti gli istituti scolastici. La verità è che il lettore ha abbandonato e sta abbandonando sempre di più Repubblica. Guardate ad esempio La Stampa: un pò alla volta la supererà. Ed è colpa di chi ha deciso di mettere presso le redazioni locali gente politicamente legata al potente di turno. Ne consegue che non ci sono più notizie. E avanti tutta con le bucature e con articoli inutili.
2 commenti:
Mi spiace, ma temo che la storia sia diversa.Repubblica soffre di una malattia molto particolare e tipica dei grandi quotidiani che non hanno saputo rinnovarsi.R2 che costituisce un interessante esperimento in Italia di approfondimento quotidiano , non ha fatto altro che rendere ancora più evidente la crisi di un giornalismo che deve forse tornare alla qualità dei commenti e delle inchieste e abbandonare l'antologismo popolare che rischia di rendere Repubblica un giornale senza identità.E poi credo sia giunto il momento di ringraziare Ezio Mauro e offrire la direzione ad un uomo che sappia uscire dall'equivoco politico di fare un giornale "democratico" e di sinistra.
Il dato era sfalsato se si conteggiavano anche le copie gratis date a tutti gli istituti scolastici. La verità è che il lettore ha abbandonato e sta abbandonando sempre di più Repubblica.
Guardate ad esempio La Stampa: un pò alla volta la supererà. Ed è colpa di chi ha deciso di mettere presso le redazioni locali gente politicamente legata al potente di turno. Ne consegue che non ci sono più notizie. E avanti tutta con le bucature e con articoli inutili.
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