giovedì 22 gennaio 2009

Tappettino che non sei altro.



Luigi Spezia, su Repubblica di oggi 22/1, in un’intervista al capo della comunità islamica di Bologna utilizza il termine “tappetino” per indicare la stuoia di preghiera usata dai musulmani.

Lo usa tre volte, quindi non si tratta di un refuso ma di un uso voluto.

Peccato che “tappettino” in italiano non esista, visto che il diminutivo di “tappeto” è “tappetino” con una sola “t” (persino Google ti propone la correzione se lo digiti in quel modo).

Sentiamo già a iosa notiziari radio e tv, telefilm e serials vari in perfetto romanesco, non è obbligatorio che vi si adegui anche Repubblica.

Gian Paolo P.

2 commenti:

Alessandro Lanni ha detto...

Romanesco? Ma de che...
A Roma nessuno lo direbbe.

Al piu' "tappettino" puo' essere il diminutivo di un diminutivo "tappetto".
Ma niente a che vedere con Roma

Anonimo ha detto...

Vabbè, io non sono romano, mi sembrava comunque un'assonanza dialettale
GP