martedì 10 marzo 2009

Che Italia sarebbe senza Repubblica?



Tra i tanti commenti negativi che ci sono giunti in redazione, ce n'è uno anonimo che va controcorrente. Eccolo:

"Cavoli però, in questo blog vedo solo lettori iper incazzati e iper polemici, Repubblica ha si molte cose da rivedere ma è e resta il quotidiano migliore d'Italia, siete troppo tragici insomma. Io dico la mia, intanto non vedo l'ora che tolgano quel bordo inguardabile che già sarebbe un gran passo, poi consiglio di migliorare la grafica rendendola più moderna, la prima pagina a mio parere dovrebbe essere molto più forte tipo copertina con una grande foto in mezzo. meno politica cavoli troppe pagine dedicate a sta politica fatene di meno 6 al giorno per quello che c'è da dire avanzerebbero, poi più notizie dall'estero ci vorrebbero, almeno 4 pagine fisse al giorno per le notizie dal mondo, e ancora più cronaca almeno 6 pagine! e scorporare spettacoli cultura e sport da R2 e ridurre R2 a 4 pagine al massimmo trovando argomenti seri e interessanti da leggere. Secondo me basterebbero questi piccoli cambiamenti per ridare slancio al giornale e recuperare qualche migliaio di lettori scontenti e poi spero che Mauro lasci (ha fatto il suo tempo) a favore di De Bortoli ad esempio! e come sempre W REPUBBLICA, non abbandoniamo il nostro giornale in un momento così delicato, cerchiamo invece di spronare chi di dovere a migliorarlo e compriamolo in massa! che Italia sarebbe senza Repubblica? "

3 commenti:

wild56 ha detto...

i lettori incazzati sono un buon segno. Se lo sono è perché amano il loro giornale, altrimenti se ne impiperebbero e ciao.

Le mie personali ricette: tagliare drasticamente le pagine politiche, che hanno stomacato tutti, non se ne può più di pagine e pagine di aria fritta, magari per commentare l'ultimo rutto di Casini. Il fondo lo si toccò anni fa con la polemica di Cossiga sul "trattino" del centrosinistra, una cosa avvilente che andò avanti demenzialmente per giorni.
Poi ci si lamenta che si perdono lettori?

Aumenterei i commenti critici, le analisi: insomma un giornale moderno deve FARMI CAPIRE I FATTI, oltre a darmi le notizie. Aumenterei la pagina delle lettere, quasi sempre quella più imteressante del giornale. Infine aumenterei fortemente l'intereazione con la rete, il contributo dei letteori per dare spunti a articoli, inchieste eccetera.

Insomma sveglia, anche i giornali sono come i partiti, che vivono in un modo tutto loro. E' ora che anche Repubblica si apra seriamente a internet, è assurdo che la testata cartacea sia praticamente estranea a quella on line. Ugh, ho detto.

Anonimo ha detto...

Beh, se ognuno qui dice la sua, pure io voglio farlo. Ci pensavo stamattina leggendo il giornale sull'autobus.
Ciò che farei è, oltre alla riduzione di formato (che permette una lettura più facile su treni, autobus e via dicendo), una riduzione drastica delle immagini. Ci sono troppe immagini didascaliche inutili (tutti sappiamo che faccia hanno Berlusconi e Veltroni, e allora che ci frega di avere tre foto per ognuno di loro?). Ci vorrebbero meno foto, ma più "narrative", capaci di trasmettere qualcosa e arricchire gli articoli.
In questa maniera si compenserebbe la fisiologica riduzione degli articoli che la riduzione del formato comporta: articoli corti provocano la riduzione di informazioni dettagliate e spiegazioni, porterebbe a un'atrofizzazione del pensiero, dell'analisi. Darebbe il via a semplificazioni e stereotipizzazioni. Inaccettabili.

Dimezzerei le pagine di politica, di cronaca e di sport. E meno lenzuoli su Obama, suvvia. Sono un po' il riflesso di un Italia chiacchierona e inconcludente, che fa progetti astratti e si lamenta sempre. Non alimentiamo questa spirale. Un giornale dovrebbe informare e formare un popolo.

Infine, via R2 (alzino la mano quanti sono lo leggono tutto, assiduamente). Meglio puntare sulla qualità di un settimanale come il Venerdì, sul Diario della settimana e sulle pagine domenicali.

Anonimo ha detto...

Sono abbastanza d'accordo.
Bisogna innanzitutto eliminare quel bordo bianco (è veramente brutto, per la miseria).
Come seconda cosa, sarebbe utile, e anche in questo caso sono d'accordo, dare a R2 un taglio più serio, ridurlo, e lasciare la cultura, gli spettacoli e lo sport da soli.
Terzo, bisognerebbe dare più spazio alle notizie internazionali, e magari non così tanto ai commentini dei politici di turno.
Quarto, mi auguro che "Repubblica" torni a un serio giornalismo d'inchiesta, è da un pò di tempo che se ne vedono poche.
Quinto, attenzione però a dimenticare i lettori che preferiscono anche notizie più "leggere". Non è il mio caso, ma, non si deve passare dalla serietà allo snobismo.
Detto questo, suvvia, su! Abbiamo Scalfari, D'Avanzo, Cordero, Rodotà, Sofri, Mauro, Valli, Bocca, Mura, Zucconi, Serra, Prosperi, Mancuso, Augias, Crosetti, Rampini, Bolzoni, Politi, i collaboratori stranieri, i collaboratori itaiani, un ottimo gruppo di corrispodenti dagli Usa, e tanti altri giornalisti della nuova guardia. Voglio vedere chi ha una rosa così ampia di giornalisti di valore. Anche se, è vero, alcuni articoli puzzano di colla. La colla del copia-incolla.
Per ultimo, però, vorrei esprimere i miei personali complimenti per il blog. Lo leggo da pochi giorni, ma già ne sono assiduo lettore. Complimenti!