venerdì 6 marzo 2009

I coccodrilli di Salvatore Samperi.



Muore Salvatore Samperi e ‘La Stampa’, il ‘Corriere della Sera’ e ‘Repubblica’, lo ricordano in tre articoli di giornalismo anodino, svogliato e zeppo di imprecisioni. Tutti e tre i quotidiani attingono dalla stessa fonte, usano come ossatura dei loro coccodrilli il pezzo della stessa agenzia, qualche giornalista cerca di metterci del suo, come Fulvia Caprara su ‘La Stampa’, per giustificare la firma in calce all’articolo. Morale? Si parla troppo poco della dipendenza dei giornali da Ansa, Reuters, ADN Kronos, Agi, e compagnia bella, a torto, perchè ormai al desk ci vanno loro, le agenzie. Con un andazzo così, ha ancora un senso parlare di libertà di stampa? Qualche esempio:

Ernesto

Ernesto, trasposizione cinematografica del romanzo di Saba dedicato a un’iniziazione amorosa omosessuale (La Stampa)

Ernesto, su un’iniziazione amorosa omosessuale, tratto da un’opera di Umberto Saba (Repubblica)

Plebiscito


Ritiratosi in provincia, disilluso e solitario, Samperi torna sulla scena (questa volta televisiva) negli anni 2000 firmando «Madame» con Nancy Brilli nel 2004, ma è soprattutto con «L’onore e il rispetto» del 2006 che ottiene un vero plebiscito dal pubblico (Corriere della Sera)

Ritiratosi in provincia, disilluso e solitario, Samperi tornò sulla scena (questa volta televisiva) negli anni 2000 firmando Madame con Nancy Brilli ma soprattutto con L’onore e il rispetto del 2006 che ottenne un vero plebiscito dal pubblico (Repubblica)

Lo sciatto Malizia 2000

Il regista avrebbe cercato di ripetere invano più volte, compreso uno sciatto «Malizia 2000» che segna la fine della carriera per la sua interprete (Corriere della sera)


Il regista cercherà di ripetere invano più volte, il successo di Malizia, compreso uno sciatto Malizia 2000 che segnò la fine della carriera per la Antonelli (Repubblica)


Sulle imprecisioni due su tutte: ‘Repubblica’ che include nel genere erotico la commedia ‘Un amore in prima classe’ solo perchè partner di Enrico Montesano era la Krystel e Fulvia Caprara che su ‘La Stampa’ scrive ‘dopo Malizia Samperi faticò a ritrovare l’ispirazione e per il resto della vita fu come perseguitato da quel fotogramma’, dimenticando che subito dopo ‘Malizia’ Samperi sbancò nuovamente il botteghino con ‘Peccato veniale’.

Lorenzo Cairoli, dal suo blog.

1 commento:

Anonimo ha detto...

pezzi dai siti e non dal quotidiano