Sulla home page di Repubblica.it, : “Morgan clochard nel metrò suona per i passanti”.
Cosa diavolo c’entrino i clochard con gli artisti di strada, l’anonimo titolista dovrebbe spiegarlo.
E meno male che non gli è scappato “barbone”.
Su certe cose, Repubblica sta diventando un giornaletto. Da metrò, appunto.
GPP
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