venerdì 26 giugno 2009
Il giornalaio 3.
La prima parte del Giornalaio la trovate qui, la seconda qui. Andatevele a rileggere se avete tempo. E adesso leggete la terza parte, perchè è carina.
Ci sono arrivati altri messaggi che seguono il filone del calzolaio con le scarpe rotte. Eccoli:
"I miei genitori avevano il panificio con negozio annesso. Ti assicuro che spesso la sera o la domenica si mangiava pane di uno o due giorni prima perchè mia madre vendeva fino all'ultima pagnotta e immancabilmente si dimenticava di metterne via per noi (anonimo)".
"Mi viene in mente il padre medico di una mia amica. Lei da piccola si lamentava che non poteva avere mai neanche per un attimo l'attenzione da parte del padre. Ne lei ne gli altri componenti della famiglia potevano lamentare il minimo disturbo che lui scocciato tagliava corto dicendo: state tutti benissimo! (Sissi)."
"Il mio giornalaio di fiducia ha il laptop, ascolta musica e lo incontro a (quasi) tutti i concerti di Milano e dintorni. E' un grande (Ari)".
Quest'ultimo racconto di Sissi ricorda molto un episodio del film Il favoloso mondo di Amélie. L' in realtà il padre medico si comportava all'opposto: per lui la figlia era sempre malata.
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