mercoledì 22 luglio 2009

La lunga estate calda di Angelo Aquaro.



Da qualche settimana le pagine di Repubblica sono infarcite di pezzi firmati dall'inviato negli States Angelo Aquaro. Già, ma chi diavolo è questo Angelo Aquaro?

Se lo sono chiesto diversi lettori del blog tra cui il buon Geppo che ci scrive chiedendoci:

"Vedo che da una settimana a questa parte c'è un certo Angelo Aquaro inviato negli Stati Uniti a caccia di storie. Quale sarebbe il suo ruolo? Il vice Zucconi? Qualcuno sa qualcosa su di lui?"

Caro Geppo, i veri feticisti di Repubblica se lo dovrebbero ricordare Angelo Aquaro.

Nel 2004 è vice capo dell'ufficio centrale di Repubblica, ed è stato anche caporedattore del Venerdì e crediamo che lo sia tuttora. Ma noi lo ricordiamo soprattutto per le sue performance in qualità di responsabile di Musica! il settimanale musicale di Rep, dove partecipò al restyling grafico e alla nuova filosofia editoriale più attenta alle nuove tendenze musicali.

Adesso è stato mandato temporaneamente negli Stati Uniti a sostituire Alberto Flores D'Arcais che probabilmente è andato in vacanza.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

sì, ma chi lo sta pagando per dire tutte quelle farneticazioni?

Anonimo ha detto...

Concordo con l'Anonimo che ha scritto prima di me, è incredibile. Spero sia raccomandato.

Poche settimane fa avevo letto un suo pezzo d'economia/tecnologia che faceva rabbrividire, quello sul trimestrale negativo di Microsoft.
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/07/20/news/microsoft_trimestrale_perdita-39371469/?ref=search

Prima fa un errore anche nel titolo: Microsoft non perde 500M in 3 mesi, ha perso 6B in due anni su un investimento che è stato poi contabilizzato in questo trimestre, riducendo quindi i profitti straordinari che ha fatto in questo trimestre, uno dei migliori di sempre. E' come se io comprassi una casa oggi, la rivendessi tra tre anni con un guadagno di cento milioni e si dicesse "Anonimo guadagna cento milioni in un giorno". Ma tralasciamo.

A metà articolo c'è un colpo di genio, il "settore forte di Microsoft è quello delle vendite". Che è il "settore forte" di tutte le aziende, difficilmente si diventa ricchi acquistando.

Ma la cosa più imbarazzante è il tono da marchetta Apple, qualcosa di incredibile. Con tanto di chiusa con "Martedì tocca a Apple, e già si scommette che potrebbe totalizzare dieci volte la rivale: ciao ciao Microsoft!" (il trimestrale Apple è stato poi decisamente sotto le aspettative).
La frase "ciao ciao Microsoft" si può leggere in un forum di nerd, in una discussione tra ragazzini fissati con la mela e fan di Bill Gates. Non si dovrebbe poterla leggere in un articolo di Repubblica, sezione Finanza.

Comunque mi ero seriamente stupito di leggere un articolo scritto tanto male su Repubblica, e ho cercato chi fosse, trovando questo sito. Poi, ovviamente, me ne sono dimenticato.

Ora è uscito il suo ultimo pezzo e finalmente non è più preso in giro solo dagli Italiani ma da tutto il mondo.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/07/21/killer-in-maschera-alla-prima-di-batman.html?ref=search

Parlando del killer di Denver prima definisce Neil Gaiman il padre di Batman (NG ha scritto una storia di Batman ed è notissimo per tutt'altro), e poi da allo scrittore statunitense un po' di colpa per le azioni del killer.

Il tweet di Gaiman in cui risponde alla notizia di Aquaro (simpaticamente nel tweet da la colpa del massacro a Repubblica) ha fatto il giro del mondo.

Ho ricercato Aquaro su internet (mi ero dimenticato ovviamente il nome), ho ritrovato questa pagina. Leggo molti articoli di giornale, su tante riviste. In questo mese due articoli mi hanno colpito in negativo. Erano entrambi su Repubblica, su temi completamente diversi, dello stesso autore. Senza sapere fosse lo stesso autore.

Fate qualcosa. Non può esserci un giornalista che non rilegge i suoi pezzi e non si informa: per scrivere che NG è il padre di Batman significa che prima di scrivere il pezzo non hai cercato neanche Batman o NG su wikipedia.

Anonimo ha detto...

Concordo con i post precedenti.

Una tale mancanza di rigore è indegna di una delle maggiori testate nazionali.

Oltretutto è scandaloso l' articolo sulla strage di Denver, non perché si offende l'idolo di tanti nerd-fan, ma perché la stessa idea che il "Padre di batman" sia moralmente colpevole della strage è il gradino più basso e più becero di populismo e psicologia da due soldi che mi sia toccato leggere da tanto tempo a questa parte, è la solita storia che si tira fuori ad ogni esplosione di follia, additando la musica rock, i fumetti, i film horror e chi più ne ha più ne metta, tutto pur di non ammettere la tragica verità, cioè che la colpa è solo del folle che ha commesso il gesto, ed al massimo della famiglia e della società che potevano (forse) accorgersi prima dello stato di disagio mentale del folle.
Trovo agghiacciante che nel 2012 ci sia ancora gente con una visione così miope del mondo, e che per di più tale modo di pensare trovi anche spazio su testate del calibro di Repubblica.

Il tutto per di più aggravato da una faciloneria colposa.
Come è possibile che all'atto di scrivere in un articolo un'accusa così infamante verso una persona non ci si prenda neppure la briga di un veloce controllo? Per di più se si parla di uno scrittore di fama internazionale!
Per inciso Batman è un personaggio nato nel 1939, Gaiman è nato nel 1960 ed ha scritto UNA storia per Batman.
O Aquaro credeva che Gaiman essendo Inglese non avrebbe letto il pezzo? Sveglia Aquaro! siamo nell'era di internet!

E questa non è solo una mancanza di rispetto nei confronti di uno scrittore, ma nei confronti di tutti i lettori di Repubblica, molti dei quali come me attendono ancora una rettifica, che mi pare non sia ancora arrivata.

Antonio D'Achille

Ferrara

Anonimo ha detto...

Ed ecco un ennesimo articolo farneticante. Ma come si fa a scrivere così.
http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/01/13/news/aaron_swartz_suicida_a_26_anni_la_famiglia_era_perseguitato-50429490/?ref=HREC1-6