giovedì 3 settembre 2009
E la realtà diventa un unico bla, bla, bla.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo curioso tranche de vie in cui è piombato ieri l'affezionato lettore Fabio V.:
"Non so se l'argomento sia O.T. ma è esemplare di come i mezzi di informazione possano, semplicemente alludendo ai fatti, dare una visione distorta della realtà.
Ieri, con una mia vicina di casa un po' in là con gli anni si parlava della vita in genere, quando l'argomento è caduto sull'influenza A e lei mi dice che "Per fortuna che c'è Berlusconi che non fa sbarcare questi stranieri, perchè guarda quante malattie ci portano, come questa influenza, che prima in Italia non c'era, ma per colpa loro..."
A questo punto mi si è annebbiata la vista per l'incazzatura e non ho più ascoltato se non una seria di bla bla bla.
Ma questo è il potere dell'informazione, questo fanno i media.
Basta affiancare le notizie immigrazione-sbarco clandestini-influenza A, che creano una associazione di idee volta a distorcere la realtà e a creare una sorta di propaganda subliminale.
Contro tutto questo si schiera Repubblica e tutti i quotidiani non allineati, ma spesso è come lottare contro i mulini a vento o contro anziani un po' ottusi e ubriachi di T.V.
E la realtà diventa un unico bla, bla, bla."
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4 commenti:
A proposito di bla, bla, bla. "Un giorno, nove anni fa, ho provato il desiderio di confessarmi", Sandro Veronesi. Quanto mi manca "Cuore"! Un tempo cose del genere non sarebbero rimaste impunite.
Sottoscrivo la nostangia per "Cuore".
Non vorrei dilapidare la mia riserva di simpatia, ma, pietà, togliamo quel "trance de vie" maschile de oculo nostro - la tranche, la tranche – a meno che non ci sia un pun che mi sfugge; nel qual caso chiedo scusa per la mia insipienza…
martin perse la kappa, noi la acca.
grazie.
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