mercoledì 9 settembre 2009

La lista dei firmatari di Repubblica sa di stantio, già visto, fané.



Questo è un blog democratico e quindi diamo spazio a questa lettera dal sito Dagospia che smorza un po' gli entusiasmi sulla petizione fiume di Repubblica a favore della libertà di stampa:

La lista dei firmatari dell'appello per la libertà di stampa di "La Repubblica" mi ricorda l'"Ancien régime". Nel Settecento francese, il "Vecchio regime" erano la monarchia assoluta, i nobili e il clero. Oggi qui da noi, in questo "etourdissant début de siècle ", il vecchio sembrano essere i soliti noti, visibili e privilegiati a vario titolo. Per carità, tra i firmatari ci sono tantissime ottime persone, di grande professionalità e specchiata virtù. Ma le modalità (e la fonte) della petizione sanno di stantio, già visto, "fané".

Non che Berlusconi rappresenti il nuovo che avanza, tutt'altro! Ma se lo si vuol combattere sarebbe più serio e civile farlo con le normali armi della politica, capi partito di grande personalità e comunicativa e con proposte politiche interessanti. O con qualcosa di veramente rivoluzionario come: tutte le "ladies and gentlemen" che hanno firmato l'appello e che hanno anche rapporti di lavoro (ricevendo il pagamento di vil denaro) con società (Mondadori, Mediaset, Medusa, ecc.) appartenenti al premier o alla sua famiglia, perché non interrompono detti rapporti, anche per dimostrare meglio la purezza dei loro intenti?

Toh, quando si fanno le cose "comme il faut": vedo ora che ha firmato persino il famosissimo (sic) Garton Ash! Vuoi vedere che prima o poi firmerà anche qualcuno che risiede nello chicchissimo quartiere democratico (sottolineo democratico) Forest Lawn di L.A, magari in diretta televisiva davanti alla mitica Giovanna Botteri del TG3 (quella che va in deliquio solo a sentir il nome di Obama)?

Natalie Paav - dalla posta di Dagospia

8 commenti:

Lele ha detto...

Ciao Enrico, a proposito delle firme ti segnalo questo articolo uscito ieri sul Giornale di Feltrusconi: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=380882

Anonimo ha detto...

condivido, le firme sono una menata. Anche le 10 domande per la verità, chi se ne frega di quando ha conosciuto Noemi o se frequenta altre minorenni? Affari suoi.

Le domande piuttosto le farei sul caso Mills, sul lodo alfano e su tutte le altre porcherie mai chiarite

Anonimo ha detto...

Questa lettera a Dagospia non la dovevi pubblicare. Fa vomitare. Cancellala e non pensiamoci più.

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...
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Enrico Maria Porro ha detto...

Caterina, capisco il tuo malcoltento per questa lettera, ma non possiamo sempre ignorare l'altra campana.

C'è già uno che lo fa e che sta al governo...

Anonimo ha detto...

Il Male non si nasconde nei contenuti di questa lettera (= io voto Berlusconi), ma nel suo stile bassissimo, putrido; neanche voglio descriverlo; mi contamina; lo stile che non troveremo nelle Lettere a Repubblica; quello stile che è sette spade nel cuore, per me. Ma dovrebbe essere così per ogni feticista di Repubblica! Altro che riempire silos e fienili di giornali vecchi! Ogni tanto Dagospia lo guardo: tranne la pagina delle lettere; ci sono cose che è meglio non vedere. Ma capisco la democrazia. Però, per riparazione, propongo la pubblicazione integrale del prossimo bi-paginone centrale di Pietro Citati sul sufismo neoplatonico e la via plotiniana al nulla. O almeno pubblicazione integrale di tutti i suoi punti e virgola.

Anonimo ha detto...
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