il tuo commento lascia intendere "ma come, insegna ed è coi scarso?" :)
Ho dato un'occhiata rapida al suo sito: trovo bellissimi i suoi lavori artistici, mentre è decisamente modesto come fotografo.
Ma comunque, non basta essere "artisti" per impaginare un giornale, che è un lavoro molto specialistico. Non so che esperienze abbia il Nostro al riguardo, ma l'impressione è appunto che vi sia stata una certa imrpovvisazione.
E' come quando chi traffica in famiglia con le foto, diventa automaticamente "fotografo" quando c'è da documentare, presi in contropiede, qualcosa di importante, chessò un matrimonio, con esisti spesso agghiaccianti.
non sono se sono del tutto ot, ma visto che si parla di grafica, segnalo una news succulenta scovata qua: http://www.primaonline.it/2009/09/23/74467/sole-24-ore-spa-riotta-sogna-il-formato-tabloid/ Dovrebbe essere allo studio la trasformazione de Il Sole 24 Ore in tabloid, soluzione a cui sta pensando Riotta per diminuire i costi e attrarre nuovi lettori. Ma toccherebbe fare i conti con il pubblico tradizionalista, i pubblicitari e i costi per cambiare le rotative (anche se alla fine altri grandi giornali hanno dovuto fronteggiare le stesse spese in nome della modernità). Credo che sarebbe una bella sfida mantenere l'autorevolezza con un formato più agevole. Voi che ne pensate?
io non capisco come si possano "attrarre nuovi lettori" cambiando il formato del giornale. Posso capire se è per tagliare i costi, ma che un lettore possa comprare il sole pepr il suo nuovo formato, suvvia...
Tutti si preoccupano di tagliare costi, cambiare i formati, ce ne fosse uno che si preoccupa dei contenuti... :)
Sono grafico giornalista dal 1983 e ho lavorato a Paese sera, Corriere dello sort, l'Espresso e l'Unità. Ho sempre cambiato per scelta e perché chiamato dalle altre testate, non sono fotografo, solo per diletto nei viaggi. Per quanto riguarda il progetto de Il fatto quotidiano, ci siamo trovati spiazzati da esigenze diverse dal progetto iniziale (praticamente inutilizzato in buona parte) Paolo Residori
4 commenti:
il tuo commento lascia intendere "ma come, insegna ed è coi scarso?" :)
Ho dato un'occhiata rapida al suo sito: trovo bellissimi i suoi lavori artistici, mentre è decisamente modesto come fotografo.
Ma comunque, non basta essere "artisti" per impaginare un giornale, che è un lavoro molto specialistico. Non so che esperienze abbia il Nostro al riguardo, ma l'impressione è appunto che vi sia stata una certa imrpovvisazione.
E' come quando chi traffica in famiglia con le foto, diventa automaticamente "fotografo" quando c'è da documentare, presi in contropiede, qualcosa di importante, chessò un matrimonio, con esisti spesso agghiaccianti.
Fotografi e impaginatori non ci si improvvisa :)
non sono se sono del tutto ot, ma visto che si parla di grafica, segnalo una news succulenta scovata qua: http://www.primaonline.it/2009/09/23/74467/sole-24-ore-spa-riotta-sogna-il-formato-tabloid/
Dovrebbe essere allo studio la trasformazione de Il Sole 24 Ore in tabloid, soluzione a cui sta pensando Riotta per diminuire i costi e attrarre nuovi lettori. Ma toccherebbe fare i conti con il pubblico tradizionalista, i pubblicitari e i costi per cambiare le rotative (anche se alla fine altri grandi giornali hanno dovuto fronteggiare le stesse spese in nome della modernità).
Credo che sarebbe una bella sfida mantenere l'autorevolezza con un formato più agevole.
Voi che ne pensate?
io non capisco come si possano "attrarre nuovi lettori" cambiando il formato del giornale. Posso capire se è per tagliare i costi, ma che un lettore possa comprare il sole pepr il suo nuovo formato, suvvia...
Tutti si preoccupano di tagliare costi, cambiare i formati, ce ne fosse uno che si preoccupa dei contenuti... :)
Sono grafico giornalista dal 1983 e ho lavorato a Paese sera, Corriere dello sort, l'Espresso e l'Unità. Ho sempre cambiato per scelta e perché chiamato dalle altre testate,
non sono fotografo, solo per diletto nei viaggi.
Per quanto riguarda il progetto de Il fatto quotidiano, ci siamo trovati spiazzati da esigenze diverse dal progetto iniziale (praticamente inutilizzato in buona parte)
Paolo Residori
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