Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Caro Pazzo, permettimi una considerazione: stavo pensando che una volta che noi (cioè quelli dai 40 anni in su) non leggeremo più i giornali, questi dovranno chiudere! Io NON HO mai visto (almeno da 15 anni a questa parte) un giovane entrare in edicola a comprare un quotidiano. Quando io avevo 18-25 anni invece ce n'erano tanti come me che li compravano, magari la domenica mattina li compravano per il loro papà e quindi comunque entravano in casa, adesso zero !! Fabio G.
7 commenti:
La considerazione è amara e triste, ma purtroppo vera. Anche le mie esperienze sono analoghe, eccezion fatta per i quotidiani sportivi. Ma non credo facessi riferimento a questi.
che in italia si legga poco, pochissimo, è un fatto. Ma non solo per colpa dei lettori, anche per colpa dei giornali.
E oggi si legge ancora meno perché c'è internet. Sarò un sognatore ma io vedo la riscossa dei giornali proprio nella rete. Chiaramente per quelli che sapranno cogliere l'evoluzione dei tempi e le opportunità di internet. Negli USA l'hanno capito: noi ci arriveremo, forse, coi soliti 10 anni di ritardo.
quoto aghost (come sempre del resto).
Fabio V. io ho 30 anni e il mio bel quotidiano l'ho sempre comprato e ovviamente era Repubblica, lo stesso per mio fratello classe '84 e mia sorella classe '81.
La differenza la fa l'educazione ricevuta, mio padre non faceva mai mancare un quotidiano in casa e appena raggiunta l'indipendenza ciascunop di noi figli ha replicato la consuetudine!
mi sento di contestare venneri :)
In casa mia non c'era un libro, o meglio si, c'erano i terrificanti "romanzi condensati" di Selezione, che erano considerati il massimo dell'acculturazione possibile in famiglia.
In casa non esistevano neppure le "librerie a metro", fatte dal falegname come diceva Saviane: 2 metri di letteratura italiana, uno di letteratura russa, 1,5 di letteratura francese e così via...
Mio padre ha letto Topolino fino a 40 anni e passa, la sua lettura preferita e più impegnativa era la settimana enigmistica.
Ho cominciato a comprare Repubblica (e cosa se no? :) di mia sponte, intorno ai 27 anni. Sono tardo lo so, ma con quei precedenti in famiglia direi che mi sono riscattato egregiamente :)
Come vedi ciascuno ha una propria storia. Certamente la famiglia aiuta, o perlomeno dovrebbe, ma è il clima complessivo che incide. Se si viene martellati dai grandi fratelli e da x factor 24 ore sue 24 dall'adolescenza all'età adulta, è difficile poi trovare una via d'uscita dal rincoglionimento collettivo...
@ Aghost
Non sono sicuro che sia completamente vero ciò che scrivi, come riconosco che non si possa generalizzare il mio caso.
Ma in casa mia non circolavano solo giornali e libri, ma si discuteva riguardo alle notizie lette o ascoltate al Tg, Tutti prendevamo delle posizioni, quasi sempre si creavano degli scheramenti in famiglia, ma il terreno era fertile perchè era basato sulla circolazione di opinioni basate sulla lettura di libri o giornali.
Se il clima è cambiato è solo colpa della T.V. o di chi la sera crede d'essere troppo stanco per discutere in famiglia di politica e società?
Non è più probabile che sia la T.V. ad essersi adattata alla sicietà che via via si andava formando?
Ed ora sembra che anche i giornali si stiano adattando a questo clima?
Pensaci, una volta T.V., giornali, scrittori, partiti politici, avevano lo scopo di educare i cittadini, dettavano la linea.
Ora, invece, prima la T.V. si è adattata( per motivi commerciali) ai gusti dei cittadini, poi la politica attraverso il populismo, poi gli editori con libri di scarso valore narrativo passati per bibbie, ora anche coi giornali che ritengono che più si alzano i toni più copie vendono.
Ma i media si adattano alla società, e ai cittadini piace essere compiaciuti, si fa meno fatica.
Zero discussioni, zero dibattiti, famiglie che preferiscono il riposo alla vivacità diaòettica e fuori tutto un mondo che s'adegua.
Scusate la lunghezza del commento.
ragazzi mi sono stampato tutto per leggerlo con calma. poi vi darò una risposta.
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