Rep. deve smetterla SUBITO di usare il volgare e offensivo maschile per le "trans" M2F, Male to Female! Va bene che fra qualche giorno nessuno più si occuperà di transwomen, né di Marrazzo, ma nel frattempo, per favore, Rep. metta fine a questa transfobia linguistica – e classista, poiché non mi ricordo che all'epoca chiamasse l'On. Luxuria definendola "il trans". Dio santo, sul Corriere di oggi sempre si trova il corretto femminile! Amico Geppo, fatti sentire anche tu!
Cara Caterina, sottoscrivo. È inutile fare battaglie sui diritti degli omosessuali se poi non si dedica alle categorie sessuali discriminate il minimo rispetto linguistico.
Un certo pregiudizio inconscio, che di tanto in tanto viene a galla anche tra gl'intellettuali progressisti, esiste. Ieri mattina, per esempio, la dolce (e sensuale) Concita De Gregorio dialogava su Radio Tre con un'ascoltatrice transessuale ed è incappata in una gaffe memorabile. Voleva sapere se "5.000 euro per una prestazione di una trans non siano troppi", provocando la reazione imbarazzata dell'interlocutrice. Il bello è che qualche minuto prima la trans aveva sottolineato che "non è giusto far passare l'idea che tutte le trans siano prostitute". La perdoniamo, perché Concita è Concita, ma che figuraccia!
Geppo, se non sbaglio tu sei contrario anche all'uso della parola "trans" in sé? In effetti, sarebbe meglio usare "persona transessuale" o "donna" o "uomo transessuale" (risolvendo così alla radice il problema del genere grammaticale). Tuttavia, non credo che l'uso di "trans" sia in sé offensivo, almeno per ora. Vladimir Luxuria, per esempio, nello stesso articolo, alterna "persone transessuali", "persone transgender" [la differenza tra i due concetti è però molto dibattuta], e "trans" (al femminile, ovviamente) (http://www.vladimirluxuria.it/?p=2185).
Quindi, non me la sentirei di redarguire la Concita solo perché ha detto "una trans".
Sempre che sia questo quello che tu contesti alla Concita. In effetti,rileggendo il tuo commento, mi sembra che tu veda nell'osservazione della Concita implicita l'idea che vi sia una correlazione necessaria tra "trans" e prostituzione. Io però non riesco a vedercela, questa idea nelle parole della Concita, come da te riportate.
Concita avrebbe anche potuto dire che 5.000 euro le sembravano troppi per la prestazione di "una donna" o di "un uomo". Direi che sono troppi comunque, a quanto si può capire.
Mi spiegheresti, per favore, in cosa consisterebbe la gaffe dell'amabile Concita, correttissimo guardiano della correttezza, amico Geppo?
Cara Caterina, forse sono stato solo io a percepire la gaffe: mi sembrava avesse chiesto all'ascoltatrice se 5.000 non sono troppi poiché pensava che potesse saperlo in quanto trans.
Ma mi faccio spesso viaggi mentali, quindi, come dico, potrei aver preso un granchio.
cate, prova a scrivere a gianni mura. se mi scrivi in privato ti fornisco il suo indirizzo di posta elettronica. qui non mi va di diffonderlo, per la privacy.
Geppo, ora ho capito perfettamente quello che intendevi: Concita dava per scontato che l'ascoltatrice fosse particolarmente esperta di prezzi giusto in quanto trans! Bisognerebbe riascoltare, ma sì, direi proprio che è stata una brutta gaffe! Grazie, Geppo, per il chiarimento.
Ragazzi, ve lo metto qui perchè non voglio far troppa pubblicità al sito di Lele Er Vignettaro mettendolo sul blog. Guardate cosa si sono inventati, De Andrè si starà rivoltando nella tomba.
Caro Enrico, avendo visto quello che ho visto, e che, ahimè, non avrei voluto vedere, posso dire che Lele er vignettaro è il peggiore di tutti; il peggiore e basta. Non scomoderò altri aggettivi. "La guerra di Piero" è la peggiore parodia di canzone che sia mai stata scritta. Non rispetta neppure la metrica. E il pezzo "satirico" ad essa adiacente, che pure mi ha profanato lo sguardo (pure perversamente attratto, in qualche modo, da quelle sconcezze, in una sorta di cupio dissolvi), il pezzo sulla Marcia di Roma – il peggior pezzo satirico di ogni tempo. Non guardatelo! E' come "Ring"! Se mettete i bambini a letto, ve ne cito solo una frase (è inutile citare il contesto, perché non ha alcun senso):
"Le celebrazioni prevedono che l'erede del Duce, il nostro amato Presidente della Repubblica Sociale Italiana posi una corona di fiori presso il sacrario dei martiri Fascisti…"
C'è solo una parola su cui vorrei vi soffermaste: "posi". "Posi" per Lele er vignettaro è il congiuntivo presente del verbo "porre": "che egli posi". "CHE EGLI POSI". Io dico che è il peggiore. Non guardiamolo più.
Questa è la storia..... di Pieromarrazzo, ma in fondo è solo, una storia del cazzo ! Era tranquillo, non lavorava..... in quella casa, di via Gradoli..... ma nella MERDA adesso dentro è... e chi lo sa... quanto ci restera... chi lo sa! E sentirai l'amino TRANS che pippa con te... ale ale...
16 commenti:
Rep. deve smetterla SUBITO di usare il volgare e offensivo maschile per le "trans" M2F, Male to Female! Va bene che fra qualche giorno nessuno più si occuperà di transwomen, né di Marrazzo, ma nel frattempo, per favore, Rep. metta fine a questa transfobia linguistica – e classista, poiché non mi ricordo che all'epoca chiamasse l'On. Luxuria definendola "il trans". Dio santo, sul Corriere di oggi sempre si trova il corretto femminile! Amico Geppo, fatti sentire anche tu!
Vedo ora con piacere che sull'articolo in Rep.it si usa il femminile. Speriamo bene per il giornale di domani.
Cara Caterina, sottoscrivo. È inutile fare battaglie sui diritti degli omosessuali se poi non si dedica alle categorie sessuali discriminate il minimo rispetto linguistico.
Un certo pregiudizio inconscio, che di tanto in tanto viene a galla anche tra gl'intellettuali progressisti, esiste. Ieri mattina, per esempio, la dolce (e sensuale) Concita De Gregorio dialogava su Radio Tre con un'ascoltatrice transessuale ed è incappata in una gaffe memorabile. Voleva sapere se "5.000 euro per una prestazione di una trans non siano troppi", provocando la reazione imbarazzata dell'interlocutrice. Il bello è che qualche minuto prima la trans aveva sottolineato che "non è giusto far passare l'idea che tutte le trans siano prostitute". La perdoniamo, perché Concita è Concita, ma che figuraccia!
E dopo lo slogan "perchè Sanremo è Sanremo", ecco "perchè Concita è Concita".
Geppo, se non sbaglio tu sei contrario anche all'uso della parola "trans" in sé? In effetti, sarebbe meglio usare "persona transessuale" o "donna" o "uomo transessuale" (risolvendo così alla radice il problema del genere grammaticale). Tuttavia, non credo che l'uso di "trans" sia in sé offensivo, almeno per ora. Vladimir Luxuria, per esempio, nello stesso articolo, alterna "persone transessuali", "persone transgender" [la differenza tra i due concetti è però molto dibattuta], e "trans" (al femminile, ovviamente) (http://www.vladimirluxuria.it/?p=2185).
Quindi, non me la sentirei di redarguire la Concita solo perché ha detto "una trans".
Sempre che sia questo quello che tu contesti alla Concita. In effetti,rileggendo il tuo commento, mi sembra che tu veda nell'osservazione della Concita implicita l'idea che vi sia una correlazione necessaria tra "trans" e prostituzione. Io però non riesco a vedercela, questa idea nelle parole della Concita, come da te riportate.
Concita avrebbe anche potuto dire che 5.000 euro le sembravano troppi per la prestazione di "una donna" o di "un uomo". Direi che sono troppi comunque, a quanto si può capire.
Mi spiegheresti, per favore, in cosa consisterebbe la gaffe dell'amabile Concita, correttissimo guardiano della correttezza, amico Geppo?
Ah, dimenticavo. Rep. continua imperterrita a usare il maschile. Proverò a scriver loro direttamente.
Cara Caterina, forse sono stato solo io a percepire la gaffe: mi sembrava avesse chiesto all'ascoltatrice se 5.000 non sono troppi poiché pensava che potesse saperlo in quanto trans.
Ma mi faccio spesso viaggi mentali, quindi, come dico, potrei aver preso un granchio.
Resta il fatto che Concita rimane una valida professionista, gaffe o no.
Una dolce professionista :)
cate, prova a scrivere a gianni mura. se mi scrivi in privato ti fornisco il suo indirizzo di posta elettronica. qui non mi va di diffonderlo, per la privacy.
Geppo, ora ho capito perfettamente quello che intendevi: Concita dava per scontato che l'ascoltatrice fosse particolarmente esperta di prezzi giusto in quanto trans! Bisognerebbe riascoltare, ma sì, direi proprio che è stata una brutta gaffe! Grazie, Geppo, per il chiarimento.
Ragazzi, ve lo metto qui perchè non voglio far troppa pubblicità al sito di Lele Er Vignettaro mettendolo sul blog. Guardate cosa si sono inventati, De Andrè si starà rivoltando nella tomba.
http://lelevignette.splinder.com/post/21581331/La+guerra+di+Piero
Caro Enrico, avendo visto quello che ho visto, e che, ahimè, non avrei voluto vedere, posso dire che Lele er vignettaro è il peggiore di tutti; il peggiore e basta. Non scomoderò altri aggettivi. "La guerra di Piero" è la peggiore parodia di canzone che sia mai stata scritta. Non rispetta neppure la metrica. E il pezzo "satirico" ad essa adiacente, che pure mi ha profanato lo sguardo (pure perversamente attratto, in qualche modo, da quelle sconcezze, in una sorta di cupio dissolvi), il pezzo sulla Marcia di Roma – il peggior pezzo satirico di ogni tempo. Non guardatelo! E' come "Ring"! Se mettete i bambini a letto, ve ne cito solo una frase (è inutile citare il contesto, perché non ha alcun senso):
"Le celebrazioni prevedono che l'erede del Duce, il nostro amato Presidente della Repubblica Sociale Italiana posi una corona di fiori presso il sacrario dei martiri Fascisti…"
C'è solo una parola su cui vorrei vi soffermaste: "posi". "Posi" per Lele er vignettaro è il congiuntivo presente del verbo "porre": "che egli posi". "CHE EGLI POSI".
Io dico che è il peggiore. Non guardiamolo più.
Sono d'accordo: non guardiamolo più. Che schifo.
.... e Silvio lo sa,
lo sa che Piero va con i trans.....
.....e Silvio lo sa,
ma non lo pubblica sul Giornale
....ale
.....alee...
Forte Luca Carboni, vero ?
ciao da Lele
preferite forse Celentano ?
Questa è la storia.....
di Pieromarrazzo,
ma in fondo è solo,
una storia del cazzo !
Era tranquillo,
non lavorava.....
in quella casa,
di via Gradoli.....
ma nella MERDA adesso dentro è...
e chi lo sa...
quanto ci restera...
chi lo sa!
E sentirai l'amino TRANS che
pippa con te...
ale ale...
ciao da Lele el disegnatur de Milan
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