Concordo in pieno. Sembra quasi una coazione a ripetere antichi comportamenti da quotidiano di informazione di qualità: c'è il tragico evento ad alto impatto umanitario? Ed io, grande quotidiano, mando l'inviato. Solo che in questo caso ci hanno pensato un po' troppo (complice anche la generale ritardata consapevolezza dell'immane costo di vite umane), con il risultato di mandare un inviato, sia pure di qualità, fuori tempo massimo rispetto all'attenzione della gente (è cinico, lo so, ma è così). Qui quello che conta è dare notizia, con il giusto risalto, dell'evento. Non garantire copertura in presa diretta con un inviato che, oltretutto, non conosce neanche la zona e quindi non potrà fare altro che rifarsi ai bollettini delle autorità locali e aggiungere un po' di descrizione della sofferente umanità. Come tu stesso aghost segnalavi in un post di qualche giorno fa, sempre sul tema, con internet e la tv oggi hai una copertura migliore. Possibile che non vi fosse un redattore esteri che, debitamente informato via internet/notiziari tv internazionali, non potesse redigere un onesto, quotidiano resoconto dei danni del terremoto in quell'area?
ma infatti. E' il vecchio "stare sulla notizia" in fondo. Poi è anche logico che agli italiani interessi più quello che sta vicino. Mandare un inviato adesso a Samoa, con l'alluvione in sicilia, è ridicolo.
20 morti qui da noi provocano prime pagine per giorni, 2000 morti in Bangladesh un trafiletto a pagina 28.
4 commenti:
che assurdità. E io pago. Con quello che è successo a Messina Samoa è gia caduta nel dimenticatoio
Concordo in pieno. Sembra quasi una coazione a ripetere antichi comportamenti da quotidiano di informazione di qualità: c'è il tragico evento ad alto impatto umanitario? Ed io, grande quotidiano, mando l'inviato. Solo che in questo caso ci hanno pensato un po' troppo (complice anche la generale ritardata consapevolezza dell'immane costo di vite umane), con il risultato di mandare un inviato, sia pure di qualità, fuori tempo massimo rispetto all'attenzione della gente (è cinico, lo so, ma è così). Qui quello che conta è dare notizia, con il giusto risalto, dell'evento. Non garantire copertura in presa diretta con un inviato che, oltretutto, non conosce neanche la zona e quindi non potrà fare altro che rifarsi ai bollettini delle autorità locali e aggiungere un po' di descrizione della sofferente umanità. Come tu stesso aghost segnalavi in un post di qualche giorno fa, sempre sul tema, con internet e la tv oggi hai una copertura migliore. Possibile che non vi fosse un redattore esteri che, debitamente informato via internet/notiziari tv internazionali, non potesse redigere un onesto, quotidiano resoconto dei danni del terremoto in quell'area?
ma infatti. E' il vecchio "stare sulla notizia" in fondo. Poi è anche logico che agli italiani interessi più quello che sta vicino. Mandare un inviato adesso a Samoa, con l'alluvione in sicilia, è ridicolo.
20 morti qui da noi provocano prime pagine per giorni, 2000 morti in Bangladesh un trafiletto a pagina 28.
Non so se è cinismo, ma mi pare comprensibile
ecco la prova:
"Piogge e inondazioni, 300 morti in India. Bilancio ancora parziale, almeno 2 milioni e mezzo di sfollati".
Accetto scommesse sul numero di pagina del trafiletto. E sono sicuro che non mandano nessuno :)
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