lunedì 19 ottobre 2009

Siamo un blog di minchioni.

Lo dice un tale Lele (che di professione fa il vignettista) sul suo blog.

Grazie Lele, oggi evidentemente è il giorno dei Troll. Ma, come dice il buon Fabio V., gli insulti sono un ulteriore riconoscimento per il blog.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Enrico, Minchione Supremo, varie volte ti sono parsa poco democratica. In realtà, a me non dispiace *quello* che il buon Lele dice; mi dispiace molto *come* lo dice. E non tanto per la maleducazione nell'insultare; quanto per la sua straziante macellazione della lingua italiana. Lele, dillo pure nel tuo blog che amiamo D'Alema e odiamo Berlusconi, ricama pure su questo concetto, ma, ti prego, fallo in italiano. E scrivi "D'Alema", non "Dalema"! Personalmente, partecipo a questo blog non perché ci sono solo persone che amano D'Alema (ce ne saranno), ma perché qui non c'è NESSUNO che scriverebbe "Dellutri è un mafioso".
Quanto agli insulti, io comunistella? A me comunistella? A Lele... Io non so' communista cossì... So' communista cossì!!!!

fabio venneri ha detto...

Meravigliosa Caterina!!!

fabio venneri ha detto...

Su questo blog c'è posto per tutti anche per i minchioni, ma non per i Minchiolini!!!

Enrico Maria Porro ha detto...

Caterina for President.

Anonimo ha detto...

Grazie, grazie; ribattezziamo questo blog "Pazzi per Repubblica, e un supporto per l'autostima" – ragazzi, siamo i migliori. Ma vi chiedo: ho come l'impressione che questi tizi siano fissati con D'Alema. Due "troll" (non sarebbero tecnicamente dei troll, dice, ma tanto per intenderci), e due D'Alema-ossessionati. Forse perché è stato il primo Presidente del Consiglio post-comunista (ho sentito un cittadino italiano sessantacinquenne, di professione avvocato, patrocinante in Cassazione, dire che con ciò si compiva, deliberatamente!, il disegno politico delle Brigate Rosse; ciò era argomentato con un discorso fluviale che neanche Fruttero)? Oppure perché è così maledettamente INTELLIGENTE, che loro non è che lo capiscano, ma lo sentono, come un brivido sotto pelle, che quest'uomo, niente – lasciamo perdere. Insomma, lo odiano come l'homo sapiens, dopo migliaia di anni nella savana, ha innato l'imperativo di odiare i serpenti, che se vede a terra un ramo storto subito ne rifugge, e *dopo* verifica se era un ramo o un serpe? E questo a parte l'abnorme serie di errori che D'Alema abbia fatto, li so, li riconosco (in realtà, non so niente) – ma intanto è lui che odiano, non odiano Bersani o Franceschini – e Prodi, certo, odiano anche Prodi.

Enrico Maria Porro ha detto...

Caterina (for President), secondo me loro hanno paura di baffino perchè incarna fisicamente e somaticamente l'incubo di stalin.

che pauraaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Anonimo ha detto...

A proposito di cultura, voglio essere sciocca, e tralascio il consiglio del Supremo Enrico, l'Irraggiungibile Gentiluomo di tempi mai sorti, di andarmi a leggere la recensione del certo bellissimo "I quindici passi". Invece, cosa faccio? Sono andata a guardarmi le vignette con cui campa l'agra vita del mortale il buon Lele. Ebbene, sapete che vi dico? Il Lele non saprà cosa sia la buona educazione, non saprà l'italiano, non saprà articolare fonemi in un dialetto qual che sia – ma santa la miseria, come diciamo noi dell'Istrice, con le vignette ci sa proprio fare. Esse sono sapide, colte, fanno ridere gli animi grandi. Che dire? Giannelli + Ellekappa + Altan; certo, non saremo d'accordo sul messaggio finale, ma per il resto…

No, giuro, avrei voluto poterlo dire. Ma no: fanno schifo. Fanno cagare.

Ve lo chiedo per favore, abitanti dei blog del PdL: prendete esempio da Renzo Bossi. Lo so, non è del PdL, è della Lega; ma sempre con voi sta. La maturità: l'hanno bocciato una volta, ed era il figlio del Ministro, del Senatur; e chi se ne frega, lui si rimette a studiare. Bocciato per la seconda volta: e qui, di solito, be', è la fine dei sogni di gloria. Ma lui no: bocciato due volte alla maturità, nonostante fosse il figlio di uno degli uomini più potenti d'Italia (e forse con la sotterranea raccomandazione di Pietro Citati, noto amico del Senatur) – bocciato due volte, si ripresenta una terza volta, e ce la fa! Ce la fa! Questo è lo spirito del Barbarossa, o di Alberto da Giussano che dir si voglia! Così fa Rutger Hauer (lo so, è il cattivo Barbarossa, ma santa miseria, non fate i difficili, che tanto il pubblico leghista non ci ha capito niente, e va a finire che li confondiamo). Insomma, ci prova e ci riprova, e ci riprova, e alla fine, quella maturità se la prende, il Renzo Bossi, suppongo con voce roca e smargiassa. Conclusione: Lele: se ce l'ha fatta il Renzo Bossi, puoi farcela tu, possiamo farcela noi, possiamo farcela tutti: impegno, focus, resilienza. E alla fine, vedrai, il diploma arriva, e col diploma, il maggior rispetto intorno a te, Lele, e intorno alle tue vignette.

L'ultima della pagina, per esempio, se è tua (e chiedo perdono se invece non sto riconoscendo una classico tra i classici: non è il mio campo), che non pare avere alcun senso compiuto, penso sia un assaggio di un graphic novel in salsa medievale, che vedrai che quelli di Mondadori-Strade Blu saranno pronti ad accettarti in un baleno. Il tratto grafico sembra molto vicino alle illustrazioni originali del primo Pinocchio, e credo sia proprio questa l'audacia di cui i vostri amici di Mondadori sono in cerca. Sennò, c'è sempre Einaudi Stile Libero, meglio se Big. Ti dirò la verità. E' "Illusione comunista", colla raffinata intertestualità col mitico Jacovitti (il lettore del TG con le braccia fuori), ad avermi convinto delle tue potenzialità. Ebbene sì, un po' le mani in pasta ce l'ho – che ti credi, so' tutti comunisti lì – e se mostro questa "Illusione comunista", o anche "Voglio il travaglio" (mi ha fatto schiantare dal ridere), o ancor meglio "Stampa controcorrente" – neanche il mitico Forattone riesce più a sfoderare capolavori del genere (ogni volta che ci penso, mi piego in due dal ridere) – ebbene, un bell'instant-book non te lo leva nessuno. Del resto, da qualche parte, ho letto che fai il vignettista "di professione". Cazzo, devi passartela bene. Ma perché accontentarsi?

Va bene, va bene, scusatemi, ci sono cascata di nuovo. Però è lui che ha iniziato a darci dei minchioni, e poi ho l'influenza. Le vignette di Lele fanno cagare, e finiamola qui.

Barbapapà ha detto...

Somma Caterina, io avrei applicato il dantesco, anzi virgiliano "non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
Dirò di più, non avrei neanche ospitato in queste pagine questo tipo e i suoi insulti. Ma in questo confesso di ammirare la democraticità del Feticista Supremo (anche se quel Minchione Supremo è esilarante!) così mentalmente aperto da dare spazio a tutte le opinioni, anche a quelle berciate da minus habens.
Cionondimeno, occorre ringraziare questo figuro perchè ci ha dato la possibilità di leggere le tue sempre argute e colte osservazioni per ben tre volte! (il che significa, per contro, che l'influenza ha preso il sopravvento sulla tua parte razionale...).
Certo, Rutger Hauer da Blade Runner, The Hitcher o La leggenda del Santo Bevitore a Barbarossa... Sic transit gloria mundi!

Anonimo ha detto...

Scusate il delirio. Anche la Santa Caterina aveva di questi momenti mistici, anche se diceva meno parolacce.

Enrico Maria Porro ha detto...

Cari feticisti, gli insulti di Lele "er vignettaro" ci hanno portato circa 300 visite aggratis! E per noi è grasso che cola!

E' un po' come quando Toscani fa le reclame provocatorie con l'unico obiettivo che se ne parli...

Barbapapà ha detto...

Una domanda, Feticista Supremo: ma le statistiche relative alle visite sul sito fanno riferimento ai visitatori unici, suppongo. O no? E quando affermi che questi troll, o come diavolo si chiamano nel gergo bloggettaro, hanno portato 300 viste in più, intendi rispetto alle visite giornalienre medie?
Scusa, ma i dati statistici mi incuriosiscono sempre. Così come la prima informazione che vado a cercare sul giornale la mattina è la tiratura del giorno precedente (che di questi tempi, "pulizie" a parte, non è esaltante), parimenti su questo blog vado a curiosare, come prima cosa, sulle visite del giorno prima.
Una forma di feticismo sui generis...

Anonimo ha detto...

Caro Supremo, mi associo alle domande del Barbasapiente, aggiungendo però che non le capisco neppure bene. Dove o come si leggono i visitatori del giorno prima? E perché 300 visite sarebbero "grasso che cola"? Ma ok, immagino per la gloria del nostro blog. Ma cos'è quello "ShinyShot"? (Cercato; non capito.) Facci un bello spiegone; almeno per riguardo a me, usa parole semplici.

Enrico Maria Porro ha detto...

Rispondo a Barbapapà:
le statistiche che vedi (vedete) a destra del blog si riferiscono ai visitatori unici giornalieri. in sostanza se tu ti colleghi dieci volte al giorno al blog PPR vieni segnalato come un visitatore, non come dieci. i 300 visitatori in più del troll del lele er vignettaro sono nuovi utenti he non si erano mai collegati al blog.

fai bene a spulciare quotidianamente le statistiche, le ho messe lì apposta a disposizione di tutti i feticisti. per uare una crasi potremmo chiamarle Feticistiche...

rispondo a Caterina (for President):
il loghino Shinystat che trovi a destra del blog ti permette, cliccandolo di accedere alle statistiche del blog dove tutti possono feticisticamente curiosare e scoprire quanti visitatori accedono quotidianamentre al sito, con quali parole chiave ci arrivano e da quali altri siti (o blog) provengono. le 300 nuove visite generate dai troll di ieri sono grasso che cola perchè di solito abbiamo tra le 400 e le 500 visite al giorno e quindi ben vengano 300 nuove visite. anche se poi di questi 300 magari ne ritornano solo 10...