Da un'idea di Caterina, parte oggi una nuova rubrica di PPR (o meglio PPR2Cult visti i tempi) dedicata all'inviato americano di Repubblica Angelo Aquaro che in questi ultimi mesi abbiamo imparato a conoscere, nel bene e nel male, e che è diventato un argomento di cult (R2Cult?) del nostro blog.
La rubrica si chiama "Aquaro's Lessico e Nuvole" ed è per solutori più che abili (e molto sfaccendati).
Oggi prendiamo in esame il reportage di AA sul marine stragista di Fort Hood (pag. 14 di Repubblica di ieri). Un viaggio psichedelico da cui si esce confusi e, sì, felici (ormai siamo dipendenti).
Iniziamo:
1. "Il personaggio misterioso": chi è "Hilary Shine"? (5a riga del 2° paragrafo):
"Ci sono solo fantasmi qui intorno. Sono i fantasmi dei 23 morti del massacro di Killeen, il paese della base. Come fa a dimenticarla Hilary Shine? George Hennard che sfonda con il suo camioncino la caffetteria di Luby e apre il fuoco all'impazzata, 1991."
L'enigma. Non vi è nulla nel contesto che getti la minima luce né su chi sia questa (o meno prob. "questo") Hilary Shine, né su che cosa Hilary non riesca a dimenticare.
Soluzione (google: "Hilary Shine" +Killeen): Hilary Shine è la "Director of Public Information" di Killeen (Wikipedia s.v. Killeen, Texas, e altrove). Si può dunque ipotizzare che AA abbia parlato con lei, anche se di tale colloquio non vi è traccia nel testo.
"Non può dimenticarlA", allora, è "il massacro" della frase precedente (e non "la base", come vorrebbe la sintassi, ma impedisce il buon senso), inteso, secondo la bilogica dell'inconscio (quoto Matte Blanco), come femminile, per es. "la strage".
O sbaglio?
2. "Trova l'errore": sempre nella stessa pericope sopra citata.
Soluzione: dire che George Hennard "sfonda con il suo camioncino la caffetteria di Luby" è errato: non esiste "la caffetteria di Luby": sarebbe come dire "il fast-food di McDonald": "Luby" non è il simpatico gestore del bar del centro, che magari AA ha conosciuto di persona; "Luby's" è una catena di tavole calde (e non di "caffetterie", per giunta: lubys.com).
Per l'uso corretto, cf. p.es. Wikipedia cit.: "…Hennard drove his 1987 Ford Ranger pickup truck through the front window of a Luby's Cafeteria…", la vetrina di una Lubys' Cafeteria.
Caterina
5 commenti:
Se si parla di Aquaro, non posso tirarmi indietro. Eppoi, l'ammirevole sforzo esegetico di Caterina merita un po' di supporto.
Aquaro ha evidenti limiti di scrittura e di capacità di dare le notizie.
I suoi pezzi più “pensati” partono sempre con un fastidioso tocco narrativo/cinematografico, imitativo del celebre stile zucconiano (“La danza dei fantasmi comincia all’ingresso principale”), e si chiudono invariabilmente con una nota analoga o ad effetto (“Piange il soldato Valdez, e si allontana”). Di suo, in questa occasione, aggiunge una coraggiosissima ed inedita stoccata finale a Bush, cui rimprovera di aver mandato i ragazzi partiti da Forthood a combattere due guerre.
Tra questi due estremi c'è il vuoto di notizie e la confusione narrativa, il vero e originale trademark aquariano, brillantemente analizzati da Caterina.
Aggiungo solo una considerazione.
C’erano tre articoli a coprire il tragico evento.
Zucconi, da par suo, ha descritto bene (e anche se non è tutto vero, è credibile) il suicida e quella sua doppia anima che potrebbe essere effettivamente un aspetto comune a molti immigrati devoti all’Islam e agli Usa.
Francesca Caferri ha raccontato esaustivamente il male oscuro dei Marines.
Con questi due pezzi il giornale aveva assolto bene il suo dovere di approfondimento della notizia. C’era bisogno del pezzo di colore di Aquaro? No. C’era bisogno di mandare un inviato, e sostenere i relativi costi, a Fort Hood? No. C'era la cinica consapevolezza che certi eventi lontani hanno poca presa sugli italiani (ne abbiamo parlato altre volte) e quindi non vale la pena spenderci soldi? No.
Era sufficiente chiedere a Zampaglione di prendersi un po’ di news on-line dai media americani, che quanto a copertura in loco non possono avere rivali, e completare puntualmente il quadro informativo sintetizzando la cronaca.
No. Così è troppo facile. Così sa di quotidiano di provincia e di free-press. Così si perde il grande valore aggiunto del giornalismo narrativo e si toglie ad Aquaro la soddisfazione di citare Apocalypse Now.
Chissà da quanto tempo stava aspettando l’occasione per riportare la celebre frase di Robert Duvall. Strano poi che un rockettaro come lui non ne abbia approfittato per citare anche i Doors e la loro The End.
Sarà per la prossima volta...
senza contare che le sparatorie USA sono ormai così frequenti da essere noiose di per sè. Mandarci un inviato poi, assurdo (e io pago)
Grazie al sommo Barba, per avere inquadrato il caso Aquaro nel contesto generale di Rep. come solo lui sa fare. La conferma alle domande retoriche del Barba sulla necessità "economica" dell'invio di AA sta (p.es.) nel Corr. di ieri, che sobriamente diceva tutto il necessario con un solo pezzo di Guido Olimpio da Washington; da NY Massimo Gaggi parlava di un film attinente all'argomento (e che non vedrà mai nessuno, "Amreeka"); e da Roma si faceva da megafono all'allarmismo di Maroni sulle cellule islamiche di Al Qaeda. Beh, tutto sommato, meglio Rep., comunque più divertente, anche se infinitamente più casinara.
Per quanto riguarda la rubrica "Aquaro's Lessico e Nuvole", poiché anche alla mia fannulloneria c'è un limite (non è vero), proporrò solo due giochi, riservati ai più piccini (prerequisiti: saper distinguere le lettere maiuscole dalle minuscole; insospettirsi davanti a ogni nome americano che non sia "Barack Obama"):
1. "Conta i nomi e cognomi inutili di tizi irrilevanti nel pezzo di AA".
Soluzione: ??? sono almeno 15.
2. "Scopri a) quanti cappellani militari sono citati nel pezzo e b) qual è l'esatta relazione che sussiste tra di loro"
Soluzione: a) 3; b) beh, il primo, Douglas Carver, è il capo dei capi, tipo Totò Riina, "ogni sua parola è un ordine"; gli altri due (M. Lembke e F. Jackson), a parte il fatto che obbediscono ciecamente a Carver, "perinde ac cadaver", non si sa; ML è il cappellano della Terza Divisione, quale che sia il motivo per cui la Terza Divisione abbia più importanza delle altre divisioni (ma di cosa?).
Sognando California, naturalmente.
Noto con piacere che ora AA dice "Luby's Cafeteria".
"Il refuso del giorno": in inglese: "Resiliance Campus" per "Resilience Campus", terzult. par.
In italiano: "di tute le guerre", 2° par. Errore banale; peccato per l'occasione persa ("tute le guere").
Che Repubblica sia più divertente del paludato Corsera nulla quaestio, Divina Caterina. Che però si debba gestire, a volte, un giornale come fosse un club di amici, questo non si può accettare. Dall'Aquaro inviato allo sbaraglio (copyright Geppo) ai tre giornalisti al seguito della nazionale, vi sono tanti esempi di discutibile uso delle risorse (in diminuzione) di cui è dotata Repubblica e che potrebbero essere meglio utilizzate per raccontare il nostro paese.
Il tempo delle vacche grasse è ormai un lontano ricordo, quindi bisogna saper fare un uso accorto delle risorse del giornale. Prima che intervenga l'editore con le forbici...
Purtroppo non ho superato i due test. Ma non sono preoccupato, Aquaro ci darà in tempi brevi altre occasioni e tu saprai sapientemente presentarcele in questa straordinaria rubrica. Peccato solo che il soggiorno a Fort Hood sia finito (in un "bagliore di candele", naturalmente) e che la riforma sanitaria incomba implacabile a togliere ogni chance di vacue citazioni sessantottine. Ah, meno male che a occuparsi di queste barbose vicende c'è Rampini!
Ciao a tutti. Chiedo venia per la latitanza. Di solito la domenica la dedico alla famiglia, in più qui a casa siamo alle prese con l'influenzA...
Comunque vi ho seguiti e vi faccio i complimenti per come state rendendo questo blog sempre più acuto e intelligente.
e.
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