domenica 22 novembre 2009
Grazie ad Aquaro, Sarah Palin diventa "rossa", diventa un "rossetto", va al Moulin Rouge e gioca a rouge et noir.
Ieri, nel deliro di R2Cult, per ritemprarsi una cerca disperatamente Aquaro – dare un rubrica FISSA ad Aquaro, è questo l'unico merito di R2Cult –, la trova; ecco il titolo; parla del libro della Palin; non c'è bisogno di iniziare a leggere, basta uno sguardo, ed eccolo: "Going Rouge," non "Rogue," "Rouge"! Una, due, tre volte! Il titolo stesso del libro che è oggetto dell'articolo è scritto sbagliato, sempre! La Palin diventa "rossa", diventa un "rossetto", va al Moulin Rouge, gioca a rouge et noir – va assaporato ad alta voce, |goʊɪŋ ruʒ| – fantastico. Vorrei essere Letterman per commentare adeguatamente; ma non lo sono; e mi limito ad assaporare il suono pieno e corposo di "Going Rouge," |goʊɪŋ ruʒ|…
Caterina
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4 commenti:
Ma quanto è sciatto? Quanto è impreciso?
Le puntuali e preziose analisi di Caterina delle imbarazzanti imprecisioni aquariane non devono distrarci dal problema principale. Angelo Aquaro rappresenta un costo vivo per Repubblica cui non corrisponde alcun valore aggiunto dalla sua produzione.
Il giornalismo di Aquaro è privo di spessore, di qualità e di accuratezza. Non è affatto in grado di portare alla nostra attenzione informazioni utili a capire cosa si muove nella società americana, come invece riusciva a fare Calabresi.
Aquaro affastella bulimicamente articoli (anche tre in un giorno) oscillando tra il resoconto diligente (che a volte stupisce noi blogger, come se fosse insolito attendersi un articolo preciso da un corrispondente!) ed il pezzo creativo zucconi-style. Talmente frequenti queste oscillazioni da avvalorare ormai l'ipotesi affascinante della Somma Caterina che in lui convivano due personalità distinte, Aquakill e Aquahyde.
Repubblica schiera negli Usa un plotone impressionante - Rampini a coprire politica ed economia, Zucconi di complemento, Zampaglione per cronaca ed economia (e taccio di Monda per la cultura e Bizio per il cinema) - che a me pare ampiamente sufficiente per fornire un quadro completo di cosa succede negli States.
A cosa serve allora Aquaro? A cosa serve spendere soldi per corrispondenze inutili, rubacchiate senza discernimento dai media locali e reperibili senza difficoltà (e senza errori) su internet? Solo a darsi un tono da grande giornale europeo che "deve" coprire gli Usa col massimo numero di risorse possibili.
Per contro osservo da tempo un'afasia del giornale nel raccontare dal basso la crisi economica del nostro Paese e l'impatto su piccola e media industria, artigianato, libere professioni. Il Corriere della Sera lo sta facendo con efficacia da qualche tempo con Dario Di Vico. Repubblica invece si limita ad osservare dall'alto, con i suoi brillanti commentatori, la realtà italiana senza voler combinare queste efficaci e condivisibili analisi con un racconto della quotidianità della crisi. Salvo, ogni tanto, pubblicare un articolo o perchè imposto dalla cronaca o a titolo dimostrativo.
Si rimandi Aquaro in Italia e con i soldi risparmiati si istituisca la figura di "corrispondente dal Nord" mandando un paio di giornalisti giovani a scandagliare il Nord per raccontare bene la crisi di un ceto sociale che, è bene ricordarlo, vota in massa a destra.
Oggi, due giorni dopo, Aquaro scrive di nuovo "Going Rouge." Non più cosa dire.
Ma vi rendete conto? "Going Rouge".
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