sabato 7 novembre 2009
Per la tivù si può fare di più.
Iniziamo subito con una domanda secca: dov'era ieri, venerdì, la pagina delle recensioni dei film? Era o non era venerdì?
E più in generale, aprendo e riaprendo nuove o vecchie ferite:
1) Come mai una feticista anche della Domenica del Sole 24 Ore (ve ne sono altri, in questo blog? Potremmo formare una mini-setta…), cioè di un inserto di recensioni, non legge mai l'"Almanacco dei Libri", o come si chiama, del sabato? Sono solo io, o c'è qualcosa che non va, a cominciare dalla grafica, e dalla rarità di collaboratori esterni, e dalla selezione dei libri recensiti, insomma da tutto?
2) Ritorno su una questione già sfiorata poco tempo fa, poiché un evento recente ne ha dimostrato la drammatica attualità: come mai Repubblica non ha una vera e propria rubrica di critica televisiva degna di questo nome, e ha invece il piccolo box "Canal Grande", e neanche tutti i giorni? Il tragico evento recente è l'orripilante "Pinocchio" di Rai1. Tutti ne avrete sentito parlare, alcuni avranno avuto la sventura di vederne l'inizio (come me), o qualche brano. Ebbene, in questo casi, quando uno ha visto in faccia l'orrore, esige che il giorno dopo, sul suo giornale prediletto, ci sia chi fa giustizia: chi dia un nome al disagio, chi spieghi la sofferenza, e soprattutto chi riscatti il dolore emanando la dura sentenza e al contempo eseguendola, giudice e carnefice al tempo stesso. Ma NULLA di tutto ciò troviamo nel "Canal Grande" di Antonio Dipollina (martedì 3 novembre, p. 65). In passato, alla sottoscritta è capitato di criticare lo stile di Dipollina; ma qui si tratta non solo di stile, ma anche di contenuto. La prima colonnina non dice nulla sulla fiction; dice 1) che è utile a "misurare la distanza col passato" (Comencini, 1972), ma non dice neppure se nel bene o nel male; 2) considera le difficoltà incontrate dagli autori nel ridurre "Pinocchio" in due sole puntate. Seconda colonnina: si passa al giudizio critico: 1) gli autori "hanno scelto soluzioni discutibili finché si vuole [eccolo lo stile blog: noi possiamo farlo, tu no, Dip.] ma non dannose"; e cioè? 2) Bob Hoskins, "uno di cui si guarderebbero anche i filmini delle vacanze [e rieccolo; e poi: ma sei pazzo? BH: attore americano in totale decadenza] ma decisamente circoscritto [sic] nelle circostanze": eh? cosa significa? 3) "la Littizzetto-Grillo che fa simpatia": unanimemente stroncata da "Lotta comunista" a "Entomology Today": e qui sorge il dubbio: lo ha visto davvero, il film? 4) "il bimbo inglese protagonista che attrae chi di dovere": cioè chi? 5) "la storia nella storia del Collodi-Gassman jr.", come il resto, "non dannosa."
Dopo di che, quanto a critica televisiva, non serve a nulla il commento di Edmondo Berselli del 4 novembre, in prima pagina "Perché Pinocchio batte il Grande Fratello", serie di banalità assortite che non dicono nulla sul film; explicit del tutto condivisibile, ma un po' scarno quando ad analisi critica: "… scegliere 'Pinocchio', anche se come film fa pietà". (p. 63, paginata di Leandro Palestini ad esaltazione del trionfo del Pinocchio di Sironi.)
Leggere il "Secolo XIX" di ieri per trovare una vera analisi del "Pinocchio", Roberto Fedi, p. 21, ed è per questo peraltro che la faccenda, già dimenticata, mi è tornata alla mente.
Per me Dipollina va anche bene; le sue "Schermaglie" fanno sorridere; è ovvio che è bravo e simpatico. E' "Canal Grande" che non basta. Ci vuole una rubrica quotidiana (e "Canal Grande" non lo è) di critica televisiva ben fatta, scritta in linguaggio giornalistico preciso, e non troppo ridondante di ammiccamenti e furberie giovaniloidi.
3) Ancora TV: la pagina dei "Programmi" è inadeguata. 1) La sistemazione grafica è inspiegabilmente arretrata rispetto a Corriere e altri. 2) Le indicazioni su Film del giorno e Programmi capricciosamente selettive: per es., perché non posso sapere di cosa parla stasera Lucarelli? Chi ha Sky sa benissimo chi c'è da Letterman: perché ripeterglielo? Chi c'è invece dalla Dandini? qualcuno? nessuno?
Caterina
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2 commenti:
appoggio, ovviamente, la richiesta di una rubrica seria di critica televisiva (io l'avevo detto :).
Di Pinocchio-Littizzetto non so nulla, perché me ne impipo. Piuttosto, mi perdonerete la divagazione: non so se il feticismo cartaceo possa esondare verso quello televisivo, nella fattispecie quello di "Repubblica Tv". Dico subito che a me piace molto, Giannini se la cava bene e anche il giovine Buffoni è simpatico, bravo e spigliato. Belle le" chat" in diretta, quasi sempre interessanti i dibattiti in studio.
Tra l'altro ho scoperto piacevolmente che "Repubblica tv" è trasmessa anche sul digitale terrestre (da me però il segnale va e viene). La programmazione in diretta è purtroppo ridotta, dalle 11 alle 12.30 (mi pare, un orario un po' bislacco perché la gente a quell'ora di solito lavora o è fuori casa) poi giù repliche come se piovesse.
Comunque Repubblica, almeno in questo, si dimostra decisamente all'avanguardia sulla concorrenza. La strada è quella giusta, specie con la webv che consente una interattività seria e dove i contenuti restano poi a disposizione on line.
si sono d'accordo sull'inadeguatezza di dipollina, meno che sia bravo e simpatico, ma siamo sicuri del nome della sua rubrica? Non assomiglia di più a come direbbe lui: "tipo Fuori Onda?" é che siamo feticisti mica per altro.
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