venerdì 20 novembre 2009

A Repù! E ddormi tranquilla!



Questa è la campagna di lancio del Clandestino.

Eugenio ed Ezio, dormite tranquilli.

3 commenti:

aghost ha detto...

Non mi convince quest'idea del marketing di presentarsi in modo neutro, "senza divisa". Credo invece che il lettore cerchi un senso di appartenenza al "suo" giornale, come per "Il Fatto", Repubblica o il Giornale.

Anche il titolo mi pare contraddica le intenzioni, perlomeno quelle dichiarate: il "clandestino" infatti di solito è uno che si nasconde perché fa o dice qualcosa che è ritenuto disdicevole, quindi tutt'altro che neutro.

Vi ricordate l'Indipendente? Nacque con l'idea di farne un salotto da tè all'inglese, ma il flop di vendite convise l'editore a chiamare Feltri, che lo trasformò rapidamente in osteria :)

La neutralità in italia non paga, anche perché bisognerebbe avere dei giornalisti molto autorevoli in questo senso, che invece, mi pare, non abbiamo.

golaprofonda ha detto...

ma quale neutralità. non esistono giornalisti "neutrali", cioè distanti dai partiti in Italia. lo stesso Parenzo era organicissimo ai DS in gioventù, e il suo curriculum lo testimonia.

Enrico Maria Porro ha detto...

Aghost: certo che me lo ricordo l'Indipendente di Ricvardo Franco Levi (che fine ha fatto?) dove poi arrivo quel macellaio di Feltri. Conservo ancora gelosamente i primi dieci numeri.

Per Gola Porfonda: benvenuto/a sul blog. Continua a seguirci e mandaci i tuoi contributi: li pubblicheremo.