mercoledì 16 dicembre 2009
L'Oracolo Romano.
Caro Feticista Supremo,
qualche tempo fa in un memorabile post a tutto campo sul nostro giornale, ci soffermammo sulla rubrica delle lettere. Convenimmo sulla superiorità di quella di Repubblica, curata da Augias (a parte l’esilarante critica di aghost che accusò il nostro di “battere la fiacca”), rispetto a quella del Corsera, illuminata dall’ autorevole pensiero ottocentesco del Prof. Ambasciator Romano.
Caterina scrisse all’epoca: “(...) ogni volta che vi viene a noia Augias, prendete il Corriere, cercate la rubrica di Sergio Romano – che è solito discutere coi suoi lettori di argomenti di stringente attualità come le vere responsabilità della sconfitta di Lissa (come disse una volta Michele Serra) – , e vedrete come tornate di corsa all'ovile”.
Bene, stamane sfogliando distrattamente (causa levataccia) il Corsera mi sono imbattuto nella polverosa rubrica di Romano e sono rimasto colpito dal titolo: “Perché viene dato a Oslo il Nobel della Pace”.
Sì, avete capito bene. Nel 2009, nell’era internet, ci sono lettori del Corriere della Sera che, per colmare una lacuna o soddisfare una curiosità, sentono l’esigenza di rivolgersi alla Fonte del Sapere di Sergio Romano perché dia loro lumi. E l’Oracolo dallo sguardo pensoso ha convenuto con il lettore che quello odierno fosse un argomento di interesse generale e, generosamente, non ha lesinato il Suo aiuto.
Io, più modestamente, sono andato sul web e, via Google, ho trovato agevolmente due siti, quello ufficiale e quello dell’Ambasciata della Norvegia in Italia, che spiegano chiaramente le ragioni della scelta. Meglio, le ipotesi che sono state avanzate in merito (per Romano, infatti, la scelta “era perfettamente comprensibile”).
Oggi Augias, nella rubrica delle lettere, si occupa del Ponte di Messina mentre ieri si era soffermato sull’atteggiamento del Vaticano rispetto ai preti pedofili.
Non c’è altro da dire, credo. Salvo porsi la solita domanda: qual è l’ età media dei lettori della rubrica di Romano?
Barbapapà
Appendice. Questa sera sono stato ad una cena di lavoro. Al mio tavolo, sorta di enclave comunista (eravamo tutti elettori del PD...), si arriva, passando per la politica, a parlare di giornali. Racconto l'episodio della rubrica odierna di Romano. Ilarità generale. Cui seguono richieste di approfondimento sul perché il premio Nobel della pace è assegnato ad Oslo. Ed una collega era perfino a conoscenza del motivo per cui Nobel non volle assegnare un riconoscimento per la matematica!
Che abbia ragione l'Oracolo?! Barbapapà
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8 commenti:
Grande Barbapapà!
Io credo che l'età media dei lettori di Romano sia cosí avanzata da non essergliene rimasto nessuno.
E quindi le lettere se le scrive da solo e avere così una scusa per farsi un giretto nella perigliosa rete.
Ciao
E' noto a tutti: uno degli interrogativi più stringenti degli italiani oggigiorno è sapere perché il Nobel viene dato a Oslo. Non appena l’italiano medio si sveglia, mentre fa colazione, si fa la barba o si lava i denti, se lo domanda. Perfino sotto la doccia, il fastidioso rovello lo attanaglia senza tregua. Perché proprio Oslo? Incontra i colleghi d’ufficio in metropolitana, o sul treno, e li interroga angosciosamente: saputo niente? Macché, gli rispondono quelli, allargando sconsolatamente le braccia. Non si sa, è un mistero. Appena qualcuno sa qualcosa, avvisi gli altri, mi raccomando. Tutti annuiscono: figuriamoci, tra colleghi...
Insomma le ore e le giornate trascorrono con questo dubbio molesto nella mente: perché il Nobel viene dato a Oslo? Per fortuna che c’è l’ambasciatore Romano ad aver svelato l’enigma. Ora potremo, finalmente, metterci il cuore in pace.
Speriamo che Romano, che ci tedia da anni dalle pagine del Corriere con le sue pensose analisi storiche, vada presto in pensione, magari sottobraccio ad Alberoni e Lina Sotis. Sarebbe un bel regalo per l’anno nuovo. O no?
Appendice. Questa sera sono stato ad una cena di lavoro. Al mio tavolo, sorta di enclave comunista (eravamo tutti elettori del PD...), si arriva, passando per la politica, a parlare di giornali. Racconto l'episodio della rubrica odierna di Romano. Ilarità generale. Cui seguono richieste di approfondimento sul perché il premio Nobel della pace è assegnato ad Oslo. Ed una collega era perfino a conoscenza del motivo per cui Nobel non volle assegnare un riconoscimento per la matematica!
Che abbia ragione l'Oracolo?!
Sarebbe veramente un bel regalone, aghost!
A questo punto, pregherei S.E. Barbapapà di volerci dire, per favore, per quale motivo il premio Nobel per la Pace viene dato a Oslo. E anche perché Nobel non volle dare un premio per la matematica, cosa che finora mi era sembrata autoevidente (per non incoraggiare lo studio della materia). (Esorto gli amici PPR a non mettere in dubbio le parole di Sua Eccellenza, onde evitare al nostro blog derive preoccupanti in territori scandinavi OT. Quello che dice Barba sarà legge in materia. Vietare usare google.) (A proposito, si dice scandìnavi o scandinàvi? Scherzo! Scandinàvi.) (Copenaghen.)
(A proposito, con ben due inviati sul luogo abbiamo finalmente una parola definitiva sull'esatta grafia della capitale danese:
15/12: Cianciullo:
Copenaghen 1 -Copenhagen 3;
16/12: Cianciullo:
Copenaghen 2-Copenhagen 1;
Ricci:
Copenaghen 1-Copenhagen 1.)
Sul tema premio Nobel ad Oslo, Somma Caterina, Ti esorto a recuperare la copia del Corsera di ieri. Non penserai di certo che, dopo essermi dissetato (oh, quanto!) alla Fonte del Sapere Romano, io sia veramente andato su internet? Oltretutto, avrei rischiato di scoprire che la questione del mancato Nobel alla matematica affonda le radici nel puro gossip...
Piuttosto, perché non vinci la tua comprensibile ritrosia e non consulti, con la dovuta deferenza, l'Oracolo per dirimere definitivamente l'annosa questione Copenhagen/Copenaghen?
Copenaghen
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