mercoledì 16 dicembre 2009

Povera Carmela, in quanti le avranno chiesto l'amicizia, oggi?



Facebook in primo piano su Repubblica. E non una pagina qualunque, ma quella di una certa Carmela Giudice. Mistero a pagina 8 di oggi, dove a illustrare il pezzo sui gruppi di Facebook pro e contro Berlusconi e Tartaglia c’è un’infografica che rappresenta una di queste pagine (sopra). Aperta però, appunto, da Carmela Giudice, come si vede scritto in alto a destra. La Giudice, da una rapida ricerca, risulta essere una giornalista dell’Ansa. Quindi ecco cos’è successo: lei ha aperto Facebook con la sua password per permettere ai grafici dell’Ansa di fare l’infografica, che poi è stata spedita ai giornali senza togliere il nome della collega. Che è finita così su Repubblica e chissà su quante altre testate, pubblicata così com’è arrivata.

Fabio P.

4 commenti:

aghost ha detto...

Mi pare bizzarro il link sibillino nell'articolo di Mauro oggi in risposta ai soliti deliri dell'On Cicchitto.

Scrive Mauro: "Servono due parole per rispondere all'onorevole Cicchitto, che scambiando l'aula di Montecitorio per un bivacco piduista (link alla P2 da wikipedia ndr) si è permesso di accostare il nome di Repubblica a quello dell'aggressore di Berlusconi in piazza Duomo".

L'editoriale è "Il dovere di un giornale"
http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/politica/giustizia-22/mauro-dovere/mauro-dovere.html

Perché il link alla P2 su wikidpedia? Tra l'altro non è detto che tutti ricordino che Cicchitto fosse iscritto alla P2.

Insomma se gli doveva rinfacciare il fatto, forse era meglio essere più chiari. Anche perché, con l'occasione, gli dà implicitamente del fascista citando il famoso "bivacco" mussoliniano :). O no?

Anonimo ha detto...

caro aghost, e care e cari tutti, mi sembrerebbe doveroso quali PPR esprimere il nostro sostegno morale a Ezio Mauro e a Repubblica in questo momento.

Personalmente ho trovato l'editoriale di Ezio Mauro forse il migliore della sua carriera; il migliore che io ricordi al momento.

Ha fatto benissimo a rievocare il "bivacco di manipoli" mussoliano; benissimo a ricordare che Cicchitto era della P2; e benissimo ha fatto l'edizione online a linkare a Wikipedia – un'innovazione, direi.

Si potrebbe anche cogliere l'occasione per rimarcare come il nostro blog abbia mostrato, nella circostanza dell'aggressione a B., una compostezza e una sobrietà degna di Repubblica, senza festeggiamenti o simili idiozie (parlo sul serio). E – aggiungo – senza neppure pianti e lacrime altrettanto fuori luogo. Come tanti piccoli Bersani, insomma.

Questo lo dico anche in reazione alla lettura dell'articolo odierno di Adriano Sofri. Un po' triste, come dialogo. La mia omonima, per dire (il secondo intervento dopo Mirna), ci fa una bella figura di m. Ma ha bisogno, uno come Sofri, che può predicare su Repubblica come e quando vuole, di intrattenersi su Facebook con un gruppo di intelligenze del genere? Comodo darsi delle arie da guru, in questo modo. Mi fa venire in mente la pubblicità del gratta e vinci, "Ti piace vincere facile?"

Anonimo ha detto...

(Brava, eh, con il mio link alla pagine di Repubblica.it?)

Enrico Maria Porro ha detto...

sei diventata bravissima, quasi quasi ti assumo.