venerdì 8 gennaio 2010

Chi ruba è un ladro.



Il 5 gennaio scorso, su Repubblica, è apparso un articolo di Giorgio Bocca dal titolo "Ricordando la Milano di Bettino".

Ecco qui una parte significativa di quel pezzo:

E quando l' assessore all' Urbanistica Armanini viene denunciato per aver preso delle tangenti per i posti al cimitero lo festeggiano: finalmente anche tu hai capito come si fa politica. L' assuefazione al furto è tale che non ci si accontentava di rubare in grande con le grandi dazioni, le grandi tangenti, ma si arriva fino all' argent de poche, alle spese correnti. Craxi occupa un ufficio in piazza Duomo, il sito più caro di Milano, 300 metri quadrati, senza contare gli uffici sottostanti della moglie e del cognato, pagando in affitto al Comune, che non è proprietà del partito, 40 milioni l' anno, quanto a dire che ritiene normale uno sconto di decine di milioni.

(Il pezzo integrale è qui).

Riccardo Nencini, segretario del Psi, si sente ferito dalle parole di Bocca e scrive una lettera ad Ezio Mauro, che Repubblica pubblica oggi nella pagina delle lettere:

Caro direttore, come erede ideale della storia del Psi vorrei rivolgere a Giorgio Bocca tre domande. I “nani” e le “ballerine” (ovvero gli esterni al partito) che affollavano l’Assemblea Nazionale socialista, chi erano? Erano forse Vittorio Gasmann e Lina Wertmuller? Paolo Grassi e Sergio Zavoli? Oppure Francesco Alberoni e Mario Soldati? Se tutti gli amministratori socialisti erano una banda di ladri, quale giudizio darebbe dei compagni del Pci che con loro condividevano il governo del Comune di Milano? Infine, come ritiene che la Sinistra possa recuperare i voti dei socialisti, e dei loro figli, indispensabili per vincere le elezioni? Nel 1978, Craxi, con il saggio su Proudhon, contestò per la prima volta radicalmente il marxismo leninismo ponendo le basi del nuovo corso socialista che oggi quasi tutti a sinistra riconoscono valido. Giorgio Bocca allora lo aggredì contrapponendo “il Paese reale” agli “Iscritti al Club dei Massimi Sistemi”, domandandosi con scherno: “Ma Proudhon, si mangia?”. Mi sembra che da allora non sia cambiato nulla. Peccato.

Bocca riprende carta e penna e butta giù una secca ed eloquente risposta:

Al di là di tutti questi bei discorsi l’unica cosa che posso dire è che per me, ora come allora, chi ruba è un ladro.

Attendiamo con ansia la replica di Nencini.

(Grazie a Supersoul per la collaborazione)

12 commenti:

jacopo ha detto...

Bocca è e restrà tra i migliori giornalisti mai avuti da repubblica!

Unknown ha detto...

lo candiderei per il PPR++++, anche senza bisogno del sondaggione di gennaio.

Barbapapà ha detto...

Grande Bocca. E bravo Supersoul.
Concordo con Adele per la candidatura a PPR+ del mese.

Frank57 ha detto...

Sono stato anticipato nella proposta di candidatura che, in verità, avevo già in mente dopo la lettura dell'articolo alcuni giorni fa, ma che non ho potuto esplicitare. Complimenti, naturalmente, a Supersoul e che Bocca ci venga conservato ancora per tanto tempo, visto il proliferare di cialtroni e pennivendoli.

Enrico Maria Porro ha detto...

Ciao Adele e benvenuta sul blog, sicuramente Bocca verrà insrito nel sondaggio PPR+ di gennaio.

Continua a seguirci e a mandarci i tuoi contributi.

Supersoul ha detto...

guardate un pò qua...
http://radio.rcdc.it/archives/via-craxi-anche-a-bologna/

Piazza Indipendenza ha detto...

Grande attesa per lo speciale di Minoli su Craxi stasera su Raidue ore 21.10. Prevedo una grande pagina di televisione all'insegna dell'obiettivita'.

aghost ha detto...

E' incredibile (ma neanche tanto) quest'ondata di indecente revisionismo. Ci sono ancora importanti giornali che scrivono che Craxi morì esule invece che latitante. Io sto con Bocca: ai miei tempi, e anche ora, chi ruba è un ladro.

Segnalo tra l'altro il bell'articolo di Ottone di qualche giorno fa, che traccia con grazia e ironia un riassunto condivisibile della storia patria e della infelice parabola craxiana.

Il cerchio si chiude
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/01/09/il-cerchio-si-chiude.html

supersoul ha detto...

Piazza Indip.: ma lo stai dicendo con ironìa? A me pare di ricordare che Giovanni Minoli, pur bravo professionista, sia sempre stato, oltre che dichiaratamente socialista, gran AMICO PERSONALE di Craxi.
Ma che palle. Appena uno documenta ,dati alla mano, che razza di ambaradàn avevano messo su i socialisti a milano, subito arriva quello che dice "Rubavano tutti ma solo i comunisti e i cattocomunisti si salvarono" e un altro che dice "Una magistratura-poliziotta ha indotto gente al suicidio". MA INSOMMA QUESTI SON ALTRI DISCORSI, QUA SI MESCOLANO LE COSE, SI VOGLIONO TRUCCARE I DATI, PERCHè LA REALTA' VERA E' CHE I SOCIALISTI DI CRAXI AVEVANO MONTATO UN SISTEMA IN CUI LORO RUBAVANO A MAN BASSA E FACEVANO ANCHE LA BELLA VITA, CON CONTORNI DI MIGNOTTE E AFFARISTI CAZZONI ED ARROGANTI. Se qualcuno di questi bellimbusti ha ceduto alla rabbia d'esser stato smascherato e alla umanissima vergogna d'aver rubato e ha preferito farla finita NON CAMBIA I FATTI DI UNA VIRGOLA. Come non li cambia il fatto che Craxi avesse un tumore. Quanto poi al fatto che i "comunisti l'abbiamo fatta franca", andiamoci piano con cose che spesso si sparano senza conoscere le sentenze. Io credo che i comunisti se hanno rubato (ammesso e non concesso)non lo hanno fatto nell'ambito di un SISTEMA vero e proprio come era quello craxiano.
In tutto questo, a costo di essere retorico, quello che mi fa tristezza e pena, è che il SOCIALISMO di NENNI, in questa italia che da craxiana è diventata berlusconiana, ci fa una figura davvero malinconica.

aghost ha detto...

Ho visto il programma di Minoli, fatto bene come al solito. Ma secondo me, e potevo immaginarlo, un po' troppo agiografico. Come temevo.

Piazza Indipendenza ha detto...

Supersoul, ovviamente ero ironico. Ho visto il programma, ed e' stato peggio del previsto. Nessuna voce fuori dal coro, solo un Colombo all'acqua di rose. Non mi pare di aver sentito interviste a Di Pietro o Grillo: ne e' venuto fuori un santino niente male. Assegnare un programma del genere a Minoli non e' stata una grandissima idea: e' come se la Rai decidesse di affidare ad Alessandra Mussolini una monografia sul nonno.

Supersoul ha detto...

Ho appena "recuperato" tramite "Repubblica TV" l'ultimo editoriale di Minzolini, quello in cui Craxi grande statista fatto fuori dai giustizialisti, ManiPulite risposta giudiziaria a problema politico etc etc etc.
Vabbè io son fatto così, me la prendo per 'ste cose, non ce la faccio a mettermi a pensare ad altro.
Infatti adesso sono incazzato nero. Poi mi passa.