giovedì 21 gennaio 2010

Direttore a 33 anni? Sì, ma del Clandestino.

Il Clandestino: David Parenzo lascia la direzione a Pierluigi Diaco.

10 commenti:

Supersoul ha detto...

DIACO??? Aaaarrrgghhh!!
Io non ho idea di chi sia 'sto Parenzo, ma purtroppo so chi è DIACO. E' uno che quando lo senti parlare per la prima volta pensi subito a uno Sgarbi da giovane: di lui ha la vanità, l'egocentrismo , la voglia (molto cheap e molto scontata) di polemizzare in qualsiasi dibattito fino a creare la rissa verbale col fine preciso di emergere sugli altri e farsi notare. Politicamente sempre stato una banderuola dato che -come detto- il suo obbiettivo è solo farsi notare. Per lo più diciamo che gioca a fare il reazionario, ma solo per stupire (con effetti spesso ridicoli). Potremmo definirlo una sintesi (come testa) di Ferrara e di Sgarbi, dai quali ha preso il peggio. Antipatico come pochi, che per quelli come lui, poi, credo sia un vanto.

Barbapapà ha detto...

Fotografia perfetta, Supersoul.
E' incredibile come, in questo paese, gente simile riesca a fare una professione di questo nulla.

Piazza Indipendenza ha detto...

Credo che il Clandestino sia una delle cose piu' inutili mai apparse in edicola: a chi puo' interessare una cosa del genere? Chi sono i lettori di questa testata? C'e' qualcuno da queste parti che lo compra e lo legge con interesse?

Giorgio ha detto...

Il cambio di direttore più repentino mai visto...

Enrico Maria Porro ha detto...

@piazza indip. io personalmente non l'ho mai preso in mano, men che meno adesso...

Nemo ha detto...

A Repubblica egocentrici, polemizzatori, rissosi invece ce ne sono così pochi...
Sarebbe stato meglio nominare Scalfari, scongelandolo dal frigo alla mattina, per fargli firmare assegni a vuoto, trasferte di otto giornalisti in Venezuela, di 16 in Cina e di 32 in Corea Del Nord.

Hurrà per Diaco.

jacopo ha detto...

nemo ma dici sul serio? Non ho parole..

Enrico Maria Porro ha detto...

@nemo: de gustibus.

Supersoul ha detto...

..la sapete quella di Diaco e Curzi?
vabbè ve la racconto. Diachino pubblicò, credo a sue spese (proprio quand'era un ragazzino ancora) un libercolo, e se lo fece "prefare" da Curzi buonanima. Da quel giorno per mesi Diachetto andò ovunque dicendo che lo mandava Curzi, che lo sponsorizzava Curzi, che Curzi era il suo mentore etc. Finchè Curzi perse la pazienza e je disse: "A regazzì, mò basta co 'sta storia, hai rotto li cojoni!!" . Fu un trauma, tanto che da quel giorno divenne CRAXIAN-RADICAL-BERLUSCONIANO e si scelse Giuliano Ferrara come nuovo supremo intellettuale di riferimento.

Enrico Maria Porro ha detto...

Supersoul, questa non la conoscevo... Ma vedi un po' sto Diachetto.