AA è stato visto ieri all'aeroporto JFK di New York mentre saliva sul volo della American Airlines diretto a Santo Domingo.
E' proprio così, anche se non ci credete.
AA è stato scelto da Repubblica per raccontare da vicino la tragedia di Haiti.
Oggi firmerà da Santo Domingo, poi si dirigerà a Port-au-Prince dove però ci si arriva solo via terra: un viaggio pazzesco perché nella parte haitiana la strada non è asfaltata (foto sotto).
AA ha battuto la concorrenza di Daniele Mastrogiacomo, Federico Rampini, Vittorio Zucconi, Maurizio Ricci e Omero Ciai.
Grande AA, siamo tutti con te: un pezzo di PPR va a farsi le ossa all'inferno.
E ai morti di Haiti non ci resta che dire: requiescant in pace.
9 commenti:
tremo all'idea di quel che potrà scrivere...
anche se la mia idea è di non fare lo show dei refusi su un argomento così delicato. ok, the show must go on, ma con juicio
Sono d'accordo con te Enrico, su un argomento come il terremoto, credo si possa anche sorvolare su eventuali, probabili, refusi.
Un in bocca al lupo ad A.A. cui spetta un compito, scrivere la cronaca di una immane tragedia,a cui non è certo abituato.
Fra la'tro in un contesto difficile come quello Haitiano.
Il primo pezzo non mi sembra tanto male:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/01/14/news/inferno_haiti-1941148/
Diamogli fiducia
RequiescANT, visto che è plurale, no ;-)?
è vero, mi sto aquarizzando anch'io. grazie.
Gugu, angelo ha tutto il nostro sostegno.
E' come essere in missione di guerra, dunque massimo rispetto. E attenta lettura di AA. Intanto essere sul posto permette un'immersione totale in un'ecatombe che al desk non si potrebbe capire. Perciò sorprende che il "nemico" non abbia inviati. Per ora.
Quanto ai versamenti MSF mi pare una delle organizzazioni più affidabili.
Il pezzo di ieri da Santo Domingo a me è piaciuto. Mi spiace Barba, ma AA ce la sta mettendo tutta. Davvero, poraccio.
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