sabato 9 gennaio 2010

Il Beniamino del manifesto.

(da un assist di Frank57)

La sua prima rubrica sul «manifesto»: consigliare film? Mai

Fu Beniamino Placido a inaugurare, l'11 novembre '78, I consigli d'autore, una rubrica cinematografica del manifesto aperta a ospiti esterni. Ripubblichiamo quel suo pezzo a dimostrazione della scrittura folgorante e della competenza transmediatica, affascinante e originale di questo grande americanista, tra i fondatori del cineclub «Il Politecnico romano», critico brillante, conferenziere di ferocia krausiana, attore eccentrico (anche con Nanni Moretti) e star tv.

Consigliare dei film, sconsigliare dei film? Fossi pazzo. Con i tempi che corrono, con le sale deserte, e le televisioni private che attirano gli ultimi spettatori con gli spogliarello di mezzanotte, non si può che consigliare di andare al cinema, comunque. Magari le ragioni e i modi saranno di volta in volta diversi. A vedere Fist di Norman Jewison bisogna andarci portandosi appresso l'ultimo numero di «Playboy» (edizione americana, novembre) per sfogliarlo nell'intervallo.
C'è un'inchiesta (un'altra) sulla misteriosa scomparsa del sindacalista Jimmy Hoffa (Sylvester Stallone nel film), che era forse implicato nell'assassinio di Kennedy, il quale era forse implicato in certe mene della Cia, la quale era sicuramente implicata nel progetto di far fuori Fidel Castro. Che tempi. Come le cose sono andate veramente non lo sapremio mai: lo sappiamo benissimo. Di qui il nostro piacere di spiare questa realtà proibita, di voltolarci nei brandelli di realtà che ci illudiamo di denudare. L'indagine del reale, essendo il reale fatto inconoscibile, è diventata pornografia del reale.

Sempre nella stessa categoria allora, il nostro Squadra antimafia di Bruno Corbucci è pornografia di quartiere, è il vecchio (e glorioso) avanspettacolo. Fury di Brian De Palma è un impasto di gran classe di porno-fantapolitica e porno-parapsicologia. Zombi, di George A. Romero, variazione in chiave necrofagica e necromantica della stessa categoria estetica, ha una pagina bellissima, l'irruzione degli hippies nel super mercato pullulante di morti viventi.
Ma fuori di questa pornografia del reale, cosa c'è? Non c'è un bel film politico? No, non c'è. Perché non è ancora in circolazione Prove d'orchestra di Federico Felini. È un discorso politico lucido e crudele. Tanto da spaventare lo stesso Maestro che non vuole riconoscerlo e scantona nel mistico, nel lirico, nel misteriosofico. Cosa sarebbero gli autori del cinema se non ci fossimo noi critici a spiegargli cosa hanno fatto. E nella tecnica, nella vicenda dello scaltrimento tecnico del cinema non accade niente? Altroché se qualcosa accade. È uscito il primo film profumato (vecchio sogno) della storia del cinema. È l'Albero degli zoccoli di Ermanno Olmi. L'odore di letame delle stalle e delle case contadine è stato processato chimicamente (l'autore tiene gelosamente stretta la formula) e convertito in profumo.
Com'è che i cirtici non se ne sono accorti? Perché, il procedimento chimico essendo ancora imperfetto, ne sono venuti fuori due odori soltanto, quello dell'incenso e quello della cera. C'era una volta il buon mondo contadino. C'era un volta il presepe con la Madonna e i Gesù Bambino, il bue e l'asinello. I critici si sono messi a piangere e hanno detto: in questo film si sente l'odore della poesia. Amen.

Beniamino Placido
Fonte: www.ilmanifesto.it

5 commenti:

Antonio Lo Nardo ha detto...

In quale film di Moretti compare Beniamino Placido ?

Fabio P ha detto...

In Io sono un autarchico, ma era anche in Cavalli si nasce di Staino e Paura e Amore della pallosa Von Trotta. Se si può: grande Beniamino, certo, ma sull'Albero degli zoccoli ha scritto una cazzata.

Esponja88 ha detto...

Moretti escluso, i film se li è proprio scelti male

Anonimo ha detto...

Ultime notizie dal mondo della TV:

1) stasera, da Fazio, Gramellini ha citato per esteso il passo sulla tortura medievale dei cadaveri legati ai vivi di Pansa: una pura combinazione, o il vicedirettore legge PPR?

2) domani, sempre da Fazio, ci sarà Ezio Mauro.

aghost ha detto...

ho visto oggi in tv uno spezzone di "io sono un autarchico", Placido era doppiato!!!