sabato 2 gennaio 2010
Il ragazzo della via Gluck. E di largo Fochetti.
L'amico Occam ci segnala un post in cui si disquisisce sulla scelta di Repubblica di aver pubblicato un paio di settimane fa in prima pagina un articolo di Adriano Celentano.
Vi anticipiamo il finale, tanto non è un giallo di Agatha Christie:
"...perché mai un giornale autorevole a battagliero come Repubblica deve affidare a Celentano uno spazio così visibile, perché dare tanto credito a una persona notoriamente ignorante, come lui stesso più volte sottolinea? Perché contribuire a creare luoghi comuni? Quando ho letto questo articolo, ero al bar. Abito in una strada popolare e i commenti quel giorno vertevano su Berlusconi. Dei suoi problemi con la giustizia. Erano commenti pro e contro, facili da fare, un po’ di pancia, come si dice. Niente di male, s’era di mattina presto in un bar popolare. Ma la cosa inquietante era che il tono di quei commenti assomigliava al tono, alla grana elementare, dell’articolo di Celentano. E il fatto ancora più inquietante era che Repubblica stava legittimando quel tipo di commenti. Dal bar sotto casa mia passavano per via direttissima alle pagine di Repubblica. L’ignoranza non è certo un bene per lo sviluppo democratico di un paese. Questo lo sappiamo tutti, ma nobilitarla in prima pagina è veramente un peccato grave."
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4 commenti:
Se Repubblica campasse coi suoi soli mezzi, e non di finanziamento pubblico, si potrebbe rispondere che si tratta di un'azienda privata e, come tale, ha diritto di fare quel che gli pare. L'ignoranza di Celentano in prima pagina probabilmente fa vendere qulche copia in più.
Quello che mi pare grave piuttosto è che uno come Celentano, che fa il "ribelle" rock a 70 anni suonati, abbia uno spazio enorme, strapagato sulla Rai televisione di Stato, sostanzialmente per promuovere puntualmente il suo ultimo disco.
Ma perché l'ente publico deve pagargli profumatamente questi spottoni? Celentano, semai, gli spettacoli li dovrebbe fare gratis.
A questo punto sorge spontanea una domanda: è in vista un nuovo disco del molleggiato? L'articolo su Repubblica è stato pagato?
Io penso, e spero, di no.
Chi sa, parli :)
Che Repubblica paghi Celentano per pubblicarne i pensierini mi pare improbabile, aghost. Anche perché mi riesce difficile pensare che un articolo di Celentano possa attirare qualche lettore in più.
Più ragionevole che Celentano abbia proposto il pezzo a Repubblica e qui abbiano deciso di pubblicarlo perché il molleggiato garantisce sempre polemiche e, quindi, attenzione.
A me, che lo stimo da morire, leggere un pezzo del Supermolleggiato su Repubblica non puo' che far piacere. Aggiungo che Adriano in passato ha scritto anche per altri quotidiani nazionali tra cui il Corsera.
che abbia scritto per il Nemico non può che andare ad aggravare la sua posizione ...
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