Riportiamo questo messaggio che un anonimo che si chiama "Vecchio Lupo" ha postato sull'ultimo post di PPR relativo al cambio della guardia di Mosca:
Il caro Leonardo Coen va in pensione, ma è probabile che venga riutilizzato con una collaborazione. Lo merita.
Quanto a Lombardozzi, non è padre, nè figlio di altri giornalisti. Ma si è fatto le ossa come cronista di un quotidiano in Sicilia, paga bassa e molti sacrifici. Poi è sbarcato a Roma a Repubblica negli anni di Piazza Indipendenza. Passato agli Esteri ne è poi divenuto il capo e ora è stato mandato a Mosca, incarico di prestigio e a mio avviso meritato. Non avrà una segretaria-interprete (effetto dei tagli ai costi di Repubblica) e dovrà essere ospite, pagante, della redazione di un giornale forse inglese. Non sarà una vita facile per lui e la famiglia che coraggiosamente lo accompagna.
Vecchio Lupo
PPR fa nuovamente gli auguri ad entrambi.
6 commenti:
Vecchio Lupo, puoi dirci cortesemente anche chi sarà il nuovo redattore capo degli esteri?
A Barbapapà rispondo: temporaneamente a capo della redazione esteri di Repubblica ci sarà Pietro Veronese, destinato ad andare in pensione entro aprile. Nel frattempo rientrerà Stefania De Lellis (ha avuto un figlio) che assumerà il ruolo di capo del settore
Vecchio Lupo
Grazie Vecchio Lupo.
Mi pare un'ottima notizia: una donna a capo del settore Esteri, oltretutto senza aver subìto penalizzazioni per la maternità (non sempre è così scontato che ciò avvenga).
Quindi, abbiamo Esteri e Spettacoli guidati da donne. Molto bene.
Caro Barbapapà
anche in passato ci sono state donne alla guida di un settore. Una per tutte Rosellina Balbi (ora scomparsa) che per lunghi anni ha guidato la Cultura, quando il "paginone" ad essa dedicato era di grande autorevolezza e non un pastrocchio come adesso. Lo stesso Scalfari nella riunione del mattino non osava contrastare la linea della Balbi.
Vecchio Lupo
La mia soddisfazione, caro Vecchio Lupo, è dovuta al fatto che di recente ho espresso dubbi proprio sulla visibilità delle donne a Repubblica.
Pur non essendo un fautore delle quote rosa, da lettore rilevavo una complessiva debolezza della rappresentatività femminile. E' emersa poi una preziosa voce dall'interno, Rastignac, a fornire utili precisazioni. E, tra le varie considerazioni, il nostro amico ricordava l'era scalfariana come migliore in termini di contributi femminili alla fattura del giornale.
Per questo una donna a capo degli Esteri mi pare una bella notizia.
Grazie a entrambi per l'interessante dialogo intavolato.
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