sabato 16 gennaio 2010

L'inserto del nemico ai raggi X.

Vi proponiamo un interessante post di Matteo Bordone (curatore, con Luca Sofri, del programma Condor recentemente chiuso dal nuovo brillante direttore di RadioDue Rai, tale Flavio Mucciante) sull’edizione di ieri dell’inserto del Corsera Sette. L’ho trovato interessante e divertente. Oltretutto affronta il nostro cavallo di battaglia della rappresentatività femminile nel giornale, quantomeno in Sette.

Barbapapà


Ecco l'incipit:

Giuseppe Di Piazza, Beppe Severgnini, Erri De Luca, Vincenzo Cerami, Alessandro Cecchi Paone, Gian Antonio Stella, Pierluigi Battista, Pietro Calabrese, Stefano Jesurum, Donatella Bogo, Massimo Nava, Gianluca Bauzano, Vittorio Corona, Elisabetta Rosaspina, Enrico Mannucci, Vittorio Zincone, Cesare Fiumi, Mario Sensini, Francesca Pini, Stefania Ulivi, Lavinia Farnese, Ranieri Polese, Danielo Mainardi, Claudio Carabba, Antonio D’Orrico, Manuela Croci, Mario Luzzatto Fegiz, Aldo Grasso.

Queste sono le persone che hanno scritto l’ultimo numero di 7, il settimanale del Corriere della Sera. Rileggeteli, dai. Anzi, vi faccio io la visita guidata.

15 commenti:

gpp ha detto...

Stupendo, è l'esatta fotografia di quello che penso, riassunta in poche parole "è un giornale fatto per pagare degli stipendi, non per attirare dei lettori". Sintesi fulminante.
E a proposito, "Peppe Aquaro" : parente ?

Enrico Maria Porro ha detto...

GPP, non stai attento! Di Peppe Aquaro se n'è già parlato un paio di mesi fa...

aghost ha detto...

non so se avete notato, "di là" fanno gli stessi identici discorsi che facciamo noi per il venerdi', velvet, viaggi e compagnia bella.

Insomma sembrerebbe proprio che gli inserti non li vuole nessuno perché noiosi e inutili, eppure i giornali continuano a rifilarceli.
Lo stesso concetto credo si possa estendere anche alla tv: anche lì fantasia zero, sempre gli stessi programmi riciclati all'infinito, continuano a rimestare la stessa broda nauseabonda, per giunta convinti che piaccia.

Così sono i giornali, dinosauri che non si rendono conto che, o si adattano velocemente al nuovo "clima", ooppure scompariranno

gpp ha detto...

Enrico, hai ragione, sono stato disattento e mi faccio dieci minuti viruali faccia al muro con il cappallo da asino.
Ma il post che hai linkato non mi ha comunque risolto il dubbio : Peppe e Angelo, parenti o o ?

gpp ha detto...

scusa, parenti o no ?

Barbapapà ha detto...

Aghost, è sufficiente leggersi il commento risentito che un giornalista del Corsera, tale Claudio Del Frate, ha scritto in risposta al post di Bordone: tipico di chi vive in un mondo a parte. Non ha colto alcuna delle osservazioni critiche di Bordone.

Enrico Maria Porro ha detto...

GPP: chissà se anche qui ci viene in aiuto Omero Ciai.

aghost ha detto...

anche qui però. C'era uno che ha fatto un discorso tipo "sono 30 anni che lavoro nell'editoria, so come si fanno i giornali e conosco i lettori".

Io lo capisco: quando 30 anni di certezze sono spazzati via in pochi anni, ti trovi spaesato e ti aggrappi ancora di più alle poche certezze rimaste.

Ma è come il vecchio postiglione che guidava la diligenza a cavalli e che si opponeva alla ferrovia :D

Occam ha detto...

x gpp: Liana Messina (cinema / D di Rep) è figlia o parente di Seba?

Occam ha detto...

deprecabile la auto-pubblicità di severgnini – fastidioso sin dalla cacofonia del corgnome – all'università dove insegna giornalismo. una ragazza chiedeva come poter diventare giornalista e lo sventurato rispose con la automarchetta. incredibile ma vero! molto "italians", of course

Anonimo ha detto...

Beh non farei di tutti gli inserti un fascio. Il "Venerdì" è quasi sempre molto interessante, e di venerdì me lo leggo prima di Repubblica quotidiano...
Nicola73

wild56 ha detto...

Vero, venerdi' si salva e lo leggo volentieri. l'ultimo post di anonimo mi indurrebbe a lanciare un mini sondaggio: come leggete repubblica?

Io lo leggo a pranzo (ebbene si) e dopo pranzo la prima rata, a cena e dopocena la seconda rata. Spesso non riesco a finirlo e così leggiucchio il resto il giorno dopo, ma siccome c'è il giornale nuovo (quando lo compro) finisce che non lo leggo mai tutto.

A consuntivo, direi che del giornale leggo circa un 35%

aghost ha detto...

uffa è partito il post senza la firma, sono aghost

Anonimo ha detto...

Come e quando leggiamo Repubblica? Io in genere arrivo in ufficio prima dei colleghi e approfitto di un quarto d'ora / venti minuti di pace per sfogliare il giornale con un "bel" caffè (della macchinetta aziendale) sulla mia scrivania. Prima cosa che leggo: la politica. Poi salto alla pagina "op ed" (ossia la doppia pagina con le lettere, la posta di Augias e gli articoli di Valentini, Serra e le continuazioni dei pezzi più "succosi" della prima pagina, tipo Curzio Maltese, ecc.). Dopo sfoglio il resto del giornale e mi "segno mentalmente" gli articoli da approfondire quando ho più tempo. Quando sono a casa, la sera, mi leggo gli articoli che non ho fatto in tempo a leggere al mattino (in genere quelli lunghi nella sezione Cultura o quelli di R2). Lo sport me lo tengo per quando sono disperato, ossia: magari sono le undici di sera e mi viene voglia di mangiarmi uno yogurthone in cucina (tipo Nanni Moretti col suo Nutellone gigante) e voglio assolutamente leggere qualcosa di poco impegnativo: a quel punto le pagine di Sport vanno benissimo... Nicola73

Enrico Maria Porro ha detto...

ciao nicola e benvenuto sul blog.

io rep la sfoglio velocemente durante la pausa pranzo e dettagliatamente alle 22.