giovedì 21 gennaio 2010

A Livorno gli importa 'na sega di nessuno.



Straordinario pezzo di Emilio Marrese su Livorno e Virzì all'interno de I Viaggi di Repubblica di ieri.

Ecco l'incipit:

Dice Paolo Virzì che Livorno d' inverno non la consiglierebbe a nessuno: «Devi volerle veramente bene per fartela piacere: è perfino lugubre. È una città che invece s' esprime d' estate, quando ritrova il suo fragoroso perché». Eppure basta un pomeriggio di gennaio senza nuvole né libeccio, al porticciolo di Antignano, tra pensionati, pescatori e bella gioventù sgriffata, per entrare nella dimensione speciale di una città che sembra sempre pigliarti per i fondelli, ostenta strafottenza, chiama tutti "bimbi" sotto i 50 anni, gli importa ' na sega di nessuno - incluso Virzì - ma poi t' abbraccia di nascosto.

6 commenti:

Supersoul ha detto...

Sono da sempre un estimatore di Virzì, ma in questo film lui si è superato (a parte che ho pianto per metà della visione): si tratta del film italiano più bello degli ultimi dieci anni. Da non perdere.

Barbapapà ha detto...

Se la Aspesi non dà a Virzì almeno 5 pallini mi rifiuto di vederlo... :)

Enrico Maria Porro ha detto...

grazie per la info, supersoul.

Nemo ha detto...

Forse si potrebbe rimproverare un po' di disfattismo.
E poi diciamo la verità, Livorno è l'unica città brutta piena di gente simpatica in una regione bellissima piena di gente antipatica.

Enrico Maria Porro ha detto...

Questa cantilena sui toscani non la conoscevo.

Frank57 ha detto...

Sono istintivamente attratto da Livorno, "colpa" anche di "Ovosodo". E non solo...
Prendo nota, ma ero già intenzionato a vederlo. Grazie Supersoul.