giovedì 4 febbraio 2010

Dal vangelo secondo Matteo.



In questi giorni ho riflettuto non tanto su quale dei due mi piaccia o dispiaccia di meno, ma su cosa distingua esattamente i due massimi quotidiani nazionali, cioè il Corriere della Sera e la Repubblica. Ci penso da un po’, come sanno bene i miei tredici lettori; non credo che smetterò di farlo dopo aver dato alle stampe questo punto della situazione. Ma comunque, per quel che vale.

Il Corriere della Sera è un giornale ministeriale, appesantito dal proprio blasone (Aaaah!), perso dentro al prestigio delle collaborazioni autorevoli, dei corrispondenti stanchi, delle impaginazioni vecchio stampo. È tutto lento, pacato, posato come le parole del nonno – non tu, nonno, un altro nonno ipotetico molto meno anarchico di te – dopo il pranzo della domenica, quando ti dice vieni che ti dico una cosa. È un giornale per persone di una certa età, ecco. Anzi, è una persona di una certa età: saggia quanto vogliamo ma vecchia, lenta, incapace di entusiasmi e curiosità.

La Repubblica è un quotidiano più scapestrato e cialtrone, che fa convivere titoli da tabloid inglese e articoloni de sinistra, o pagine della cultura su Pavese e Calvino. Ci scrive gente spesso più curiosa, più cazzona, quando non altrettanto pallosa pur se della P3 . Ma il modo di rincorrere il paese reale stando sempre dieci passi indietro, quello che fin da quando ero al liceo mi ha sempre fatto detestare i boxini con il ritratto dell’adolescente e il suo abbigliamento, ecco, quello spirito lì di spiegazione affannata e fuori fuoco della realtà resta lo spirito del giornale. Repubblica è lo zio scapolo e beone che dice un mare di cazzate, non capisce molto perché vive nel suo mondo, eppure dice delle cose divertenti di quando in quando la sera di Natale.

Nessuno dei due, né il nonno né lo zio, fanno parte del tuo mondo di amici e amiche, di madri e padri, di giornalai e medici di famiglia che frequenti nella vita di tutti i giorni.

Matteo Bordone.

(Ringraziamo Barbapapà per la segnalazione)

11 commenti:

paolo della sala ha detto...

Segnalo questa mia notarella sul perché il Corriere della Sera abbia pubblicato la foto Di Pietro-Contrada.
http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/2010/02/di-pietro-e-innocente-no-al-complottismo-di-destra.html

gipipi ha detto...

A me pare che quell'analisi sia una solenne minchiata, confermata dal fatto che "l'ha detto anche Pansa".

Enrico Maria Porro ha detto...

ciao paolo , benvenuto sul blog. continua a seguirci. e diffondi il verbo. grazie.

jacopoto ha detto...

la luciditá Pansa l'ha persa da qualche annetto e vedo che anche tu ti diverti a proporre improbabili scenari complottistici made in PD.

Anonimo ha detto...

azzz ... bruciata sul filo di lana da Barbapapa :-). Stavo per postarti lo stesso pezzo. Ho trovato assolutamente esilarante il ritratto del "nostro" fatto da Bordone. Peraltro nei commenti la Busiarda viene definita come una simpatica e divertente zia (la moglie dello zio, quello lì). E si prosegue con il foglio, il giornale, il maniesto. Da leggere.

Maria Cristina (d'ora in poi per brevità, MC)

Barbapapà ha detto...

Devo però dire che il divertente post di Bordone ha un sapore un po' cerchiobottista, a parer mio.

Maria Cristina, perché quest'esigenza di brevità? MC mi ricorda Mastercard...

Enrico Maria Porro ha detto...

Grande MC! Che fa un po' targa di Macerata, però capisco le ragioni di brevità...

Grazie anche per aver temporaneamente colmato il vuoto dei "commenti rosa" lasciato da Caterina.

Anonimo ha detto...

Beh, forse più che cerchiobottista non particolarmente originale, ma ha cmq reso divertente la riflessione in modo leggero. Nè ponderoso nè spocchioso (come troppo spesso accade nei blog in generale). Tra l'altro interpretando un fastidio di molti riguardo alla carta stampata che vorremmo più precisa, più analitica, più approfondita, più seria, più autorevole, più affidabile +++++++++. O no?
Vabbè
Maria Cristina
(viste le critiche:-))

Enrico Maria Porro ha detto...

a me andava bene anche la targa di Macerata :-)

aghost ha detto...

"Nella sua vita precedente insegnava ai venditori di pubblicità a essere concavi coi convessi e convessi coi concavi".

E' un pezzo del bellissimo articolo di Granmelli sulla Stampa riguardo la visita di Berlusconi in medioriente :)

Avercene di Gramellini...

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

Nemo ha detto...

Bellissimo post.