mercoledì 17 febbraio 2010

E' un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo, no?



Oggi sulla Stampa, Marione Calabresi parla del futuro del giornalismo.

Tra le tante cose sensate che scrive, dice che senza il lavoro sporco dei giornali di carta, l'informazione sui blog e sui social network non esisterebbe.

5 commenti:

aghost ha detto...

L'analisi di Calabresi è in buona parte condivisibile, salvo che per un punto. E cioè che il 95% dell'informazione che circola sui media, o buona parte di essa, debba passare per i giornali.

Questa è una pia illusione. E' come il vecchio postiglione che cerca di convincere i viaggiatori che si viaggia meglio in carrozza a cavalli che sul treno.

300 milioni di persone nel mondo (o quanti sono adesso) e 10 milioni solo in Italia tracorrono il loro tempo libero su Facebook, e molti di questi non sentono alcuna necessità di leggere un giornale.

Non c'è bisogno di giornali, ma di giornalismo (non ricordo chi l'ha detta :). Questo non scomparirà. Ma pensare che la gente, ai tempi di internet, si sciroppi la stessa sbobba che i giornali (e la tv) ci rifilano da mezzo secolo a questa parte, è pura follia.

gpp ha detto...

Una delle pochissime cose per cui mi sento di "spezzare una fiocina" (copyright P.Migone) nei confronti della Busiarda, è che il sito online contiene l'elenco di tutti i giornalisti, con le relative email, e in genere (quasi) tutti rispondono se gli scrivi.
Ho l'onore di essere stato insultato da Augusto Minzolini qualche anno fa, dopo una mia email con considerazioni su un suo vomitevole articolo su Prodi. Mi rispose, testualmente "lei è un imbecille, io sono un professionista". Girai la sue email al direttore (mi pare fosse Sorgi a quel tempo), per fargli conoscere che razza di collaboratori aveva intorno, ma in questo caso non ottenni nessuna risposta.
A pensarci ora, forse avrei anche potuto querelarlo per ingiurie (la mia mail era sì critica, ma correttissima nei termini).
In quanto ai blog dei giornalisti però, lasciamoli perdere. Non si può chiamare blog una cosa che pubblica i post con ore o giorni di ritardo, che te li filra senza spiegazioni, e soprattutto in cui il gestore non interviene mai.
Fa eccezione quello di Beccantini, sul calcio, che è davvero in tempo reale, e senza filtri. Ma non è un blog, è una rissa da saloon.

Attilio ha detto...

Però segnalo il blog della Venegoni, una gentilissima padrona di casa!

Nemo ha detto...

iPad... ogni articolo a 5 centesimi.

Matteo Baldrini ha detto...

La Stampa e' uno dei giornali peggiori che ci siano: in grado di far sparire notizie fondamentali (casulamnte su fiat e dintorni) e mettere in evidenza cose solo per ragioni amicali. Vi racconto un nanetto. Anni fa organizzai un piccolo evento in Torino dove capirete abito. Volevo fare comunicazione sulla cosa. Una sedicente esperta di PR mi convinse ad andare a parlarne con un dirigente di societa che fa contabilita per fiat, del gruppo fiat. Le portai un presente (valore circa 50 mila lire del tempo) e il comunicato. Il comunicato usci e la notizia pure, anche se ritagliata da far ridere ... dopo quella esperienza mi e' passata la voglia di fare cose e sentire la busiarda. Che continua mi dicono coscientemente ad assumere figli di dirigenti fiat ... che dire ?