venerdì 19 febbraio 2010
La busiarda e il nanetto.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
La Stampa è uno dei giornali peggiori che ci siano: in grado di far sparire notizie fondamentali (casualmente su Fiat e dintorni) e mettere in evidenza cose solo per ragioni di amicizia. Vi racconto un nanetto. Anni fa organizzai un piccolo evento in Torino dove avrete capito che abito. Volevo fare comunicazione sulla cosa. Una sedicente esperta di PR mi convinse ad andare a parlarne con un dirigente di societa che fa contabilita per Fiat, del gruppo Fiat. Le portai un presente (valore circa 50 mila lire del tempo) e il comunicato. Il comunicato uscì e la notizia pure, anche se ritagliata da far ridere ... dopo quella esperienza mi è passata la voglia di fare cose e sentire la busiarda. Che continua, mi dicono, coscientemente ad assumere figli di dirigenti Fiat ... che dire ?
Matteo B.
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35 commenti:
la domanda è sempre le stessa: perché un industriale che fa auto sente la necessità di avere dei giornali?
Vale per la fiat come per chiunque altro
La prossima volta prova a mandare il comunicato al giornale, senza esperte di PR e presenti da 50 mila lire a dirigenti vari. Magari telefonando prima a un cronista per presentargli l'iniziativa. E' il consiglio di uno che alla Stampa ci lavora da 20 anni senza essere figlio di un dirigente Fiat.
Ciao Scettico, benvenuto su PPR. E' un onore per noi avere un giornalista della busiarda in famiglia.
Caro Scettico
probabilmente tu non sei un figlio di dirigente ma ammetterai che alla stampa ci sono moltissimi "protetti" dai "poteri forti" e "poteri industriali" torinesi. E che moltissimi per fare una carriera seria sono andati altrove.
Io ho avuto modo di fare uno stage in Stampa Web e sono rimasta disgustata dal modo di agire della Caporedattrice Masera e da molti racconti di come funzionano le cose alla Stampa con rappresentanze sindacali corrotte dalla proprietà e immobilità totale. La Stampa ha solo una forza: di essere il giornale quotidiano unico nel Piemonte.
Per favore Scettico non fare il solito verginello
Condivido da torinese che la situazione della Stampa è pietosa.
La leggono i vecchietti e quelli con il prosciutto sugli occhi. Scettico su dai tu sarai uno bravo, ma i tuoi colleghi ... lasciamo perdere
La Stampa è un giornale vecchio. Calabresi sembrava potesse fare qualcosa, ma e' riuscito a fare un giornale senza personalità che trascura il Piemonte dietro a grandi voli pindarici internazionali. Una grande delusione dopo una buona direzione di Anselmi che pero non era gradito a Berlusconi. Per cui la proprieta ha scelto Calabresi, molto piu malleabile. Ma se ora non danno piu gli incentivi per la fiat potevano non sacrificare Anselmi
luca carcano, la tua testimonianza è interssante... dicci qualcosa in piu dai :)
laura, benvenuta su PPR. continua a seguirci.
@aghost: si chiama laura, non luca.
Sono stata in stampa web per tre mesi un paio di anni fa. La situazione della redazione internet era fuori da ogni regola. C'erano due giornalisti con un contratto regolare. Gli altri con contratti fantasiosi che non c'entravano niente con il lavoro che facevano. Solo una persona si era data da fare per chiedere una regolarizzazione delle cose e per questo era soggetta a mobbing continuativo. Aveva interpellato il CDR ovvero i sindacati interni al giornale che gli avevano praticamente riso in faccia. L'Ordine dei Giornalisti aveva fatto una piccola inchiesta per capire che succedeva e poi l'aveva insabbiata. Il presidente dell'Ordine era un dipendente del Giornale. In aggiunta in questo marasma la caporedattrice non c'era mai e quando c'era passava il tempo a urlare contro tutto e tutti. Avevo una mezza idea di provare a fare la giornalista. Dopo una esperienza del genere ho capito che il giornalismo cosi come e' fatto oggi non e' cosa seria. Anzi e' un vero incubo. Io me ne sono andata via inorridita e senza parole. Non invidio quelli che sono rimasti in quella situazione.
Anna Masera mi ha detto di non conoscere nessuna "Laura Carcano" e che non ha fatto nessuno stage a La Stampa Web, quindi vedete di non scrivere cazzate
Caro anonimo, mi fa piacere che la signora Masera legga questo blog direttamente o indirettamente e che risponda con i suoi modi solitamente "urbani" con parole del tipo cazzate. Il mio e' uno pseudonimo. Dopo quello che ho visto, se mi permette il gestore di questo pregevole blog, non mi fido di nessuno. Passata la mia esperienza a lastampaweb ho finito l'università e mi sono addirittura trovata un lavoro serio e a tempo indeterminato, a Torino dove Stampa e Fiat sono ancora potenti e infiltrate. Non come una volta, ma danno ancora fastidio. Dopo quello che ho visto mi permetto di avere un po' di paura ad espormi direttamente. Sono giovane e penso onesta, ma non voglio rischiare il mio lavoro.
Caro anonimo, così come tu ti firmi senza un nome, così anche laura si è firmata con un nome di fantasia. direi che siete pari.
Aggiungo inoltre che questo è un blog democratico che accoglie (quasi) tutti i commenti che scrivete, ma se un commento rischia di diventare offensivo o maleducato sono costretto a rimuoverlo. il tuo si è avvicinato molto.
ps: e poi perchè usi il plurale? "vedete di non scrivere...."?
Grazie gestore del blog per il tuo intervento chiarificatore.
Anonimo: se vuole ribattere in conto della signora Masera. Le chieda se le cose che ho espresse nel mio commento stavano diversamente da come sono descritte ? Grazie.
1)Grande Enrico, per la difesa di Laura.
2) Di solito per far pubblicare un comunicato, io non ho mai avuto bisogno di PR o di pagare chicchessia, eppure li ho mandati a testate sempre differenti e spesso sono stati pubblicati.
Quando non potevano essere pubblicati mi è sempre stata data una spiegazione.
3)La situazione che Laura ha conosciuto alla Stampa è mlto diffusa e non è carratteristica solo del giornale di Torino, ma avviene in quasi tutte le redazioni.
Caro Fabio
non so come stiano gli altri giornali. So di situazioni difficili nei giornali piccoli o locali. Nwi giornali nazionali mi sembra che la situazione sia molto più tutelata.
Cara Laura,
la situazione da te descritta è diffusa in molte redazioni e in moltissime aziende!!!!
E' un problema generalizzato, le tutele sono ormai svanite, soprattutto per i giovani.
Poi, ci sono persone( e ne conosco alcune), che con 25 anni d'esperienza nelle redazioni ancora hanno contratti rinnovati di anno in anno!
Scusami Fabio: ma questi signori perche non si ribellano alla situazione ?
Il troll firmato Anna Masera per ora non ha negato la versione dei fatti che ho proposto.
Che squallore l'intervento di Anonimo che a fronte di fatti risponde con insulti. La Stampa morirà insieme con i suoi lettori anziani.
Mah senza entrare nel merito della diatriba sui contratti di lavoro, mi sembra che cmq La Stampa non sia assolutamente un giornalaccio......1° Ha la migliore editorialista italiana cioe Barbara Spinelli.. e considerando che la diretta concorrenza ha Angelo Panebianco.....insomma vale 1,20 euro solo per questo.
Calabresi è bravino, il giornale è pù aperto, personalmente ritengo che escludendo le riviste settoriali, abbia le migliori pagine di politica estera.........la parte politica è senza infamia e senza lode e poi c'è Gramellini che scrive parecchio bene e fa ridere
Caro nuovo anonimo
come ce lo descrivi La Stampa sembra il modello del giornale mediocre. La pagina di politica estera della Stampa non è particolarmente incisiva, l'economia non esiste, non basta la Spinelli da sola. Quanti lettori comprano la Stampa solo per la Spinessli come dici tu ? Aggiungiamo che Gramellini nel ruolo di comico è un po' sprecato per un giornaista come lui. Mancano spesso le notizie incisive, quelle per cui uno compra un giornale con piacere sapendo che è completo e credibile. La Stampa è utile se vivi a Torino o in Piemonte.
Il web sembra senza anima e strategie. Copia e incolla a manetta di agenzie o articoli. Con interventi discutibili tipo una cronaca quotidiana in tempo reale del GF e fotogallery pruriginoe ed equivoche.
A riguardo della questione dei contratti ne intendo poco, sono un lettore non un avvovato, mi sembra però una questione importante e sostanziale.
Caro Anonimo,
sono un aspirante giornalista e leggo da sempre La Stampa. Un mio conoscente è riuscito ad entrare nella cronaca perché ha un cognome importante. Io che non ce l'ho come posso iniziare una collaborazione? Che passi devo fare...?
Per Enrico
ho notato per caso che A.Masera ha linkato questi commenti dal suo blog dalla home page del sito esprimendosi in toni aggressivi e pesanti
I commenti sul giornale online
e la spazzatura anonima impunita
http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/commentiRub.asp?ID_blog=2&ID_articolo=976&ID_sezione=&sezione=Web%20Notes
Colgo l'occasione per segnalarvi questa menzogna che mi hanno segnalato su questo blog e che mi riguarda: questa persona non la conosco e dice cose non vere, perchè può permettersi di scrivere falsità impunita?
Laura o come si chiama davvero ha spiegato le cose che ha vissuto, ma nessuno ha spiegato come sono andate diversamente. Parlare di spazzatura è un bel modo per fare confusione, ma non per spiegare i fatti concreti
@ matteo
tutte le redazioni online si basano sulle agenzie di stampa, che come saprai sono fonti "dirette" di info, non si può fare altrimenti.
in quanto a fotogallery pruriginose mi pare proprio che il sito di larepubblica non sia secondo a nessuno.
Gramellini, da solo, vale il prezzo del biglietto.
Fra gli editorialisti della "Stampa" sono apprezzabili anche Gian Enrico Rusconi e Michele Ainis, che unisce acume intellettuale (e cultura giuridica) a una prosa frizzante e incisiva.
Poi la Spinelli vale mille Panebianco (anche perché Panebianco ormai è sempre più conformista...).
Per il resto non saprei, il giornale l'ho comprato molto raramente, però mi sembra che la redazione politica abbia ottimi elementi, come Antonella Rampino e Fabio Martini (autore di un ottimo articolo sul giornalismo italiano uscito alcuni mesi fa sulla rivista "Il Mulino").
Dimenticavo: la direzione Calabresi ha certamente ampliato il respiro internazionale del quotidiano, ma rispetto all'ottima direzione di Anselmi (confortata anche dalle vendite, con tanto di sorpasso sul "Sole", se non sbaglio) ha perso la linea del gionale ha perso forza e definitezza.
Grazie Giorgio per le tue idee in merito.
Giorgio, alle mie critiche sul fatto che la Stampa fosse poco incisiva a livello nazionale qualche tempo fa, mi risposero che in realtà La Stampa è un giornale locale. Ora leggo che avrebbe ampliato il "respiro internazionale", ma se è coi non è un controsenso?
Penso che di questi tempi non puoi fare tutto e bisogna decidersi: o fai il giornale locale (e lo fai bene) o fai il nazionale. Fare entrambe le cose mi pare molto difficile e molto costoso. O no?
ps: il pezzo della masera, dove si citava questo blog, è finito in prima pagina oggi (sul web).
A me pare che la Masera dica delle cose intelligenti e condivisibili, ne segnalo 2:
1) Perchè gli internauti non sappiano esprimersi in modo civile in modo da consentire la libertà di espressione sui giornali online, è un tema che mi piacerebbe approfondire con voi.
2) Prima o poi sarà normale, nei giornali, che tutti i giornalisti seguano la conversazione che si crea attorno ai loro articoli e rispondano ai loro lettori online. Farà parte del lavoro.
Riguardo il punto 1, credo sia una reazione al fatto che per la prima volta nella storia anche le persone nornali possono esprimersi su un medium di massa.
Punto 2: lo predico da anni che è quello il futuro dei giornali: interazione col lettore! :)
La Stampa? Ma è davvero utile? Pensiamoci bene.
Per i moderati c'è già il Corriere, per gli impegnati c'è Rep. e PPR e talvolta R2, per gli anti-PdL ce ne sono tanti che manco si possono citare (gli esclusi si offenderebbero), per gli anti-PD ci sono almeno tre testate, per gli anti-UDC anche tre ginocchiate, per gli Juventini c'è comunque Tuttosport, per i Ferraristi va bene anche una gazzetta rosa (essendo il foglio rosa al momento insufficiente), per i torinesi ci sono già la TAV e le giornate senz'auto e il lungoPo, per chi è d'Ivrea, boh, non so cosa ci possa essere oltre che l'essere d'Ivrea. E nel resto del Piemonte solo nebbia.
Per la libertà di leggere...anche La Stampa.
Personalmente mi leggo due giornali cartacei, un abbonamento online e curioso negli altri. Escludo i giornali palesemente governativi.
Il precariato è in ogni settore. Ricordatevi di questo quando votate.
Salve,
sono un aspirante giornalista di Torino e ho fatto un brevissimo periodo di tirocinio alla Stampa.
Devo dire che non ho vissuto in prima persona i problemi dei contratti, dal momento che ero lì per un periodo predeterminato a e a titolo gratuito, d'altronde ho potuto fare amicizia con alcuni giornalisti che non hanno mai mostrato segni di maleducazione o di nepotismo.
Devo però ammettere che il problema della precarietà è una questione diffusa a tutta l'editoria grande e piccola, tanto che credo che anche entrare alla Repubblica con un contratto sia cosa ardua per un non figlio di...
Per quanto poi riguarda la qualità degli articoli devo dissentire con chi rivendica una bassa qualità: è vero che le notizie sulla Fiat vengano livellate (è pur sempre l'editore), ma per tutto il resto -politica interna, esteri, cronaca locale e nazionale, cultura, editoriali, sport e molto altro- dimostra indipendenza e ampie vedute, oltre naturalmente una generale alta qualità. Non sto dicendo che come testata sia perfetta, lungi dal pensare che possa esistere qualcosa del genere, ma credo che sia importante nel panorama giornalistico italiano.
Mi scuso se mi sono mostrato prolisso, ma desideravo presentarvi la mia opinione.
Ciao Federico F. (che nome quasi importante)...grazie per la tua testimonianza. Continua a seguirci.
Laura, mi puoi scrivere in privato? Grazie.
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