martedì 16 febbraio 2010

La Stampa presenta: il Blog dei Blog.



Oggi "La Busiarda" ha lanciato questa cosa qui.

Tentativo di Calabresi di dare una scossa alla Stampa, che almeno nell'edizione online è ormai alla canna del gas (citatemi un articolo o editoriale degno di nota nelle ultime settimane) ?

La presentazione dice: "Siamo entusiasti di annunciare l'avvio di questo nuovo spazio-progetto, Voci Globali: il meglio della blogosfera internazionale, partnership esclusiva tra lastampa.it e Global Voices Online in italiano, mirato ad ampliare e approfondire la portata delle molte voci indipendenti online, non filtrate e in presa diretta, rendendole fruibili al pubblico italiano ed estendere così la conversazione globale sui temi d'attualità."

A me sembra un po' trombonesca (non filtrate? per piacere, chi volete prendere per i fondelli?).

Mah. Noi di PPR (almeno,io) siamo scettici, cinici e poco entusiasmabili già con la Nostra, figuriamoci con la concorrenza. Comunque, se son rose pungeranno, staremo a vedere. Io comincio a monitorare.

PPR

23 commenti:

aghost ha detto...

io darei 20 staffilate sulla pubblica piazza, senza se e senza ma, a chiunque usi il termine "fruibile"

anonimo68 ha detto...

Sì, aghost. "nella misura in cui" costui non "si mette in discussione".
Quoto

nonunacosaseria ha detto...

però bisogna dare atto che mario calabresi sta davvero facendo i salti mortali, con le poche risorse economiche a disposizione, per galvanizzare il quotidiano da lui diretto. se continua di questo passo, il premio "nozze con i fichi secchi 2010" è suo.

Frank57 ha detto...

@aghost, raddoppierei la dose con le mie, di staffilate. Se poi volessimo stilare l'elenco delle parole da incendiare metterei subito nel piatto: "coesa".
Piuttosto ho dato un'occhiata al link sul cinema che mi avevi indicato: tanto di cappello. Si tratta di pregevoli recensioni, con osservazioni da cinefilo doc. Alcuni film, da te classificati, li ho visti, altri no, ma costituirai un'eccellente guida alla visione e all'interpretazione.
@nonunacosaseria, hai ragione.
Più in generale credo che i giornali cartacei stiano provando ad inseguire l'informazione sul web, ma in ritardo e a velocità ridotta. Non credo che riusciranno a colmare il distacco e, dunque ipotizzare la loro sorte nel medio periodo (a voler essere ottimisti) è difficile.
Il tentativo va monitorato (grazie Supremo Feticista) ed è apprezzabile. Un po' meno la pretesa di non adoperare alcun filtro, che mi pare improbabile.
Segnalo, un po' OT, ma non troppo, che i tg Rai hanno utilizzato, a corredo dei servizi sulla rivolta di via Padova, filmati della "cugina" Rainews24, ma anche di C6.tv e youreporter.

Enrico Maria Porro ha detto...

Io un termine che non sopporto più è: coatta/coatto.

aghost ha detto...

@frank grazie, troppo buono.

Io spezzerei i pollici (come a Paul Newman nel film "Lo spaccone") a chi usa la locuzione "porre in essere". E' incredibile come dei modi di dire demenziali prendano imprevedibilmente piede. Il compianto Sergio Saviane se ne lamentava da par suo, diceva per esempio che non aveva mai capito cosa volesse dire l'idiotissimo "senza soluzione di continuità".

Esponja88 ha detto...

No no, va bene tutto il resto, ma "senza soluzione di continuità" che colpe ha? Perché idiotissima? E' una bella espressione, altrochè

aghost ha detto...

jack, dimmi che stai scherzando ti prego... :|

Frank57 ha detto...

E "bipartisan" pronunciato a volte "baipartisan"?
O "mass midia"?

@aghost, nessuna esagerazione, credimi. In libreria, qualche tempo fa, ho sfogliato un libro sul cinema che analizzava i vari piani sequenza nel celebre "Gli uccelli" e mi sono incantato a sfogliarlo. Certo conoscerai il sito "sentieri selvaggi".
Ecco, ho ritrovato nelle tue sintesi efficaci la stessa ispirazione.

Matteo Baldrini ha detto...

L'iniziativa mi sembra ridicola: fra le tette e i culi in bella evidenza serissimi interventi su problemi globali scritti con stile terzomondista. Sembra una storia come robin hood ma al contrario: i ricchi che prendono contenuti dai poveri.
Povero Calabrei ridotto a dover inventarsi queste storie pietose. Non gl conveniva restare a Repubblica che improvvisarsi una vita a La Stampa, la redazione più retrograda d'Italia ?

Anonimo ha detto...

In effetti LaStampa.it da fuori pare un sito totalmente alla deriva ... seza personalità e nerbo ... un copiaincolla di notizie come capita. Calabresi dovrebbe avere il coraggio di cambiare il manico del sito.

Esponja88 ha detto...

Mi è sempre piaciuto il latinismo di "soluzione di continuità", di cui molta gente non capisce il senso. Non mi sembra un'espressione idiota, ha un suo fascino.
La vera piaga linguistica dei nostri tempi è il "piuttosto che" in funzione correlativa.
Per non parlare di "deus ex machina" usato alla cazzo di cane.

Barbapapà ha detto...

Grande Jack! Concordo in pieno.
Direi che ti sei ripreso alla grande dallo scivolone su Giorgio Bocca... :)

Frank57 ha detto...

Obbligatorio aggiungere "ovvero" usato come sinonimo di "ossia".
Concordo con Barbapapà: grande Jack.

Esponja88 ha detto...

Barba, Frank grazie.. ma su Bocca resto della mia idea :D

Matteo Baldrini ha detto...

In effetti il sito di Stampa e' un'ammucchiata di roba senza particolare senso. Fa accessi un ottavo di corriere e repubblica ...il motivo è chiaro e limpido
Matteo

Fabio P ha detto...

A: Le due cose che mi stanno più sui coglioni sono "e quant'altro" nel senso di "eccetera" e "piuttosto che" usato nel senso di "oppure". Una volta un mio amico ha detto "piuttosto che quant'altro". Lo stavo per picchiare. Ma ha solo l'attenuante di essere milanese (oltre che interista), cosa che a volte equivale alla seminfermità mentale.
B: Certo, anche chi usa "porre in essere" al di fuori dal verbale di un processo va picchiato con un grosso randello. Dice: sei violento. Sì, embè?
B: Spieghiamolo: soluzione di continuità è il punto in cui la continuitàsi risolve, quindi ha un'interruzione. E' italiano, non è scemo e non è un'invenzione recente.
C: Ma qual è sto sito di cinema, si può sapere?

aghost ha detto...

Io tendenzialmente sono per il "parla come magni" e detesto questo pseudo parlar forbito. Queste forme ampollose si usano soprattutto nello scritto, perché de visu ci si vergogna.

Se a casa diceste a vostra moglie "poni in essere la cena" quella vi prenderebbe, giustamente, a padellate.

E provate a dire: "questa sera guardo la tv senza soluzione di continuità", verrebbe chiamata subito la neuro.

Enrico Maria Porro ha detto...

Grandissimo Aghost!!!!!!

Esponja88 ha detto...

E vabbè, mi pare ovvio che ci sono espressioni che non si usano nel parlato, ma questo mica vuol dire che sono idiote o ampollose.
Diverso è il caso di "porre in essere" e similari, quella è roba orrenda che sta bene solo nel lessico giuridico.

Anonimo ha detto...

Un altro orrore è l'invenzione del verbo "centrare" (ricordo in particolare Vittorio Feltri usare questo neologismo in un suo intervento TV). A domanda: "Ma secondo lei c'entra il fatto X col fatto Y?" Lui rispose "Ma non è questione di centrare o non centrare... la verità è che bla bla bla"

Anonimo ha detto...

qual è un sito di quotidiano italiano fatto bene per voi, e perchè?

Enrico Maria Porro ha detto...

Caro Anonimo (che nick originale che hai), purtroppo in Italia non c'è neanche un sito di quotidiano degno di qusto nome. Quello di Rep. per sempio, è una ciofeca. Ma pare che sia in arrivo il restyling...speriamo.