mercoledì 10 febbraio 2010

L'allegra (misera) brigata dei republicones inviati a Vancouver.



In un recente post, Maria Cristina tirava in ballo "l'allegra brigata che andrà a Vancouver a nostre spese nostre".

Ebbene, a detta dell'affidabilissimo Rastignac, l'allegra brigata si limiterà a tre inviati. C'è grossa crisi...Vediamo quanti inviati manderanno Il Nemico e La Busiarda...

A conferma di quanto detto da Rastignac, i tre republicones di Vancouver sono Emanuela Audisio , Paolo Rossi e Mattia Chiusano.

Qualcuno si ricorda se la Audisio si è sparata anche le precedenti edizioni invernali delle Olimpiadi?

p.s. qui lo speciale di repubblica.it su Vancouver, e qui il sito ufficiale.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Audisio era a Torino. Volevate sapere se Emanuele Coen era figlio di Leonardo? Non lo è.
Rastignac

Anonimo ha detto...

Ok, grazie. Sarebbe stato un misero caso di nepotismo (tanto per cambiare)

maria cristina

Fabio V. ha detto...

Rasrignac ha detto che non è figlio di Leonardo.
Magari è cugino, zio, nipote. :-)

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=UJ4pgcrJU8c&feature=player_embedded

Un altro simpatico giochino con cui gingillarsi durante gli Olympics, sempre per la nostra colonna di destra....

ps: via wittgenstein (sofri, il giovane)
mc

pps: Rastignac mi rassicuri... nessuna parentela, dunque?

Enrico Maria Porro ha detto...

MC: fidati di rastignac. niente parentele tra emanuele e leonardo.

Gabriele ha detto...

E se sono tanti non va bene perché sono tanti, e se sono pochi non va bene perché sono pochi... Mai contenti voi, neh?

gpp ha detto...

So per certo che l'Audisio era inviata a Torino nel 2006, io facevo il volontario al Sestriere e giornalisti ne ho incontati tanti visto che mi occupavo della rete e dei loro computer. Però non so che faccia ha l'Emanuela, adesso cerco in giro...

Enrico Maria Porro ha detto...

Gabriele, se fossimo contenti del nostro giornale, questo blog non esisterebbe.

Barbapapà ha detto...

Feticista Supremo, non voglio contraddirti, ma questo blog ha senso perché esiste Repubblica e un lettorato attento ed esigente nonché cultore del giornalismo. Non perché il giornale ci delude.
Come tutte le attività umane, anche Repubblica è perfettibile e a noi piace dare un modestissimo (inascoltato) contributo al miglioramento della fattura complessiva. Tutto qui.