martedì 9 febbraio 2010

Mi raccomando, scrivi "50 morti", al limite poi correggiamo.

Della serie: noi italiani dobbiamo sempre farci riconoscere.

Antefatto: sapete tutti che l'altroieri c'è stata una violenta esplosione in una centrale elettrica nel Connecticut.

Domenica sera i principali siti italiani di informazione, tra cui Repubblica.it, hanno cominciato (come solito) a sparare a zero sul numero dei morti.

Corriere.it, per esempio, alle 20,27 parlava di decine di morti (foto sotto)



Qualche minuto dopo Repubblica.it rilancia con almeno 50 morti.



Ben diverso l'atteggiamento di elpais.com che rimane parco parlando di almeno due morti.



Allo stesso modo si comporta il sito del quotidiano catalano El Periodico che parla anche lui di almeno due morti.



Idem per il sito del quotidiano di Madrid El Mundo.



Cambia la nazione ma non cambia lo stile pacato: anche sul sito del Guardian si parla di due morti.



Persino il sito della CNN decide di non forzare la drammaticità della notizia scrivendo che i morti sono almeno due.



Il sito de La Stampa sta sul chi va là parlando di due morti per ora confermati ma si parla di 50 vittime (niente paura siamo italiani).



Alle 21,23 quelli di Repubblica.it si accorgono di averla sparata grossa e correggono il titolo da "almeno 50 morti" a "si temono 50 morti".



Anche il Corriere comincia a pensare di averla fatta grossa e corregge il tiro in "morti e feriti" senza specificare nessun numero.



Una manciata di minuti dopo Repubblica.it rettifica nuovamente in decine di morti.



Nella giornata di lunedì sul sito di Repubblica, stazionava la notizia che parlava di decine di morti.

Fino all'epilogo di ieri notte in cui cascava finalmente l'asino con l'ammissione delle cinque vittime.



Che tristezza.
La discussione è aperta.


p.s. la cosa è apparsa molto strana anche a Luca Sofri e a Andrea Sacchini.

3 commenti:

nonunacosaseria ha detto...

in italia non riusciamo a diminuire le tasse, ma i morti sì.

AL ha detto...

Io lavoro in Rai, e per una serie di ragioni professionali che non sto a dire, l'11/9 avevo la tivvù di servizio sintonizzata su un canale Usa: mi son visto il secondo aereo in diretta, pensando a uno scherzo o a una fiction.
Una volta compreso il dramma, e per vedere come i colleghi trattavano la questione, ho fatto zapping sui nostri canali e su quelli mediaset... se ne son sentite di cotte e di crude.
La più sconvolgente, a ridosso di pochissimi minuti dopo il secondo crollo: "Giuliani ha ordinato trentamila body bags (le buste per le salme)"! Capisci, trentamila!
Senza affidarsi a una verifica, a un controllo, a un minimo di naturale e fisiologica responsabilità, il giornalista italico aveva sparato una cifra tanto per eccitarsi ed eccitare.
È che si fa affidamento sulla non conoscenza, sull'ignorare, sul non voler approfondire.
Bah!
Ciao,
Alessandro

Enrico Maria Porro ha detto...

Caro AL, grazie per la testimonianza sull'11 settembre.

Nonuna: sempre geniale.