Si sta disossando lo Stato.
(dal domenicale del 31 gennaio 2010)
E leggete un po' come chiude il pezzo:
Post Scriptum. Adriano Celentano in un articolo sul Corriere della Sera di giovedì scorso, dopo aver constatato che il governo non funziona e che i problemi dei cittadini restano da anni irrisolti, ha proposto che Berlusconi sia definitivamente liberato da tutti i suoi guai giudiziari ed abbia così il tempo di dedicarsi al bene comune. Nei programmi di Berlusconi campeggia anche la costruzione di 25 centrali nucleari. Il ragazzo della via Gluck avrebbe fatto un pandemonio per impedirlo. Adesso reclama un salvacondotto definitivo per il leader nuclearista. Caro Adriano, trent' anni fa eri «rock», adesso sei lento assai.
Per la gioia di Barbapapà.
23 commenti:
cioè, ma vi rendete conto che l'editoriale di ieri è uno dei massimi esempi di scalfarismo? affronta tre argomenti che non c'entrano niente l'uno con l'altro, ma soprattutto è meraviglioso l'incipit: "oggi DOVREI occuparmi...".
l'immagine evocata è una finestra aperta su una piazza affollata di gente, all'improvviso si affaccia un omino tutto bianco in volto... no, non è il papa cattolico, è il papa laico della repubblica giornalistica italiana.
Verissimo. Quoto nonunacosaseria, soprattutto per la nuova definizione di Scalfari.
a me è piaciuta la frecciata a celentano, e alla sua proposta indecente per salvare Berlusconi
Giusto aghost e Claudia Mori intervistata da Fazio l'ho trovata insopportabile, con quel vezzo di risistemare il foulard.
Temo, però, che l'indecenza di Celentano nel formulare quella proposta goda di parecchi seguaci, anche nei teorici oppositori parlamentari. Ed è un brutto segno che sia stato il nemico a far da cassa di risonanza.
è un brutto segno sì, e purtroppo non è l'unico. Ma avendo il controllo dei media, ormai si riesce a far passare qualsiasi nefandezza come fosse un cosa "normale" o quasi.
Dopo un po' i cittadini si abituano e non ci fanno più caso, anche perché in più importanti faccende affaccendati. Per esempio, arrivare a fine mese...
Vero aghost e quando coloro in affanno oggi, riusciranno ad arrivare a fine mese con minori affanni, ritroveranno attorno un impianto sociale mutato in peggio. Ma dai mezzi d'informazione passerà l'idea che si troveranno nel migliore dei mondi possibili. Ed è questa la peggiore delle nefandezze.
il fundador se l'è presa con celentano perché stavolta ha preferito il Nemico...
Da tempo chiamo con lessico familiare l'editoriale di Scalfari della domenica "la messa laica". Noto con piacere di essere semanticamente allineata con i pilastri del feticismo.
Claudia Mori oltre che insopportabile mi è sembrata anche un po' sbarellata con un Fazio più impappinato del solito che ha ripetuto più volte "questa conversazione è surreale" :-). Appunto!
Gli editoriali di Celentano sul
Corrierone, quelli di Mina su LaStampa (busiarda) e noi di Rep?
Battiato? De Gregori? Bono?
Indiciamo un referendum? Una sottoscrizione di firme :-)?
Buona settimana
Maria Cristina
Però la rubrica di Mina (o chi per lei) sulla Stampa si legge volentieri, a differenza delle Celentanate...
Per Repubblica ci vorrebbe un personaggio più adeguato e radical chic: benissimo De Gregori :)
Secondo me l'ipotesi di Occam non è del tutto infondata. Soprattutto se ricordiamo che qualche mese fa Celentano aveva scritto su Repubblica una lettera contro la decisione del Governo di costruire centrali nucleari.
Comunque di Scalfari (non male quel "papa laico della repubblica giornalistica italiana" di nonunacosaseria) a me piacciono i post scriptum dedicati ai finto-terzisti del Corsera.
Dell'editoriale di ieri, dalla tipica struttura a più argomenti, il più inquietante era il primo, sulla creazione di Spa che accentrano funzioni dello Stato ma rispondono direttamente all'Esecutivo, esautorando le istituzioni di controllo di qualsiasi forma di valutazione.
Bene ha fatto Repubblica con l'inchiesta di Statera di qualche settimana fa ad approfondire il tema Protezione Civile Spa, bene ha fatto Scalfari a porre l'attenzione sulla Difesa Spa. Questi fatti, di bassa visibilità mediatica e purtroppo anche politica, danno conto di come il Governo stia realizzando "l'uscita dalla Repubblica parlamentare e l'ingresso nella democrazia autoritaria".
Non bisogna distrarsi mai con questa gente qui al Governo.
Grande Maria Cristina!
Io voto per Battiato columnist di Repubblica.
no, Battiato no! Molto meglio,e lo ribadisco, Silvano Agosti
http://www.azzurroscipioni.com/ita/diario21012010.asp
come il Governo stia realizzando "l'uscita dalla Repubblica parlamentare e l'ingresso nella democrazia autoritaria".
Quoto completamente.
Hai ragione Maria Cristina, io sarei per Ascanio Celestini oppure Marco Paolini, per esempio.
Fazio era stato ancora più impappinato nella conversazione con Giorgio Bocca. E ieri sera, quando è stato bloccato sulla curiosità di conoscere la giornata dei coniugi Celentano-Mori, si è ingrigito di colpo.
Fazio è il Marzullo di centrosinistra...
@ barba: mi riferivo proprio a quello!!!
PS: il mio rubrichista ideale su rep sarebbe ascanio celestini: spesso i suoi pezzi in tv valgono 10 editoriali e 5 reportage
Sono d'accordo... Celestini è un vate del 3° millennio. Il parallelo con gli altri due "mostri" era per contiguità artistica, ma se cambiamo settore si aprono nuovi scenari.
Vedo cmq che la proposta può interessare. Il blogmaster potrebbe sottopporla a giudizio universale.
Maria Cristina
Bella discussione! Complimenti a todos!
Ascanio Celestini è bravissimo. Però ho paura che per iscritto perda qualcosa. Potrebbero dargli una rubrica settimanale video sul sito...
L'ultimo commento di aghost, pone un quesito intrigante, vale a dire se e quanto si perda dalla parola verbale a quella scritta. Ovvero chi ne trae vantaggio o ne viene penalizzato da questo passaggio. Concordo con quanto ha affermato e plaudo alla sua idea.
La comunicazione visiva e sonora di uno come Celestini è fondamentale, nella trasposizione scritta sicuramente ci perderebbe.
L'uso dell'ironia, le espressioni facciali, la gestualità, il dire una cosa con modi da finto ingenuo per sottintenderne un'altra, sono tutte cose che si perderebbero per iscritto.
Questo vale per Celestini ma anche per altri. Dipende dal tipo di comicità. Uno che mi piace da pazzi, per dire, è Antonio Rezza, un genio. Proprio per questo, temo, non si vede quasi mai sulla tv generalista, troppo "pericoloso". Ma come funzionerebbe per iscritto? Penso sarebbe un fallimento.
Allo stesso modo ci sono giornalisti che rendono molto bene in video e altri no. E' una dote naturale, c'è chi ce l'ha e chi no.
Ma ci sarebbe tutta una serie di "opinionisti" interessantissimi, che sul web potrebbero trovare spazio all'interno di un giornale come Repubblica. Invece fanno quella mezza "monada" di Dark Room. Si a volte è abbastanza interessante, ma insomma... mi apre troppo leziosa, troppo studiata, affettata... insomma mi pare un po' stucchevole.
Antonio Rezza (mitico) meno di Celestini in tv. Credo lo conosca soltanto una cerchia ristrettissima e già selezionata.
sì in rezza la fisicità – che su carta si perderebbe – è molto più accentuata che in celestini, dove anzi è quasi assente
si occam, però: in Rezza tutto è fisicamente esasperato, dalla voce alla faccia :)
Celestini se vogliamo è più sottile, ma è vitale il tono della voce e l'aria da finto ingenuo con cui dice le cose...
Se gli togli queste caratterstiche, sia pure così soft, gli togli quasi tutto :)
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