sabato 6 febbraio 2010
Sondaggione: votate gli articoli PPR+ e PPR- di gennaio.
Ritorna, come ogni mese, l'abituale appuntamento con i due sondaggi che eleggeranno i due articoli PPR+ e PPR- del mese di gennaio.
Premessa.
Gennaio ci ha lasciato in eredità molte segnalazioni (qualche giornalista ne ha ricevuta addirittura più di una), rendendo un po’ più complesso il lavoro di selezione. Ma infine eccoci qua!
Anche questo mese, come il precedente, alle consuete candidature dei giornalisti si affianca quella di un prestigioso collaboratore del giornale, Adriano Sofri, autore di una bellissima poesia cui riteniamo doveroso dare ancora visibilità.
Ricordiamo che per segnalare articoli per il sondaggio mensile potete scrivere a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure lasciare un commento in un post, anche se OT.
Buona lettura e buon voto!
Giorgio Bocca, Ricordando la Milano di Bettino articolo del 5 gennaio. In occasione della discussa commemorazione del decennale della morte di Craxi, Bocca ricorda da par suo ai tanti celebratori dell’era craxiana cosa fu il PSI negli anni della Milano da bere. E a Nencini, sopravvissuto socialista, che gli contesta l’articolo, Bocca risponde: “Al di là di tutti questi bei discorsi l’unica cosa che posso dire è che per me, ora come allora, chi ruba è un ladro”. Noi sottoscriviamo queste parole.
Michele Serra, Chi si candida e chi esplora, commento del 6 gennaio. Un Serra in grande spolvero descrive il caos in cui versa il PD nella fase di definizione delle candidature alle prossime elezioni regionali. Con momenti esilaranti quando, ad esempio, parlando del "mandato esplorativo" affidato a Zingaretti a Roma scrive: "espressione che ha la freschezza di una mummia, tipica del passato democristiano". Poi, una descrizione seria e convincente dell'attuale confusione che regna in un partito "debole zeppo di ambizioni forti". Degne di menzione anche L’Amaca del 9 gennaio in cui, partendo dal caso Balotelli, commenta amaramente il razzismo dilagante nel Paese e L’Amaca del 27 gennaio in cui ironizza brillantemente su Brunetta.
Francesco Merlo, Il grande alibi dell'integrazione, articolo del 9 gennaio. Merlo commenta in maniera convincente l'ennesima trovata anti-integrazione degli immigrati di questo governo razzista (limite del 30% alla presenza di alunni stranieri nelle classi). “Quando affronta questioni serie di petto, senza troppi sfarfalleggiamenti lessicali o compiacimenti intellettuali, Merlo diventa un valore aggiunto per Repubblica” (Barbapapà) e “(…) quando Merlo rem tenet, verba sequuntur come solo lui sa fare” (Caterina). Altra menzione per il brillante articolo Il sindaco fantuttone del 21 gennaio, “Brunetta ne converrà: quando farà il ministro sarà un sindaco fannullone, e quando farà il sindaco sarà un ministro fannullone”.
Angelo Aquaro, corrispondenze da Haiti 14-20 gennaio. Ad Haiti Aquaro ha sperimentato la difficoltà di scrivere in un contesto drammatico, cercando informazioni di prima mano, senza l'appoggio di agenzie di stampa o media locali o fonti ufficiali. “Nelle prime cronache è stato apprezzabilmente misurato” (Barbapapà), poi si è lasciato un po’ andare alla sua discutibile vena creativa. Ma lo sforzo fatto in una situazione tragica, il buon gusto rispetto ad altri (il Molinari della Stampa) di non raccontarci i disagi sofferti e la nostra voglia di incoraggiamento ad un giornalista qui sempre discusso rendono il suo lavoro complessivamente degno della candidatura.
Gianni Clerici, Federer & Serena i primi smash con cuore ed ironia, articolo del 18 gennaio. Noi aficionados, che abbiamo sofferto la sua assenza agli US Open, abbiamo festeggiato il rientro in grande stile del nostro Gianni Clerici. Bellissimo l'articolo con cui ha aperto il racconto
degli Australian Open, ove si è misurato anche con la difficoltà a parlare di un gioco mentre ad Haiti si piangevano i morti e si lottava disperatamente per sopravvivere. Nelle cronache successive torna, per la gioia di Caterina, ad indossare i panni del “dirty old man” che si lascia andare ammirato a estatiche descrizioni delle tenniste in azione.
Adriano Sofri, Nei ghetti d’Italia questo non è un uomo, poesia pubblicata il 10 gennaio. Dalle cronache di Rosarno emerge prepotente “l'intervento bellissimo di Sofri come potentissimo candidato al PPR+ di gennaio: non è un articolo, ma è più di un articolo”. (Caterina).
Giovanni Valentini, rubrica Il sabato del villaggio, del 2 gennaio. Se l’informazione è sempre più mobile. La scoperta dell’acqua calda, ovvero le possibilità offerte dagli smartphone di ottenere informazione in tempo reale, sempre e ovunque ci si trovi: “(…) con questi aggeggi tascabili, cambia fondamentalmente il nostro rapporto con la comunicazione e soprattutto con l'informazione”. Wow! Articolo che si risolve in uno “spottone per l’iPhone” (Aghost), così descritto da Valentini: “il super-telefonino della Apple, la ditta americana con il marchio della mela morsicata”.
Dario Cresto-Dina, L'altro Totti: ho paura della morte ma credo che ci sia un aldilà, intervista del 2 gennaio. Il vice-direttore con delega ai sentimenti fa una non richiesta incursione nella sezione sportiva per intervistare Er Pupone e mostrarci, come solo lui sa fare, la vera anima della star. Con domande tipo: “Lei crede nell’aldilà?”, “Lei parla pochissimo, tranne che nelle pubblicità. Perché?”, “Lei dorme bene?”, “I calciatori sono ancora stupidi, come si diceva un tempo?”. Finale incalzante, quasi senza respiro per il povero Totti: “Ha rimpianti?”, “Rimorsi?”, “Desideri?”. Fino all’ultima domanda: “Se le mando un libro da leggere per muovere un po' la classifica, lo accetta? Risposta: “Certo, basta che non sia troppo spesso”. Così posso tirartelo addosso più agevolmente, avrà pensato Totti.
Enrico Franceschini, Stanchi, soli, pigri non c'è più il tempo per girovagare, e Pietro Citati, Passeggiare in un mondo che ha smesso di camminare, articoli del 13 gennaio. “Beh, piuttosto che leggere pezzi come questo è meglio fissare il vuoto” (Fabio P. riferito a Citati). Il meglio del peggio di R2: anche se si passeggia all’aperto, si respira sempre quello sgradevole odore di aria fritta.
Natalia Aspesi, Toy boy, "se lei ha trent'anni più di lui", articolo del 12 gennaio. Consapevole dell’originalità del tema, la Aspesi esordisce così: "Non si vorrebbe essere banali, ma avrà senso ancora stupirsi ed elettrizzarsi perché una signora si prende un amante giovinetto, quando le donne l'hanno sempre fatto, nella realtà, in letteratura, nel cinema, in televisione, dalle regine alle portinaie?". La risposta ad una domanda così retorica dovrebbe essere NO e si dovrebbe chiudere la questione lì. Ed invece… tre pagine su R2. “Chissà la Aspesi cosa avrà detto quando le hanno commissionato tutte quelle pagine... forse anche lei la pensa come noi...” (Piazza Indipendenza). La Aspesi si guadagna poi un’altra menzione con Avatar, due milioni in un giorno un trionfo con poche emozioni, articolo del 17 gennaio. Nonostante il film fosse stato già recensito da Nepoti, ecco un superfluo commento della Aspesi sul successo del film. Importante il contributo sulla visione in 3D: "Quanto agli effetti tridimensionali, dopo cinque minuti non te ne accorgi più, tanto vale vedere il film senza occhialini che almeno non viene il mal di testa.".
Vittorio Zucconi, L’amicizia liquida, articolo del 30 gennaio. Come tradizione, R2Cult si apre con uno di quegli argomenti che, vagando senza costrutto tra cultura, società e attualità, ne occupano militarmente tre pagine per parlarci di temi triti e ritriti, come l’amicizia nell’era internet. Nel compito Zucconi viene brillantemente aiutato da Baricco.
Vi ricordiamo che, come sempre, si vota qui a destra sotto alla foto della gamba tatuata.
(ringraziamo Barbapapà per la preziosa collaborazione)
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