martedì 16 febbraio 2010

Tornano le frankicche (vintage). Parte settima.



Il Catania, nella stagione 1966-67 partecipò al campionato di serie B, dove era retrocessa assieme al Varese (della settimana scorsa). Non ebbe la stessa buona sorte dei lombardi capaci di un immediato ritorno nella massima divisione e si dovette accontentare del 4°posto (le prime due promosse). In serie A tornò nel 1969-70 per retrocedere nella stagione successiva.
Nella squadra raffigurata non figurano nomi con un futuro illustre (ma chiedo soccorso agli altri brillanti commentatori). Mi limito soltanto ad una curiosità relativa a cognomi come Buzzacchera (forse il capitano?) e Rambaldelli o Bicchierai che mi fanno tornare in mente certe chiose di Sandro Ciotti su guardalinee dai nomi pittoreschi.

Frank57

11 commenti:

nonunacosaseria ha detto...

ecco, hai detto giusto. nel calcio attuale - oltre alle maglie di lana sempre uguali da un anno all'altro, i numeri dall'1 all'11, le formazioni da recitare come delle poesie (zoffgentilecabrini / orialicollovatiscirea / contitardellirossi / antognoni e graziani) - un'altra cosa che manca sono quei bellissimi cognomi tipo frappampina, cuccureddu, buzzacchera, cuccovillo. l'ultimo esempio di questa stirpe regale è il mitico (attualmente al benevento, ma un passato anche alla lazio) felice evacuo, nome e cognome che abbinati evocano complicate attività dell'apparato digerente...

Frank57 ha detto...

@nonunacosaseria, gli argomenti maglie e formazioni che si recitavano a memoria (io ho iniziato con SartiBurgnichFacchetti) sono quelli che più mi addolorano. Se poi aggiungiamo anche la strampalata numerazione (chi oserà per primo il numero 100? Giusto per guadagnarsi le citazioni lo sventurato giorno dopo) abbiamo sotto i nostri occhi il massacro che è stato fatto del calcio attuale.
Sui cognomi (Longobucco per dire) sono ottime le tue integrazioni e rappresentano un'altra carenza, ma qui non saprei trovare il colpevole.
Poi Felice Evacuo è inimitabile e, penso per lui, imbarazzante. Magari in accoppiata con Kakà...

Barbapapà ha detto...

E' sempre piacevole leggere i vostri dialoghi sul calcio che fu.
Grazie e continuate così!

Enrico Maria Porro ha detto...

ve l'immaginate un'azione in cui Evacuo passa a Kakà?

A proposito di nomi strani aggiungerei: Martiradonna del Cagliari scudettato e il povero ReCecconi...

Frank57 ha detto...

Io lancio l'assist e trovo sempre l'attaccante giusto che va in gol. E, poichè ci sono ancora parecchie squadre, i dialoghi gradevolissimi sono destinati a continuare.
Enrico e di Ricciotti Greatti, interno del Cagliari scudettato, cosa ne dici?
"Ve l'immaginate un'azione in cui Evacuo passa a Kakà?": immagino i commenti dei radio e telecronisti... Poi, anzichè the caldo negli spogliatoi...

Piazza Indipendenza ha detto...

In giorni in cui a Vancouver festeggiamo medagliati dai cognomi non proprio italianissimi, non possiamo dimenticare anche l'atalantino Pircher ed il felsineo-scaligero Bachlechner.

Frank57 ha detto...

Wow, Piazza Indipendenza, verissimo. Opportune integrazioni.

Enrico Maria Porro ha detto...

E Schnellinger? Che ci punì all'89esimo in Messico nel 70? Però senza quel gol non ci sarebbe mai stata la partita più bella del mondo...

Piazza Indipendenza ha detto...

Feticista supremo, sul fatto che sia stata la partita piu' bella del mondo ho sempre avuto i miei dubbi. I tempi regolamentari furono di una noia imbarazzante ma, essendo noi parte in causa, vivemmo la cosa con un certo trasporto. Prova a metterti nei panni di un tifoso olandese o maltese davanti ai teleschermi, pensa che bella pennica si sara' fatto a quei tempi.

Enrico Maria Porro ha detto...

Piazza: ovviamente si parla ei supplementari.

Frank57 ha detto...

Nel cuore della notte con quei supplementari: indimenticabili emozioni. Siamo stati fortunati ad averle vissute (e non c'era neppure scuola il giorno dopo).