L'attore Gian Fabio Bosco è stato ucciso due volte:
dall'aneurisma e dal Festival di Sanremo che su Repubblica di ieri ha eclissato prepotentemente la notizia della sua morte.
Che vergogna, neanche un trafiletto.
Che riposi in pace.(ringraziamo Piazza Indipendenza per l'assist)
24 commenti:
A me pare che la vergogna vera sia una carrozzone come Sanremo, a cui anche Repubblica, purtroppo, dedicherà pagine e pagine.
Sarebbe interessante sapere quanto costa tutto questo, di riffa e di raffa, al contribuente italiano.
Abbiamo insomma un giornale finanziato dai contribuenti che fa servizi alla rai e ad un festival pure questi sostenuti da contributi pubblici.
Qualcuno direbbe "se le cantano e se le suonano". Coi soldi nostri.
E se le suonano alla grande, per sfarzo e dispiegamento di mezzi. Ci tocca subire. E si dovrebbero, per assurdo, eliminare i mass media dal supporto quotidiano per una settimana, perchè di riffa o di raffa (espressione gustosa) Sanremo s'infila dappertutto.
Ti ho linkato l'articolo di Bocca.
Buona giornata.
La coppia era anche il simbolo, tra i tanti, di quando per far ridere non erano necessarie parolacce o ammiccamenti sessuali. Un'altra televisione che premiava, in genere, le capacità e non i ruffiani.
Il ricordo e i sorrisi sono pieni di malinconia.
forse il mio è un ragionamento dovuto all'età, ma mi pare agghiacciante dover rimpiangere in qualche modo la televisione democristiana.
Se si riguardano certi spettacoli tipo Studio Uno, o comici come Vianello e Mondaini, Chiari, Bramieri, Tognazzi... (cito a caso) è incredibile come ci sia un abisso col becerume che vediamo in giro oggi, per di più sulla televisione pubblica pagata col canone.
Per dire, sembra che ieri a Sanremo (non l'ho visto ovviamente) abbiano chiamato la Dita Von Teese a fare lo spogliarello... ma ci rendiamo conto? E poi hanno la faccia di cacciare Morgan per aver detto che si drogava? Ma qui siamo alla droga più infame, quella di Stato!
Ho amato Canzonissima, Milleluci, Tante scuse, Di nuovo tante scuse, ...noi no!, Il poeta e il contadino, ma credo sia giusto dare a Cesare quel che e' di Cesare: Dita Von Teese ieri sera e' stata assolutamente fantastica, una straordinaria, indimenticabile pagina della nostra tv!
evvabè ragazzi, allora facciamo il "Festival della Fregna" e buonanotte :(
non pensavo che questo post sul povero gian innescasse una discussione (interessante) sul festival di sanremo...
l'ho fatto apposta, lo sapevo che era un argomento incediario :D
(Mi scuso col povero Gian...)
Caro Frank, riguardo al ridere senza ammiccamenti sessuali debbo correggerti (amichevolmente!): Ric e Gian furono tra i primi a sdoganare i doppi sensi in RAI. Ricordo la loro gag più esilarante, che riguarda Frank Sinatra. Gian lodava Frank Sinatra e illustrava a Ric le sue tecniche di palcoscenico, e c'era una gag ricorrente sul "people" (pronunciato "pippol") e Frank Sinatra che quando entrava in scena aveva "il pipol fuori" che lo aspettava. E c'erano cose tipo: "Ma come, entra in scena col pipol di fuori?" "Sì, sì", ecc. IL GECO
Dài, Aghost, stai esagerando con queste lamentele su Sanremo e lo spazio dedicatogli da Repubblica.
Che piaccia o meno, il Festival è un momento topico per la Rai per ascolti e ricaduta in termini pubblicitari. Dubito assai che la "kermesse" canora sia un'operazione in perdita per la tv pubblica.
Che Repubblica ne parli mi sembra assai naturale visto che è un tema di interesse generale. Poi l'approccio del nostro giornale rimane doverosamente critico, come si può desumere dalle cronache dell'ottimo Videtti o dalle pagelle di Castaldo (particolarmente severo quest'anno nelle valutazioni e sul blog lui e Assante ieri sera andavano giù duro che è un piacere) o ancora dal commento di Merlo in prima pagina.
In tutta franchezza, io mi indigno per l'informazione pubblica in mano a gente impresentabile e pericolosa come Minzolini, non per la mediocrità di un Festival e lo spazio riservatogli ovunque...
E, per chiudere, concordo con Piazza Indipendenza sia sulla bellezza della performance di Dita Von Teese di ieri sera che sulla censura a Repubblica per il silenzio sulla morte del buon Gian. Gli sia lieve la terra, come direbbe il nostro Gianni Mura.
Secondo me con Gian si puo' ancora riparare, magari con un bel paginone nell'inserto domenicale. Tra le perle del duo comico ricordo anche la scenetta dello spogliarello, assolutamente esilarante.
Barba esagero? Proabilmente hai ragione. Ma riporto un bel pezzo di Massimo Riva di qualche giorno fa sul "Lavoro scomparso":
"Mentre gli altri paesi di Eurolandia si stanno agganciando alla pur fragile ripresa, l' Italia continua ad andare a marcia indietro. Constatazione che spiega anche l' altro pesante annuncio fatto ieri da Draghi, secondo cui a fine 2009 erano in attività 600mila posti di lavoro in meno rispetto al luglio 2008. Come dire, per farsi un' idea dello sproposito di una simile cifra, che in diciotto mesi si è cancellata dall' economia italiana un' area lavorativa pari, grosso modo, a una città come la grande Milano. Che un' amputazione siffatta non abbia ancora provocato una guerra sociale in grande stile lo si deve soltanto al fatto che le perdite occupazionali si sono verificate secondo una geografia a pelle di leopardo."
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/02/14/il-lavoro-scomparso.html
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Ringraziando il cielo, io un lavoro ce l'ho (tocchiamo ferro :). Ma mi chiedo quanta violenza eserciti su tante persone in difficoltà un carrozzone come Sanremo. Che la Rai spenda i soldi del contribuente per cose simili lo trovo francamente indecente. E qui chiudo :)
Rispondo a Piazza Ind.: se qualche republicones sta leggendo questi commenti (rastignac, ciai e compagnia bella) faccia la proposta alla redazione sulla paginata a Ric.
MA nessuno si è accorto che non c'è più la Gialappas su Rai2 a commentare il festival? Era l'unico modo in cui era possibile seguirlo. Qui, un pezzo alla volta, smantellano tutto. Anche il nostro Journal mi sembra non ne abbia parlato. Dipo dove sei?
Scaglia i tuoi strali venefici contro 'sto livellamento alla mediocrità.
Maria Cristina
Aghost, che vi siano problemi più rilevanti è ovvio. E la Rai ha tutti gli spazi e le possibilità per parlarne. I programmi di approfondimento giornalistico ci sono e, guarda caso, sono tutti nell'occhio del ciclone berlusconiano (inutile citarli, li conosciamo tutti).
Il punto cruciale sono i telegiornali a partire dall'istituzionale TG1 ove, come è noto, alla crisi e all'impatto sociale che ne sta derivando per centinaia di migliaia di italiani è stato messo il silenziatore. Ove, al limite, si preferisce diffondere la leggenda che l'Italia s'è comportata, nella crisi, meglio degli altri e ne uscirà meglio degli altri.
"Secondo un’indagine del Censis, durante la campagna elettorale per le elezioni europee il 69,3% degli elettori si è informato attraverso le notizie e i commenti trasmessi dai telegiornali per scegliere chi votare. I Tg restano il principale mezzo per orientare il voto soprattutto tra i meno istruiti (il dato sale, in questo caso, al 76%), i pensionati (78,7%) e le casalinghe (74,1%)." (tratto dal comunicato stampa del Censis del 9 giugno 2009 sulle elezioni europee).
Sanremo non è un problema. Esiste da 60 anni e sempre esisterà (penso) e l'unico dibattito accettabile che genera è: come mai il meglio della musica italiana non emerge lì, e comunque non vi transita? Punto.
Quindi preoccupiamoci di Minzolini, non della Clerici.
Non so se avete visto sanremo, ma il vero scandalo non è stato aver invitato Dita Von Teese, ma avere invitato Cassano. L'intervista che gli ha fatto la Clerici è stata una dei punti più bassi di una serata imbarazzante. In base a quale logica perversa hanno estromesso Morgan ed invitato a dire la sua questo coglione semianalfabeta che si vanta di non saper leggere, fa l'elogio della mammina e proclama di amare gigi d'alessio salvo precisare che è solo in senso artistico perchè "io non amo gli uomini, ci mancherebbe"?
Maria Cristina, la scomparsa della Gialappa's rientra nella nuova, suicida politica di Radiorai: via loro, via Giorgio Dell'Arti, via tanti altri ed altri ancora spostati in collocazioni improponibili.
Jack, l'inutile ospitata di Cassano e' stata davvero una cosa ai limiti della decenza ma tutto sommato la serata non e' stata poi cosi' male.
Non lo so, Piazza. Io l'ho trovata noiosa e imbalsamata dal punto di vista televisivo (la Clerici è completamente impacciata e spaesata senza pentole e tegami), inutile da quello musicale. E mi fa vomitare l'ipocrisia della Rai, che prima censura platealmente l'uso di droghe e poi permette l'elogio del bullismo e dell'analfabetismo (Cassano) o lo schifosa speculazione sul caso Englaro (Povia).
Vi ricordo che Cassano e Povia sono la stessa persona ...
Grande rivelazione, Occam!
Comunque, l'unico che avrebbe potuto metter su una vera, sentimentale e profonda intervista a Cassano è il nostro Cresto-Dina.
Riuscite ad immaginare il bulletto analfabeta barese sottoposto al fuoco di fila sopportato dal povero Totti?
“Lei crede nell’aldilà?”.
“Lei parla pochissimo, tranne che nelle pubblicità. Perché?”.
“Lei dorme bene?”.
“I calciatori sono ancora stupidi, come si diceva un tempo?”.
“Ha rimpianti?”.
“Rimorsi?”.
“Desideri?”.
Pensate quale sarebbe stata la reazione di Cassano all'ultima domanda rivolta da C-D a Totti: “Se le mando un libro da leggere per muovere un po' la classifica, lo accetta?". Secondo me non l'avrebbe fatto finire...
Lo accetta nel senso violento del termine.
Enrico, l'ascia raddoppia!
Comunque io lancio un'ipotesi, un pezzo su Gian c'era, poi è saltato per il (ridicolo) siluramento del mangiagatti. Per quel poco che conosco i giornali è andata così
mmmm, gabriele. quasi quasi hai ragione...
@IL GECO, hai ragione! Grazie. In effetti non ricordavo l'episodio che hai citato e anche lo sdoganamento, adesso che mi ci fai pensare. è vero.
Tuttavia il senso delle mie considerazioni, al di là di questa inesattezza, è stato compreso.
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