Straordinario pezzo ieri su Repubblica di Gabriele Romagnoli (
PPR+?)
che racconta le gesta dei numeri 12 alias portieri di riserva.
Tra i citati ci sono due miti di chi, come molti di noi qui su PPR, amavano collezionare quei piccoli rettangolini di carta chiamate figurine:
Massimo Piloni e
Giancarlo Alessandrelli (nelle foto). Entrambi erano portieri di riserva della Juventus, all'ombra di quel mostro di Dino Zoff.
Lacrimoni. E pelle d'oca.
2 commenti:
Bello, ma ha dimenticato Bodini
Giusta l'osservazione di Gabriele. Non posso, al momento, aggiungere dettagli "vintage" (ma già le due figurine sono eloquentissime), perciò passo oltre. Pezzo molto bello fin dal titolo che è perfetto. Togliamo pure il punto interrogativo: PPR+.
Annoto, invece, che portieri della tempra di Zoff, alla Juventus, non ce ne sono più. Credo sia da record aver fatto ricorso al terzo portiere (un onesto difensore estremo) in ballottaggio addirittura con il quarto.
Quanto al n° 12 che rende perfetto il titolo, ma purtroppo anacronistico nell'assurdità dei numeri e dei colori sociali folli. Su quest'ultimo aspetto posterò qualcosa, se la rintraccio in archvivio. Per dire: nel Milan sceso in campo a Manchester ogni giocatore era in doppia cifra, come numero di maglia. Una cosa ridicola, anche perchè pure il portiere aveva il tanto decantato n° 12. Giusto Inzaghi, a metà ripresa circa, ha portato uno sprazzo di normalità con il 9 del centravanti.
I numeri non saranno un'opinione, ma nel calcio, che molti di noi amano (amavano), erano una certezza. Come le formazioni imparate a memoria.
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