C’è un avvenimento ed esso produce conseguenze. Quali?
In un Paese normale, una stampa che avesse a cuore il vecchio concetto delle 5 W o dei “fatti separati dalle opinioni” sarebbe concorde: avviene A, le conseguenze sono X e Y. In Italia, però, siamo più brillanti e mica ci accontentiamo.
Qualche esempio, dai quotidiani degli ultimi quattro giorni.
In Puglia, arrestano un ex vicegovernatore piddino.
Il Riformista commenta così: “Manette PD, Vendola gode”
Ecco come la vede La Stampa: “L’ostacolo che azzoppa Nichi”
Dal che si deduce che Vendola, masochista, gode dell’essere zoppo.
In Puglia, sempre lì rimaniamo, D’Alema partecipa a un evento sempre con il solito masochista di cui sopra.
Il Corriere della Sera: “E D’Alema fa la pace con Vendola”
La Stampa: “D’Alema gela Nichi: sarà un leader solo in meridione”
Insomma, hanno fatto la pace quei due, oppure no?
Napolitano dice pubblicamente che bisogna rispettare indagini e ispezioni.
Il Corriere della Sera: “Il richiamo delle regole e la difesa del Consiglio: ha agito correttamente”
Il Giornale: “Il CSM attacca Alfano, ma Napolitano lo stoppa: no a giudizi preventivi”
Il Giorno: “Napolitano bacchetta tutti”
Liberal: “Napolitano cerca pace”
Se ne ricava che Napolitano per cercare la pace ha bacchettato tutti, compreso il CSM che però ha contemporaneamente difeso mentre lo stoppava.
A Trani c’è un’inchiesta che coinvolge Berlusconi e i suoi corifei.
Il Giorno: “Sinistra in affanno: il PD punta su toghe e astensionismo”
Il Messaggero: “PD e UdC preoccupati: così quei giudici aiutano Berlusconi”
Riassumendo: il PD, tradizionalmente autolesionista, punta sulle toghe per far vincere Berlusconi e tutto ciò lo preoccupa.
Il Partito Democratico e l’Unione di Centro un po’ vanno d’accordo e un po’ no.
Sole 24Ore: “Laboratorio PD-UdC contro le paure”
Avvenire: “Decreto liste, tra PD e UdC è lite”
Ossia, par di capire, esiste un laboratorio per sperimentare le liti tra partiti.
Infine – e questa la lascio senza commento perché non me la sento proprio – , una commissione parlamentare approva all’unanimità un documento nel quale si spiega che Stefano Cucchi è morto per una grave forma di disidratazione, dopo essere stato picchiato e aver rifiutato cure e cibo al fine di ottenere contatti con l’avvocato.
Liberazione: “Cucchi, una settimana d’agonia picchiato e lasciato morire”
Libero: “Giovanardi aveva ragione, Stefano l’ha ucciso la droga”
Nonunacosaseria
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