Ritorna, come ogni mese, l'abituale appuntamento con i due sondaggi che eleggeranno i due articoli PPR+ e PPR- del mese di febbraio.
Premessa.
Un gran bel mese, febbraio, per il nostro amato giornale. Le numerose segnalazioni dei blogger ai PPR+ hanno messo in evidenza la consueta abilità di Repubblica a raccontare i grandi eventi con straordinaria efficacia. Che si tratti di uno scandalo politico, di tumulti sociali, del Festival di Sanremo o delle Olimpiadi invernali, questa capacità di racconto e analisi rimane, a nostro avviso di feticisti, impareggiabile. Tanta dovizia di segnalazioni ci ha infine spinto a candidare sette giornalisti anziché i tradizionali cinque.
Nel PPR- segnaliamo la persistente presenza dei corrispondenti dall’estero, con la lodevole eccezione del buon Aquaro apparso molto concentrato nel mese su notizie serie o quantomeno di cronaca vera.
Ricordiamo che per segnalare articoli per il sondaggio mensile potete scrivere a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure lasciare un commento in un post, anche se OT.
Gianni Mura, Quel sorriso di chi sapeva capire gli uomini, articolo dell’8 febbraio. “Il commovente ricordo del c.t. Ballerini” (Frank57) tragicamente scomparso in un incidente stradale mentre partecipava ad un rally. Citate anche la rubrica Sette giorni di cattivi pensieri del 7 febbraio Terry, Togo, Hansson La strana etica del calcio e quella del 14 febbraio, curiosamente caratterizzata da un refuso nel titolo (Occam) Cercasi esperti di lettura labiale.
Eugenio Scalfari, Così hanno espropriato Costituzione e parlamento, editoriale del 14 febbraio. In uno straordinario editoriale il Fundador (Occam) analizza il metodo berlusconiano di governo (“Da anni il premier si batte per instaurare un assetto autoritario, dove l'accrescimento dei poteri presidenziali sia accompagnato dall'indebolimento dei controlli e dei poteri di garanzia”) e le responsabilità di Bertolaso in quanto braccio esecutivo, “protesi di Berlusconi”. A questo articolo, in cui pone anch’egli 10 domande, uno Scalfari tonicissimo fa seguire in rapida successione altri due editoriali pesantissimi nei confronti dell’”uomo del fare”.
Giorgio Bocca, Se questo è il paese del "Rubo dunque sono", commento del 16 febbraio. Straordinario l’incipit: «Rubo dunque sono». Solo Cartesio forse riesce a spiegare l'epidemia ladrona che imperversa nel Paese.”. L’analisi di Bocca si snoda da Mani Pulite fino all’odierna illegalità “gelatinosa”. “La delinquenza dilagante e ossessiva non è solo avidità, è anche voglia di «farla franca», di essere più furbi, più disinvolti, più pronti degli altri.”.
Michele Serra, L’Amaca del 16 febbraio, “ideale congiunzione con quanto scritto da Giorgio Bocca" (Frank57). Scoppiano tumulti tra gli immigrati a Milano e la colpa di chi è, secondo l’ineffabile sindaco? Del centro-sinistra, naturalmente. Serra le ricorda garbatamente le responsabilità del centro-destra.
Giuseppe Videtti, cronache dal Festival di Sanremo. Al Festival Videtti ha esibito brillanti doti di cronista ben combinate con le note competenze musicali. “Vogliamo dire che Giuseppe Videtti è una spanna sopra tutti? Il pezzo di apertura di questa mattina è un capolavoro di sarcasmo e precisione, demolisce il Festival con un'asciuttezza da applauso”
(Riccardo Romana).
Ezio Mauro Ci basta la verità, editoriale del 22 febbraio. “Ineccepibile” (Supersoul) pezzo del direttore sull’affaire Protezione Civile. “Berlusconi può aiutarci: dica quel che sa sugli appalti, i favori e la corruzione gelatinosa della Protezione Civile, sulla ragnatela che coinvolge Palazzo Chigi. Ancora una volta, la strada è semplice: dica la verità ai cittadini”.
Emanuela Audisio, cronache olimpiche da Vancouver. Commento del 26 febbraio Il brusco risveglio dello sport un altro made in Italy in crisi. E Le lacrime di Carolina, regina immaginaria, cronaca del 27 febbraio sul tracollo della Kostner. La modestia di risultati della spedizione italiana ha fatto passare in secondo piano le brillanti analisi della Audisio.“Ho trovato bellissime le sue cronache sul pattinaggio artistico e lucidissima la sua analisi di venerdì scorso delle ragioni del fallimento italiano, in perfetto parallelismo con il decadimento del Paese"(Barbapapà).
Beniamino Placido, Lettera scritta nel 1990 alla figlia Barbara e pubblicata nell’edizione dell’8 febbraio con il titolo Quando sognavamo Giustizia e Libertà. L’articolo “fuori quota” del mese è un nostro piccolo omaggio al grandissimo, indimenticabile Beniamino Placido. Di questa bellissima lettera riportiamo il passo sul perché morì il Partito d’Azione, “illuminante, se si pensa all'avventura politica berlusconiana, che partì qualche anno dopo, e al derelitto centro-sinistra” (Barbapapà). “Morì perché terribilmente astratto. Composto da intellettuali, aveva l'intellettualistica convinzione che gli uomini fossero fatti di sola razionalità. E che quindi bastasse fare appello alla loro ragione per convincerli a votare. Gli uomini (tutti gli uomini e tutte le donne: anche noi, non solo "gli altri") sono fatti anche di miti, di pulsioni profonde e inconfessabili, di ambizioni, di interessi.”.
Enrico Franceschini, Duelli. Più rapido e istintivo così il pistolero buono vince tutte le sfide articolo del 4 febbraio. Il titolo sintetizza perfettamente uno degli articoli più imbarazzanti mai apparsi su R2.
Andrea Tarquini, Nel linguaggio del desiderio l'abbraccio è più forte del bacio articolo del 15 febbraio. Dopo tenace resistenza, anche la sobrietà teutonica di Tarquini capitola di fronte al contagioso virus R2.
Edmondo Berselli, trittico di commenti del 20-21 febbraio:
L'ambientalista riluttante, Mangiagatti e no, L’Italia dei tronisti. Fine settimana di fuoco per il tuttologo per eccellenza del nostro
giornale, che ha volteggiato con sprezzo del ridicolo su tre temi diversi e parimenti impegnativi: la campagna antismog lanciata da 80 comuni del Nord, la ricetta per cucinare i gatti in padella di un noto esperto televisivo di cucina e il Festival di Sanremo…
Giovanni Valentini, Le regole nella rete, commento del 25 febbraio. La sentenza del Tribunale di Milano contro Google per la pubblicazione di un video offensivo verso un disabile viene affidata al commento di Valentini, esperto di informazione, che si barcamena però faticosamente su un tema che richiede piena conoscenza delle dinamiche della rete. Non si poteva, con l’occasione, interpellare il più esperto Vittorio Zambardino?
Nicola Lombardozzi, Il dramma di Zhora scimpanzé alcolizzato articolo del 27 febbraio. Un solo rammarico: che questo inutile articolo non abbia trovato adeguata e meritata accoglienza nel regno delle futilità, R2.
Vi ricordiamo che si vota qui a destra sotto alla gamba tatuata e che si può votare una volta sola. Ringraziamo Barbapapà per la collaborazione ai testi.
2 commenti:
VOTO
Nonostante i suoi atteggiamenti scanzonati gli abbiano procurato un sacco di nemici, che hanno tentato in tutti i modi di screditarlo, sbugiardarlo e processarlo, il popolo italiano l'ha giustamente premiato con il voto... tranquilli, parlavo del Grande Fratello.
La ringrazio per Blog intiresny
Posta un commento